Fotografia analogica - ph by Chris Lawton

Fotografia analogica: il grande fenomeno del suo ritorno!

Il film non è morto! Viva la pellicola!

Il fenomeno del ritorno alla fotografia analogica e/o chimica, perché i giovani sembrano sempre di più preferire utilizzare, macchine fotografiche analogiche.

Come funziona la fotografia analogica. I principi operativi di base delle riprese con pellicola sono rimasti gli stessi dai tempi della fotocamera stenopeica. La fotografia analogica funziona esponendo le pellicole alla luce in arrivo. Qualunque cosa si trovi davanti alla telecamera viene impressa sulla pellicola, quando la luce penetra nella telecamera attraverso l’obiettivo. La luce che entra è controllata dall’otturatore e la velocità dell’otturatore controlla la quantità di luce che può illuminare la pellicola. Proprio come nelle fotocamere digitali, c’è un mirino/telemetro nel quale guardare attraverso. Quando si é finito di scattare, si dovrebbe entrare in una camera oscura per sviluppare i negativi ed in seguito ricavarne delle stampe…

Nonostante le moderne fotocamere digitali offrano prestazioni straordinarie, negli ultimi anni sta vivendo una ripresa importante il mercato delle macchine fotografiche analogiche e delle pellicole fotografiche. Sempre più giovani fotografi stanno abbandonando gli smartphone e gli obiettivi reflex per cimentarsi con Olympus, Canon, Nikon, Minolta, Pentax, Leica e altri marchi storici, acquistando le loro fotocamere analogiche, chiaramente usate, che spesso, anche se ancora in ottime condizioni, hanno il doppio dell’età dei nuovi proprietari.

Fotografia analogica il grande ritorno.
Fotografia analogica. Il ritorno alla pellicola.

I motivi di questa tendenza sono diversi. In primo luogo, la fotografia analogica è vista come un’attività più creativa e artigianale, legata a valori tattili e sensoriali piuttosto che meramente tecnici. Lo scatto viene percepito come un gesto più significativo e meditato. In secondo luogo, le foto analogiche hanno un aspetto unico, con una grana e dei colori che sono difficili da ottenere con gli scatti digitali, anche filtrandoli e post producendoli successivamente.

Molti giovani appassionati sono anche affascinati dal processo di sviluppo delle pellicole e dalla possibilità di creare delle stampe. Lo sviluppo delle foto è visto come un’arte a sé stante, in grado di generare piacevoli sorprese. Infine, vi è un forte richiamo nostalgico verso le macchine fotografiche dei genitori e dei nonni, che li spinge a cimentarsi con gli stessi apparati Analogici.

Fotografia analogica - lo sviluppo del negativo
Fotografia analogica – lo sviluppo del negativo

Sempre più case produttrici stanno rilanciando le loro macchine fotografiche innovative spesso sperimentali e molto interessanti basate sulla pellicola, come la recentissima Lomography LomoApparat. Sicuramente un esempio é Lomography un vero e proprio “movimento” oltre che un produttore di fotocamere, obiettivi e pellicole fotografiche spesso in limited edition e di nicchia, a basso costo, dedicate agli appassionati di fotografia analogica e sperimentale. Le loro produzioni hanno uno stile molto creativo, colorato e giocoso, adatto anche a chi si avvicina per la prima volta a questo meraviglioso mondo.

Fotografia analogica - La reflex
Fotografia analogica – La reflex

Ci sono diversi motivi per cui la fotografia analogica a pellicola continua ad esercitare un grande fascino che vogliamo qui elencare:

La qualità dell’immagine. Le pellicole producono negativi e diapositive con una grana e una profondità di campo uniche, che conferiscono alle immagini un aspetto molto tangibile e pittorico. Soprattutto i negativi in bianco e nero sono difficili da eguagliare con il digitale.

Il processo creativo. Lo scatto, lo sviluppo e la stampa delle foto a pellicola sono visti come un’arte artigianale, che richiede tempo, pazienza e attenzione ai dettagli. Ogni fase del flusso di lavoro può essere una fonte di sorprese e scoperte.

I limiti stimolano la creatività. I rullini hanno un numero limitato di scatti, gli obiettivi hanno apertura e messa a fuoco manuali, spesso non c’è autofocus e le modifiche in post-produzione sono minime. Questi limiti portano quindi, a un approccio più meditato e compositivo.

Il valore emotivo. Le fotografie a pellicola hanno spesso un valore affettivo molto forte, legato a ricordi di viaggi, momenti familiari, amici, evoluzione personale, etc. Lo sguardo nostalgico su vecchi scatti può suscitare forti emozioni soprattutto perché il negativo va stampato.

La ricerca del vintage. C’è un grande interesse per le macchine fotografiche, le pellicole e gli obiettivi storici, come Pentax, Leica, Nikon, Canon, Rollei, Contax,  Kodak, Fuji, Exakta etc. Possedere e utilizzare questi apparati analogici viene percepito come un modo per connettersi anche con il passato della fotografia.

Il fascino retrò. Tutto ciò che riguarda la fotografia analogica, dalle macchine più complesse ai dettagli più small, trasuda un’estetica retrò molto ricercata. L’aspetto polveroso, usurato e imperfetto delle attrezzature di seconda mano ha sicuramente un suo charm.

In conclusione, la fotografia analogica esercita un magnetismo quasi misterioso, legato a valori tattili, emotivi ed estetici difficili da definire con parole, ma che continua a captare l’attenzione di moltissimi fotografi.

L’interesse dei più, come dicevamo, è anche riservato alla seconda fase che viene subito dopo lo scatto lo sviluppo. Quindi, esistono ancora laboratori che sviluppano le pellicole a mano?

Sviluppare le pellicole fotografiche a mano è un’arte che sta purtroppo scomparendo, ma ci sono ancora alcuni laboratori che lo praticano, di nicchia e artigianali, spesso a gestione familiare, che si dedicano esclusivamente allo sviluppo manuale delle pellicole. Utilizzano macchinari e processi tradizionali e producono quasi esclusivamente su ordinazione e con tempi di evasione più lunghi, ma molto curati.

Film is Not Dead! La pellicola non è morta!
Film is Not Dead! La pellicola non è morta!

In alcune città o quartieri c’è sicuramente ancora un piccolo laboratorio fotografico di vecchia data, che sviluppa sia digitalmente che tradizionalmente su richiesta. Spesso frequentato dai fotografi e appassionati locali, offre un servizio personalizzato e di prossimità.  Alcuni laboratori digitali hanno conservato o reintrodotto una sezione dedicata esclusivamente allo sviluppo manuale e alla stampa delle pellicole. Questi offrono anche assistenza e consulenza per chi sviluppa pellicole autonomamente.

Come hobby personale: Ci sono anche molti singoli appassionati, spesso ex-fotografi professionisti, che sviluppano e stampano occasionalmente pellicole come hobby personale. Ovviamente è un servizio molto casual, ma può essere scoperto su alcune community in internet.

In definitiva, sebbene si stia riducendo drasticamente, è ancora possibile trovare una manciata di opzioni per chi desidera far sviluppare manualmente le proprie pellicole. È un settore di nicchia, con costi più alti e tempi di attesa più lunghi, ma può rappresentare un’autentica e sfiziosa esperienza per i fotoamatori analogici.

 

Fotografia analogica che cosa è? Clicca QUI...
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Il futuro sembra roseo per questo genere di apparecchi e per la fotografia analogica in generale, almeno per i giovani foto amatori e i nostalgici di un tempo che pare essere tornato.

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