O’ cippo a Furcella, un antico modo di dire napoletano per indicare una cosa vecchissima

O’ cippo a Furcella, un antico modo di dire napoletano per indicare una cosa vecchissima.  A Forcella, quartiere di Napoli, è legata la storia ricca e centenaria del Teatro Trianon inaugurato nel 1911 dalla famiglia  Scarpetta con  la fortunata commedia Miseria e Nobiltà.

O’ cippo a Furcella. Non è altro che un modo di dire tipicamente napoletano molto antico, ma che ancora oggi si usa, per indicare una cosa antiquata e datata. Tuttavia prima di entrare nell’argomento, è giusto  precisare che Via Forcella o per meglio dire Via Egiziaca a Forcella, non è una strada qualunque. Essa rappresenta un piccolo mondo sui generis, una realtà genuina ed accattivante, a dispetto di quanto dicono alcuni forestieri. Questa strada, fin dai tempi più remoti, è stata sempre chiassosa e vivace ed ogni giorno fa parlare di sè nel bene e nel male: ieri perché era triste, oggi perché è meravigliosamente allegra, mentre domani chissà, sarà di nuovo arrabbiata. In verità Forcella risulta essere un fantastico crocevia, non solamente di strade, bensì di volti, di umori e di classiche tradizione tipicamente partenopee.
O’ cippo a Furcella. In questa zona, tutti i giorni, si scontrano calorose e genuine espressioni di ilarità e sguardi tristi ed irrequieti, assieme a dolci profumi di pietanze, e contemporaneamente ad odori poco piacevoli rappresentati da esalazioni di inquinamento. Contraddizioni che a Forcella e nella nostra amata città riescono a convivere pacificamente come figli di una stessa madre, simili ma diversi. Noto praticamente in tutto il mondo, questo minuscolo quartiere ha fatto da scenario in Adelina, primo indimenticabile episodio scritto da Eduardo De Filippo, per il celebre film  Ieri, oggi domani del 1963  di Vittorio De Sica nel quale la splendida Sophia Loren interpretava una donna che per evitare la prigione per spaccio di sigarette di contrabbando continuava a farsi trovare “cu ‘a panza annanze”, ovvero  incinta per avere figli dall’esausto marito il cui ruolo era interpretato da Marcello Mastroianni.
O’ cippo a Furcella. A Forcella  è legata la storia ricca e centenaria del Teatro Trianon inaugurato nel 1911 dalla famiglia  Scarpetta con  la fortunata commedia Miseria e Nobiltà. Ma adesso veniamo al modo di dire di cui parlavamo al’inizio, sempre legato a questa zona. Talvolta abbiamo sentito dire: “S’arricorda ‘o cippo a Furcella” , ebbene si tratta di  un’espressione che sta a significare l’utilizzo di qualcosa di antiquato e obsoleto, perché fuori uso e non al passo con i tempi. Il termine, in realtà, deriva dal fatto che il famoso cippo era un insieme di enormi pietre delimitate dall’alto cancello circolare che si ergeva di fronte al teatro, risalente molto probabilmente al III secolo a.C, e che facevano parte delle vecchie mura di  cinta di epoca greca, che ovviamente non esiste più. Dunque svelato l’arcano su questa espressione tuttora in uso tra i napoletani.

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