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Decumano Superiore di Napoli: Via dell’Anticaglia e strade sorprendenti. Il Decumano Superiore era una parte essenziale dell’antica di Neapolis, ed...
Eco-friendly Nigerian artist: Konboye Ebipade Eugene l’arte con le infradito. L’uso di materiali di scarto per creare arte serve a ricordare l’importanza della sostenibilità. Eco-friendly Nigerian artist. L’artista nigeriano Konboye Ebipade Eugene sta avendo un impatto profondo grazie all’uso innovativo di sandali infradito di plastica dismessi per creare ritratti unici...
Il Caravaggio rubato in Sicilia nel 1969. Ci sarà una svolta? Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre...
Thai Temples in Koh Samui. Visitare i templi thailandesi a Koh Samui. Il tempio del Grande Buddha si erge maestoso...
Torino, 30 gennaio 2023. Il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria Mastio della Cittadella di Torino accoglierà, dall’11 marzo al 25 giugno 2023, la grande mostra “Impressionisti tra sogno e colore”.
Impressionisti tra sogno e colore, un'esposizione, che si annuncia come una delle più complete mai organizzate in Italia sugli artisti del rivoluzionario movimento artistico nato a metà del 1800, raccoglie numerose opere dei maggiori esponenti che parteciparono alle otto mostre ufficiali impressioniste, a partire da quella storica del 1874 presso lo studio del fotografo Nadar, che vide esporre le opere di trenta artisti tra cui: Paul Cézanne, Edgar Degas, Claude Monet, Berthe Morisot, Camille Pissarro, Auguste Renoir e Alfred Sisley.
Jesus in Galilee: contesto sociale, politico ed economico. I Galilei avevano un profondo legame spirituale con la terra e le...
Lo scarpariello napoletano: storia di un piatto amatissimo, dal sapore unico ed inconfondibile. Lo scarpariello napoletano. Gli artisti della Napoli...
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Jiva Isvara Aikyam, tra Vedanta, chimica e matematica. “L’anima individuale è la stessa sostanza di Dio, così come un piccolo...
Hitler è stato in grado di persuadere e coinvolgere migliaia di persone nell'attuazione dei suoi piani attraverso una incredibile combinazione di fattori.
Hitler ed i tedeschi erano tutti pazzi? Di fronte ai crimini aberranti e al quotidiano terrore del Terzo Reich, molti si domandano come abbiano fatto i tedeschi a tollerare una simile degenerazione. Spesso, si semplifica la questione sostenendo che fossero pazzi. Ma la domanda non può non avere ottenere una risposta negativa, alla luce delle motivazioni economiche, politiche e psicologiche che hanno spiegato l’ascesa e il potere di Adolf Hitler. La pazzia rischierebbe di giustificarli. Quindi, come Hitler è riuscito a convincere le masse a seguirlo con fede cieca? Come ha fatto quella ideologia deviata a plasmare un popolo?
Di fronte alle violazioni dei Trattati e agli eccessi del Terzo Reich, sorge un altro interrogativo: è possibile che le altre Nazioni non abbiano fatto nulla? Possibile che non ci siano state reazioni da parte degli altri governi europei? Ovviamente, la risposta è negativa, le reazioni ci sono state, ma sono state deboli, in ritardo o talvolta controproducenti. Senza dimenticare che se queste avessero avuto luogo, sarebbero state sviluppate sempre nel rispetto del diritto internazionale e del principio della sovranità nazionale e seguendo inoltre gli schemi di alleanze esistenti.
Propaganda: Hitler e il partito nazista hanno utilizzato la propaganda in modo massiccio per diffondere la loro ideologia e convincere la popolazione della necessità dei loro piani. La propaganda nazista ha presentato gli ebrei e altre minoranze come minacce per la Germania e ha utilizzato i pregiudizi e gli stereotipi per giustificare la loro persecuzione e eliminazione. Egli ha saputo sfruttare le paure e le insicurezze della popolazione tedesca, causate dalla sconfitta nella prima guerra mondiale e dalle difficoltà economiche del dopoguerra. Hitler ha utilizzato una retorica emotiva e una narrazione semplice che prometteva un futuro migliore per la nazione Germanica, attribuendo la responsabilità dei problemi del paese a gruppi specifici, come gli ebrei e i comunisti....
Nzallanuto in lingua napoletana: “inselenito”, inebetito da Selene, la Dea della Luna. Per gli antichi Greci, la Luna era abitata dai Seleniti. Nzallanuto in lingua napoletana. La lingua napoletana è una delle più ricche di contaminazioni culturali, grazie alla sua storia. Napoli, infatti, è stata un crocevia di popoli e...