Marilyn rimarrà un'icona per sempre, lo standard della bellezza e dello stile...
Marilyn Monroe. Nelle migliaia di foto che l’hanno ritratta, appariva sempre splendente e sorridente con le sue labbra rosse, e dai suoi grandi occhi luminosi non traspariva alcuna tristezza o rimpianto. Al cinema ed in teatro, nei servizi fotografici di moda e pubblicità, essa incarnava un ideale estetico che ancora adesso le viene associato: quello della bionda seduttrice che ti ammalia con la sua bellezza, sensualità, allegria e leggerezza.
Marilyn, nella tragicomica vita reale, fu invece una delle figure più fragili e complesse del mondo del cinema e dello spettacolo. Lei stessa arrivò a definirsi una semplice cosa…
Iscritto29 Novembre 2016
Articoli346
La Terra. Se l'umanità spera di sopravvivere come specie, dovrà usare tutta la propria intelligenza per il bene più grande del pianeta.
Un gruppo di ricercatori internazionali ha di recente costituito un gruppo sperimentale che si è posto un interrogativo decisamente sconvolgente: Se un pianeta come la Terra può essere "vivo", può anche avere una mente propria?
Il team di ricercatori ha quindi, pubblicato un articolo che esplora questa affascinante domanda, sulla notissima rivista specializzata International Journal of Astrobiology. In esso, viene ampiamente illustrata l'idea di "intelligenza planetaria", che descrive la conoscenza e la cognizione collettiva di un intero pianeta. Se l'attività collettiva della vita, nota come biosfera, può cambiare il mondo, l'attività collettiva della cognizione e l'azione basata su questa cognizione potrebbe cambiare anche un pianeta? Una volta che la biosfera si è evoluta, la Terra ha assunto una vita propria. Se un pianeta con la vita ha una vita propria, può anche avere una mente propria?...
Brividi d’Estate 2022. Ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi perdiamo sessanta secondi di luce. E’ da questo perseverante pensiero che ha preso vita la ventunesima edizione della storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli.
La porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Uno dei momenti più tristi della nostra vita. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i familiari pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle.
Ve lo ricordate? Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. Durante le feste, la Nonna ci presentava, inguaribilmente, numerose e gustose pietanze e soprattutto bucava l’ozono con le sue fritture tradizionali, mentre il Nonno si dedicava magistralmente all’arrosto facendo fuoriuscire dai fornelli, un gradevole aroma che si espandeva per tutta la casa. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata all'uopo, nella stanza più grande.
Adesso la casa dei nonni è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa. È vecchia. Probabilmente anche da ristrutturare. Oppure costa troppo. Nessuno può sapere quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore.
Creatività consapevole. I 10 studenti selezionati, seguiti dal docente Erminio Annunzi, si sono dedicati ad uno dei quattro temi del progetto: il paesaggio, il ritratto, il reportage e il nudo, cercando di abbinare creatività e competenza tecnica per raggiungere il risultato voluto attraverso l'attrezzatura fornita da Lomography: le classiche fotocamere medio formato Diana F+ e le pellicole Color Negative 120 400 ISO.
Epistemologia, lo studio filosofico della natura, l’origine e i limiti dell’essere e dell’umana conoscenza.
Il termine deriva dal greco epistēmē ("conoscenza") e logos ("ragione"), e di conseguenza il campo è talvolta indicato come teoria della conoscenza. L'epistemologia ha una lunga storia all'interno della filosofia occidentale, a cominciare dagli antichi greci e proseguendo fino ai giorni nostri. Insieme alla metafisica, alla logica e all'etica, essa rappresenta una dei quattro rami principali della filosofia e quasi tutti i grandi filosofi hanno contribuito alla letteratura epistemologica.
La Olympus PEN F rilasciata nel 1963 è stata la prima fotocamera SLR da 35 mm a Metà Formato al mondo. Tra qualche mese questa rivoluzionaria e mitica fotocamera compirà 60 anni. La Olympus PEN F rilasciata nel 1963 è stata la prima fotocamera SLR da 35 mm a Metà Formato al mondo. Tra qualche mese questa rivoluzionaria e mitica fotocamera compirà 60 anni. Realizzata in Giappone, frutto del genio ingegneristico del progettista, un certo Yoshihisa Maitani, al quale dobbiamo la creazione di innumerevoli e splendide fotocamere che hanno fatto la storia della fotografia, tra le quali la serie PEN di cui questa fotocamera rappresentò l'apice. La Pen originale è stata introdotta nel 1959, ed è stata la prima fotocamera a mezzo fotogramma cinema prodotta in Giappone. Era una delle fotocamere più piccole a utilizzare pellicole da 35 mm in normali rulli da 135. Si pensava che fosse portatile come una penna; quindi il nome.
Le principali tematiche di più scottante attualità che il Professor Zygmunt Bauman ha trattato molti temi nelle sue pubblicazioni tra i quali: la società dell’incertezza, la globalizzazione e gli effetti sulle persone, l’identità, la voglia di comunità, la modernità liquida, la società sotto assedio, vite di scarto.
Ne "La società dell’incertezza” l’attenzione viene rivolta, con riferimento a Freud, al confronto tra il “disagio della civiltà” moderna e il “disagio postmoderno” o “liquido” dei nostri giorni.
Nel passato, la società moderna, a lungo combattuta tra il principio del piacere e il principio di realtà, ha scelto il secondo, cioè l’ordine e la regolamentazione, quindi, per ottenere la sicurezza, ha rinunciato alla libertà.
Ci sono voluti cinque anni per sviluppare la OM-1, che è stata introdotta nel 1972 come la più piccola e leggera fotocamera reflex a obiettivo singolo (SLR) e ha suscitato grande scalpore in tutto il mondo.Olympus OM 1.
Yoshihisa Maitani. Nel 1966 la stampa lo aveva già soprannominato "il mago della macchina fotografica". Le sue acrobazie tecniche e il suo talento ingegneristico avevano stupito, sino ad allora, il mondo della fotografia. Cosa restava a Maitani? Solo una sfida, una grande sfida: affrontare il totale rinnovamento della classica, sovradimensionata, pesante e rumorosa SLR da 35 mm.
Hill of Vision, emoziona il pubblico con la straordinaria storia vera di un bambino vagabondo diventato Premio Nobel per la medicina. Un film ricco di speranza, un invito a credere in se stessi.
Hill of Vision. La vita del Premio Nobel Mario Capecchi, che il regista Roberto Faenza ha scelto di raccontare nel suo film, dal 16 giugno al cinema. Il film, di cui Faenza è anche co-sceneggiatore insieme a David Gleeson, si basa infatti sui ricordi di Mario Capecchi, Premio Nobel per la medicina nel 2007, soffermandosi sugli anni della sua infanzia e adolescenza, che sono stati determinanti per ‘scrivere’ il suo futuro di scienziato.
Hill of Vision. Siamo in Alto Adige, durante la seconda guerra mondiale. Mario ha solo 4 anni, quando sua madre viene arrestata dai fascisti e deportata in un campo di sterminio. Il piccolo trascorre l’infanzia per strada vivendo di espedienti. Finita la guerra, lui e la madre miracolosamente si ritrovano e ricominciano una nuova vita in America, presso la comunità Quacchera ‘Hill of Vision’. Mario non riesce a inserirsi nel nuovo contesto di normalità, fino a quando non scopre, grazie allo zio fisico, la passione per la scienza.
Una storia vera, intensa ed emozionante. Un film ricco di speranza, che incoraggia a credere in se stessi.
Strix era una caratteristica persistente del folklore del mondo romano di quello dell'Occidente latino e dell'Oriente greco. Era un essere che volava di notte, alla ricerca di vittime tra i bambini.
Strega, dal latino Strix igis col significato di civetta, per la mitologia diventa striga, il termine veniva usato per nominare un essere soprannaturale. Il motivo della narrazione ideale di un attacco Strix il "paradigma Strix" viene ricostruito da Ovidio, Petronio, Giovanni Damasceno e altre fonti, e l'impatto del paradigma è tracciato sulla rappresentazione tipicamente raccapricciante delle streghe nella letteratura latina. Il concetto di Strix è però contestualizzato rispetto alla nozione di lunga durata del demone che uccide i bambini, che si trovava già narrata nell'Oriente antico.
Una famosa leggenda, è quella di Benevento “città delle streghe” che è diffusa in tutta Italia, come anche quella dell'altrettanto famoso albero di noce, sotto cui le malefiche donne si incontravano per celebrare il sabba e l’adorazione del diavolo. Tuttavia, contrariamente all’opinione popolare, questa città non vide mai l’organizzazione di una caccia alle streghe e non restano quasi testimonianze di processi locali per stregoneria.
Zero Killed porta con sé un ben riconoscibile universo sonoro e visionario - una versione contemporanea dell’elettronica industrial di fine anni Novanta unita a beat rap, fuzz e chitarre granitiche unite ad atmosfere cinematiche - che conferma la capacità di Marco del Bene di giocare con i suoni, per creare mondi e ambienti sonori in grado di evocare precise suggestioni ed atmosfere che, in quest’occasione, incontrano le riflessioni del compositore sullo scenario contemporaneo.
Zero Killed è un universo sonoro a tratti psichedelico che, costruito nei mesi passati, incontra oggi l’attualità, affrontando con attenzione e sensibilità tempi di incertezza e violenza, il senso di frustrazione e impotenza dell’uomo comune di fronte ai drammi della Storia e la necessità di guardare oltre.