La petizione a sostegno della candidatura “dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani”, quale patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco è stata firmata ad oggi,...
Michele Filangieri, è stato il primo sindaco della città di Napoli, carica che gli fu conferita nel 1808, durante la...
Romanzi interessanti New Weird: La porta del cielo di Ana Llurba. La Llurba plasma un’opera sovversiva che, attraverso le lenti deformanti del New Weird, scandaglia le profondità dell’esperienza femminile Romanzi interessanti New Weird. Nel ventre metallico di un vascello spaziale convertito in tempio, una comunità di prigioniere attende. Si fanno...
Strix era una caratteristica persistente del folklore del mondo romano di quello dell'Occidente latino e dell'Oriente greco. Era un essere che volava di notte, alla ricerca di vittime tra i bambini.
Strega, dal latino Strix igis col significato di civetta, per la mitologia diventa striga, il termine veniva usato per nominare un essere soprannaturale. Il motivo della narrazione ideale di un attacco Strix il "paradigma Strix" viene ricostruito da Ovidio, Petronio, Giovanni Damasceno e altre fonti, e l'impatto del paradigma è tracciato sulla rappresentazione tipicamente raccapricciante delle streghe nella letteratura latina. Il concetto di Strix è però contestualizzato rispetto alla nozione di lunga durata del demone che uccide i bambini, che si trovava già narrata nell'Oriente antico.
Una famosa leggenda, è quella di Benevento “città delle streghe” che è diffusa in tutta Italia, come anche quella dell'altrettanto famoso albero di noce, sotto cui le malefiche donne si incontravano per celebrare il sabba e l’adorazione del diavolo. Tuttavia, contrariamente all’opinione popolare, questa città non vide mai l’organizzazione di una caccia alle streghe e non restano quasi testimonianze di processi locali per stregoneria.
Brividi d’estate al Castello, da mercoledì 5 settembre, a Napoli, al Maschio Angioino. Si tratta di una quattro giorni, fino...
Le meraviglie dell’isola di Procida, tra cinema e magìa. Isola di Procida, perla di adamantina bellezza della “Campania Felix”, si staglia poco lontano dal Golfo di Napoli e sembra dipinta apposta per ispirare racconti magici e far volare alta la fantasia dei numerosi turisti che ogni anno si recano a...
Isole Egadi.Importanti ritrovamenti storici nel mare, in Sicilia: alcuni sub rinvengono nei fondali dei reperti risalenti alla prima guerra punica,...
La banalità del quotidiano: tra grazia e grottesco. L’eternità della Madonna e la banalità degli spiccioli contati male. La banalità...
Angitia Goddess. Angitia (il nome latino dell'osco Anagtia), è una dea osca guaritrice e serpente che era particolarmente venerata da alcune popolazioni osco-umbre, ed in particolare dai Marsi; un popolo italico che viveva a est di Roma sui monti Appennini (a volte chiamati da loro i Colli dei Marsi) e che parlava un dialetto sabellico. Era famosa per la sua capacità di guarire coloro che erano stati avvelenati, specialmente quelli morsi dai serpenti, e si diceva che avesse il potere di uccidere i serpenti attraverso incantesimi. Gli stessi Marsi condividevano la sua reputazione di guaritori, maghi e incantatori di serpenti, e infatti fino ad oggi i Serpari, o cacciatori di serpenti della zona, sono tenuti in grande considerazione. Nella Roma del I secolo d.C., i Marsi erano considerati guaritori e indovini e la loro terra era considerata un focolaio di stregoneria.
Dai viaggi del fotografo Gianluca Balocco in Ecuador tra il 2014 e il 2016 e dal suo incontro con le...
Ribera spanish painter. Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto. L’artista capace di dipingere l’anima di Napoli. Ribera spanish painter. Jusepe...
Scavi di Pompei all’avanguardia: si utilizzerà la signal TV, ben 13 monitor in corrispondenza delle entrate di Porta Marina, Piazza Esedra e Porta Anfiteatro, diffonderanno informazioni ed avvertenze utili ai visitatori, i quali prima di entrare nel sito archeologico potranno conoscere notizie sugli orari di apertura, sulle tariffe dei biglietti...