Torquato Tasso, poeta e scrittore di origine sorrentina, inquieto e tormentato

Torquato Tasso, poeta e scrittore di origine sorrentina, inquieto e tormentato

Torquato Tasso, poeta e scrittore di origine sorrentina, inquieto e tormentato, infuse tutto il suo genio nella “Gerusalemme Liberata”. Nato nel 1544 a Sorrento, cittadina del golfo di Napoli, in cui il padre bergamasco si era trasferito per stare al servizio del principe di Salerno, lasciò la terra natale, da bambino, a causa delle vicende politiche che coinvolsero il padre ed il nobile.Tuttavia il celebre poeta e scrittore italiano non dimenticò mai quel golfo in cui era venuto alla luce. Fu accusato di pazzia e fu rinchiuso in un ospedale per malati di mente. Questa situazione fece sì che fosse chiamato il poeta pazzo.

Torquato Tasso, poeta e scrittore di origine sorrentina, inquieto e tormentato infuse tutto il suo genio nella sua opera maggiore, ossia la “Gerusalemme Liberata” .Nato, appunto in quel di Sorrento affascinante località del golfo di Napoli, in cui il padre si era trasferito per seguire il principe di Salerno, lasciò ben presto, all’età di sei anni, la sua terra natia, a causa delle vicende politiche che coinvolsero il padre ed il nobile. Tuttavia il celebre poeta e scrittore non dimenticò mai quel magnifico golfo che gli aveva dato i natali. Fu accusato però di pazzia e per questo motivo fu rinchiuso in un ospedale per malati di mente, il che gli valse l’appellativo di poeta pazzo. I suoi seppur brevi soggiorni a Napoli, erano i soli ad infondergli un pò di serenità e tranquillità in quei momenti di lucida follia e tormento.Sentimenti che trasferì nel suo capolavoro, cominciato all’età di soli 15 anni e proseguita per molti lunghi anni,: la Gerusalemme Liberata è un’opera dalla storia travagliatissima, appunto come la vita del suo autore.

Torquato Tasso scrisse un poema epico basato su di un avvenimento reale, cioè la prima crociata, ed ha come protagonista Goffredo di Buglione, l’eroe che condusse i crociati nella battaglia contro i musulmani ed alla presa della Città Santa e liberazione del Santo Sepolcro, località in cui secondo la tradizione fu sepolto il Cristo. Il poeta sorrentino, un uomo dalla ferrea fede cattolica ed assai scrupoloso verso la forma ed i contenuti della sua produzione letteraria, deve alla Gerusalemme Liberata oltre alla gloria, pure l’aggravarsi dei turbamenti, in quell’epoca in cui la Controriforma, aveva seminato il terrore in tutta l’Europa di religione cattolica.Torquato Tasso fece una prima stesura dell’opera con il titolo ” Gotifredo al duca d’Este” nel 1575, molto apprezzata dal protagonista e da tutto l’ambiente di corte, tuttavia nell’autore sorsero diversi dubbi sull’integrità morale della sua opera.Questo turbamento lo portò ad autodenunciarsi all’Inquisizione di Ferrara,per ben due volte ma nel procedimento a suo carico fu assolto.
Le angosce, le paure, i tormenti, però non cessarono mai, Torquato Tasso fu dunque tacciato di infermità mentale e fu prima carcerato e quindi trasferito in un manicomio, dove rimase circa otto anni, e dove continuò a scrivere e a limare il proprio capolavoro.In realtà il poeta era si fortemente inquieto ma assolutamente lucido e mai pazzo. Nel corso del suo internamento, nel 1780, l’opera fu data alle stampe a Venezia senza il consenso dell’autore.

La Gerusalemme Liberata, in verità titolo non dato da Tasso, ma da Celio Malespini, l’uomo responsabile dell’edizione pirata, conteneva diverse imperfezioni così come le edizioni di riparazione dell’anno seguente, uscite a Parma e Casalmaggiore. Dunque sorse la necessità di stampare un’edizione senza difetti, per cui era indispensabile l’aiuto del poeta, che accettò e fece in modo che il poema vedesse la luce a Ferrara sempre nel 1781. Torquato Tasso continuava a scrivere e rivedere il capolavoro, ed alla fine gli diede il titolo di Gerusalemme Conquistata, nel 1593, due anni prima di morire a Roma dove era arrivato a da Napoli che lui chiamava la medicina più efficace per guarire il suo dolore.

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