Wanna, la interessante serie documentaria scritta da Alessandro Garramone e Davide bandiera, disponibile su Netflix.
Questa serie non è solo un spaccato del paese e una spiegazione sull’influenza che ha avuto chi riesce a finire in TV nel posto giusto al momento giusto. Ci dice molto dell’animo umano, ingenuo o spietato che sia di una persona come è stata Wanna Marchi. L'impero economico della Marchi ha preso vita ad Ozzano nel piccolo paese in Emilia Romagna, la regione dove è nata 80 anni fa, con un negozio di cosmetica ed in seguito, attraverso una organizzazione operativa che negli anni l'ha portata a diventare la più grande tele venditrice italiana, degli ultimi tempi. Vanna Marchi è stata in seguito più volte condannata per gravi fatti illeciti connessi alla sua attività.
La serie, ultimamente presentata sulla piattaforma Netflix è sicuramente una fotografia definita della nostra società, a cavallo fra gli anni 80 e i 90, quasi un’inchiesta sulla classe media del nostro Paese. Un racconto popolare con tanto di grafica da televendita retró. La docufiction, narra di fatti che risalgono ad anni fa, raccontando tutto il vissuto televisivo e non di Wanna e di sua figlia Stefania.
Iscritto29 Novembre 2016
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David Bowie. Al Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra del fotografo Andrew Kent che racconta l’incontro con l’artista e svela l’inizio della loro collaborazione e l’avventura europea.
David Bowie: the passenger. By Andrew Kent. E' stata inaugurata, al Palazzo delle Arti Napoli in via dei Mille, la mostra David Bowie: the passenger. By Andrew Kent che rimarrà in esposizione sino a fine gennaio 2023. In occasione del vernissage di presentazione, al cospetto di autorità, tra cui Massimo Pacifico, responsabile area cultura del Comune di Napoli, ospiti e giornalisti, il fotografo Andrew Kent, in streaming video, ha raccontato l’inizio della sua avventura professionale con l’artista e spiegato il lato privato ed umano di David Bowie con il quale ha collaborato assiduamente per oltre 4 anni, accompagnandolo nel tour europeo che segnò la rinascita artistica del cantante inglese.
Pompei Street Festival, dal 22 al 24 settembre, con incontri musicali live, un concorso cinematografico di corti e mostre di fotografia.
Pompei. Duemila anni di storia, dai graffiti alla street art, questo il leitmotiv che collega la città antica a quella moderna di Pompei che la manifestazione Pompei Street Festival intende promuovere. Sono stati quattro gli street artist, l’argentino Bagnasco, l’iraniana Run, l’olandese Gomad e il canadese Johnston, che con le loro opere all’interno del parco Archeologico degli scavi hanno realizzato un ponte virtuale, sulle ali dell’arte, tra il passato ed il presente.
United color of photography 2022. Uno degli eventi fotografici più interessanti in Italia, giunge all’importante traguardo della decima edizione.
Dal 25 agosto al 18 settembre ritorna Visionnaire22, la rassegna dell'audiovisivo che giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi (Fondo Regionale d'Arte Contemporanea) e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi.
La direzione artistica è di Andrea Avagliano e la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.
Il museo di arte contemporanea FRaCBaronissi si trasformerà in un luogo di visioni per visionari con narrazioni di storie di artisti e vite eccezionali attraverso i linguaggi del cinema documentario e del teatro. Il filo conduttore sarà la Musica.
Il metaverso non esiste fisicamente, Esso, è un universo nell’universo, l'etimologia del termine, "meta", ovvero all'interno, e "verso", abbreviazione di universo, quindi un universo parallelo.
Metaverso. Un termine coniato dallo scrittore Neal Stephenson in un romanzo del (1992) per indicare uno spazio tridimensionale all'interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso strumenti personalizzati. Gli spazi virtuali in questo sub universo possono essere creati dagli utenti stessi che li mettono a disposizione di altri utenti. Esiste anche la possibilità di un contatto, un collegamento tra lo spazio reale e quello digitale per ottenere ciò si utilizzano la realtà aumentata e tecnologie di realtà ibride. All’interno del metaverso si possono utilizzare valute virtuali ma in alcuni casi anche reali.
"Il Metaverso potrebbe rappresentare l’evoluzione della rete Internet, ma non si sostituisce ad essa".
Questo immenso, grande luogo virtuale, rappresenta ancora un concetto difficile da assimilare e comprendere esattamente, nelle sue molteplici sfaccettature. Esso prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi tra loro. Metaverso, quindi non è una tecnologia ma un processo di sviluppo e di convergenza digitale.
Una sorta di rivoluzione intrapresa l’ultimo decennio del secolo scorso, che affonda profondamente le sue origini nel pensiero moderno. Il Metaverso forse è il futuro di Internet, un insieme di spazi virtuali rappresentati da Avatar suddivisi, manco a dirlo, in “classi sociali” e dalla conseguente possibilità o meno di accedere in “luoghi” esclusivi, questo a seconda della visibilità “risoluzione” del proprio Avatar.
Ad oggi il concetto di Metaverso, che adesso è considerato ancora un mondo parallello e completamente staccato da quello reale. Potrebbe invece essere in futuro anche un’implementazione nella nostra vita, ma senza necessariamente separarsi da essa.
A tale proposito, un artista e fotografo ritrattista, italiano “iPhotox” ha provato a porsi una domanda. “Che cosa potrebbe succedere se le persone iniziassero a preferire il mondo virtuale a quello reale?” “Sono molte le persone che non si sentono a proprio agio con il loro corpo o con il loro habitat, oppure che sono troppo timidi sino a chiudersi in se stessi e non aprirsi alle altre persone.” “Quindi, se si sentissero meglio o più liberi nel mondo virtuale? Non ci sarebbe motivo di lasciarlo.”
Il lago Maracaibo in Venezuela, vede più fulmini di qualsiasi altro luogo al mondo, oltre 250 lampi per chilometro quadrato all'anno. Questo notevole comportamento atmosferico lo ha portato ad essere il punto focale di numerosi studi.
The lighthouse of Maracaibo. Questo insolito fenomeno si verifica dove il fiume Catatumbo sfocia nel lago Maracaibo, sulla costa settentrionale del Venezuela in America del sud. Esso è uno tra i laghi dei più antichi della Terra, risalente a oltre 36 milioni di anni fa, con una estensione di 13.200 chilometri quadrati.
Marilyn rimarrà un'icona per sempre, lo standard della bellezza e dello stile...
Marilyn Monroe. Nelle migliaia di foto che l’hanno ritratta, appariva sempre splendente e sorridente con le sue labbra rosse, e dai suoi grandi occhi luminosi non traspariva alcuna tristezza o rimpianto. Al cinema ed in teatro, nei servizi fotografici di moda e pubblicità, essa incarnava un ideale estetico che ancora adesso le viene associato: quello della bionda seduttrice che ti ammalia con la sua bellezza, sensualità, allegria e leggerezza.
Marilyn, nella tragicomica vita reale, fu invece una delle figure più fragili e complesse del mondo del cinema e dello spettacolo. Lei stessa arrivò a definirsi una semplice cosa…
La Terra. Se l'umanità spera di sopravvivere come specie, dovrà usare tutta la propria intelligenza per il bene più grande del pianeta.
Un gruppo di ricercatori internazionali ha di recente costituito un gruppo sperimentale che si è posto un interrogativo decisamente sconvolgente: Se un pianeta come la Terra può essere "vivo", può anche avere una mente propria?
Il team di ricercatori ha quindi, pubblicato un articolo che esplora questa affascinante domanda, sulla notissima rivista specializzata International Journal of Astrobiology. In esso, viene ampiamente illustrata l'idea di "intelligenza planetaria", che descrive la conoscenza e la cognizione collettiva di un intero pianeta. Se l'attività collettiva della vita, nota come biosfera, può cambiare il mondo, l'attività collettiva della cognizione e l'azione basata su questa cognizione potrebbe cambiare anche un pianeta? Una volta che la biosfera si è evoluta, la Terra ha assunto una vita propria. Se un pianeta con la vita ha una vita propria, può anche avere una mente propria?...
Brividi d’Estate 2022. Ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi perdiamo sessanta secondi di luce. E’ da questo perseverante pensiero che ha preso vita la ventunesima edizione della storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli.
La porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Uno dei momenti più tristi della nostra vita. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i familiari pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle.
Ve lo ricordate? Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. Durante le feste, la Nonna ci presentava, inguaribilmente, numerose e gustose pietanze e soprattutto bucava l’ozono con le sue fritture tradizionali, mentre il Nonno si dedicava magistralmente all’arrosto facendo fuoriuscire dai fornelli, un gradevole aroma che si espandeva per tutta la casa. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata all'uopo, nella stanza più grande.
Adesso la casa dei nonni è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa. È vecchia. Probabilmente anche da ristrutturare. Oppure costa troppo. Nessuno può sapere quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore.
Creatività consapevole. I 10 studenti selezionati, seguiti dal docente Erminio Annunzi, si sono dedicati ad uno dei quattro temi del progetto: il paesaggio, il ritratto, il reportage e il nudo, cercando di abbinare creatività e competenza tecnica per raggiungere il risultato voluto attraverso l'attrezzatura fornita da Lomography: le classiche fotocamere medio formato Diana F+ e le pellicole Color Negative 120 400 ISO.