Hellas Verona vs Napoli sarà la prima partita del nuovo campionato di massima serie 2017/della squadra di Maurizio Sarri, chiamata,...
Helmut Newton, nelle foto del grande fotografo, il tema ricorrente è la donna forte, dominante e completamente nuda. Lo celebriamo...
Hertz Colouring Car, la prima auto al mondo a noleggio con gli interni da colorare. Il prototipo firmato Hertz potrà essere noleggiato per il momento a Londra, la prima auto al mondo con gli interni da colorare con i pennarelli, è firmata dalla multinazionale americana esperta di noleggio Hertz, ed è...
Hey Jude, capolavoro senza tempo dei Beatles, Composta principalmente da Paul McCartney, questa ballata epica si è affermata come un inno universale di speranza, resilienza e auto-liberazione...
Hill of Vision, emoziona il pubblico con la straordinaria storia vera di un bambino vagabondo diventato Premio Nobel per la medicina. Un film ricco di speranza, un invito a credere in se stessi.
Hill of Vision. La vita del Premio Nobel Mario Capecchi, che il regista Roberto Faenza ha scelto di raccontare nel suo film, dal 16 giugno al cinema. Il film, di cui Faenza è anche co-sceneggiatore insieme a David Gleeson, si basa infatti sui ricordi di Mario Capecchi, Premio Nobel per la medicina nel 2007, soffermandosi sugli anni della sua infanzia e adolescenza, che sono stati determinanti per ‘scrivere’ il suo futuro di scienziato.
Hill of Vision. Siamo in Alto Adige, durante la seconda guerra mondiale. Mario ha solo 4 anni, quando sua madre viene arrestata dai fascisti e deportata in un campo di sterminio. Il piccolo trascorre l’infanzia per strada vivendo di espedienti. Finita la guerra, lui e la madre miracolosamente si ritrovano e ricominciano una nuova vita in America, presso la comunità Quacchera ‘Hill of Vision’. Mario non riesce a inserirsi nel nuovo contesto di normalità, fino a quando non scopre, grazie allo zio fisico, la passione per la scienza.
Una storia vera, intensa ed emozionante. Un film ricco di speranza, che incoraggia a credere in se stessi.
Hiroshima il giappone commemora il bombardamento atomico del 6 agosto 1945 Il Giappone commemora oggi Domenica, il primo bombardamento atomico della storia, che ha colpito 72 anni fa la città di Hiroshima, Giappone meridionale. Il 6 agosto 1945, alle 08:15 ora locale, un bombardiere americano B-29 chiamato “Enola Gay” sganciò...
Historical novel Jesus: romanzo storico su Gesù scritto da Rick Herrick. Titolo “A man called Jesus.” Historical novel Jesus. Rick...
History & Naples. Jean Noel Schifano, scrittore, traduttore, critico, editore, di nazionalità francese ma di origini Italiane, cittadino onorario di Napoli, che...
History of Naples. Napoli fu la città più pulita d’Europa grazie ai Borbone. Vigeva un’attenta e responsabile gestione dei rifiuti. Le prime ordinanze, in merito, almeno nel sud Italia, si ebbero quasi settecento anni fa, ossia nel 1330. History of Naples.. Sembrerà pure anomalo ma è vero: solo qualche secolo...
History of the circus. Storia del circo, amata forma di spettacolo. Le origini del circo possono essere fatte risalire al...
History of the Olympic Games: Giochi Isolimpici a Napoli, la Neapolis greca. Ritrovamento durante gli scavi per realizzare la stazione...
Hitler è stato in grado di persuadere e coinvolgere migliaia di persone nell'attuazione dei suoi piani attraverso una incredibile combinazione di fattori.
Hitler ed i tedeschi erano tutti pazzi? Di fronte ai crimini aberranti e al quotidiano terrore del Terzo Reich, molti si domandano come abbiano fatto i tedeschi a tollerare una simile degenerazione. Spesso, si semplifica la questione sostenendo che fossero pazzi. Ma la domanda non può non avere ottenere una risposta negativa, alla luce delle motivazioni economiche, politiche e psicologiche che hanno spiegato l’ascesa e il potere di Adolf Hitler. La pazzia rischierebbe di giustificarli. Quindi, come Hitler è riuscito a convincere le masse a seguirlo con fede cieca? Come ha fatto quella ideologia deviata a plasmare un popolo?
Di fronte alle violazioni dei Trattati e agli eccessi del Terzo Reich, sorge un altro interrogativo: è possibile che le altre Nazioni non abbiano fatto nulla? Possibile che non ci siano state reazioni da parte degli altri governi europei? Ovviamente, la risposta è negativa, le reazioni ci sono state, ma sono state deboli, in ritardo o talvolta controproducenti. Senza dimenticare che se queste avessero avuto luogo, sarebbero state sviluppate sempre nel rispetto del diritto internazionale e del principio della sovranità nazionale e seguendo inoltre gli schemi di alleanze esistenti.
Propaganda: Hitler e il partito nazista hanno utilizzato la propaganda in modo massiccio per diffondere la loro ideologia e convincere la popolazione della necessità dei loro piani. La propaganda nazista ha presentato gli ebrei e altre minoranze come minacce per la Germania e ha utilizzato i pregiudizi e gli stereotipi per giustificare la loro persecuzione e eliminazione. Egli ha saputo sfruttare le paure e le insicurezze della popolazione tedesca, causate dalla sconfitta nella prima guerra mondiale e dalle difficoltà economiche del dopoguerra. Hitler ha utilizzato una retorica emotiva e una narrazione semplice che prometteva un futuro migliore per la nazione Germanica, attribuendo la responsabilità dei problemi del paese a gruppi specifici, come gli ebrei e i comunisti....












