Social media. La condivisione di una informazione diffusa sul web è in pratica dotata di una propria risonanza ed essa riesce a propagarsi in maniera più o meno ampia. Questo significa che, in maniera cosciente o inconsapevole, tutti coloro i quali accedono alla rete creando contenuti anche i più semplici ed estemporanei, lasciano un segno. Il numero di queste “tracce” definisce nell’insieme una immagine di noi stessi e la proietta verso gli altri utenti.
Con l’affermarsi dei social media siamo passati da un approccio comunicativo tipico dei media tradizionali, ovvero mono direzionale e asimmetrico (“io parlo tu ascolti, io scrivo tu leggi”) ad un approccio paritario e simmetrico. Nessuno ha più il monopolio sulla diffusione delle notizie.
L'ascolto, quindi è fondamentale per comunicare con efficacia sui social e assume un ruolo centrale già a livello di “agenda setting”. La famosa teoria, di Maxwell Mc Combs che, sostiene che i mass media predispongono quotidianamente, per il pubblico una programmazione precisa degli argomenti cui prestare attenzione. Ancora oggi gli studiosi, dibattono su quanto i media possano comunicare alle persone cosa è importante e cosa deve essere preso in considerazione.