RUAH di Carlotta Vettori flautista toscana che parte dalla musica classica, prosegue nel segno del jazz, si inoltra nel rock per trovare il posto ideale dove il suo essere risuona liberamente.
RUAH parola sanscrita che significa “spirito”, ma anche “respiro” unisce il soffio che permette alle
note di uscire dal flauto e il respiro che la musica porta su la realtà terrena evocandone altre.
“CV53 è il nome del quartetto che suona nel disco ed è evidente il rimando alle mie iniziali; il 53 è il
numero civico della mia nuova abitazione. -Racconta Carlotta Vettori- Che sia affannato, libero,
pesante, eccitato, è grazie al respiro che l’essere umano vive e crea suono sia con la voce che, come
in questo caso, con il flauto. La bellezza intrinseca nella parola RUAH è che la fine del respiro è
apparente in quanto essendo anche “spirito” è senza fine.”