La porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Uno dei momenti più tristi della nostra vita. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i familiari pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle.
Ve lo ricordate? Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. Durante le feste, la Nonna ci presentava, inguaribilmente, numerose e gustose pietanze e soprattutto bucava l’ozono con le sue fritture tradizionali, mentre il Nonno si dedicava magistralmente all’arrosto facendo fuoriuscire dai fornelli, un gradevole aroma che si espandeva per tutta la casa. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata all'uopo, nella stanza più grande.
Adesso la casa dei nonni è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa. È vecchia. Probabilmente anche da ristrutturare. Oppure costa troppo. Nessuno può sapere quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore.
Iscritto29 Novembre 2016
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Creatività consapevole. I 10 studenti selezionati, seguiti dal docente Erminio Annunzi, si sono dedicati ad uno dei quattro temi del progetto: il paesaggio, il ritratto, il reportage e il nudo, cercando di abbinare creatività e competenza tecnica per raggiungere il risultato voluto attraverso l'attrezzatura fornita da Lomography: le classiche fotocamere medio formato Diana F+ e le pellicole Color Negative 120 400 ISO.
Epistemologia, lo studio filosofico della natura, l’origine e i limiti dell’essere e dell’umana conoscenza.
Il termine deriva dal greco epistēmē ("conoscenza") e logos ("ragione"), e di conseguenza il campo è talvolta indicato come teoria della conoscenza. L'epistemologia ha una lunga storia all'interno della filosofia occidentale, a cominciare dagli antichi greci e proseguendo fino ai giorni nostri. Insieme alla metafisica, alla logica e all'etica, essa rappresenta una dei quattro rami principali della filosofia e quasi tutti i grandi filosofi hanno contribuito alla letteratura epistemologica.
La Olympus PEN F rilasciata nel 1963 è stata la prima fotocamera SLR da 35 mm a Metà Formato al mondo. Tra qualche mese questa rivoluzionaria e mitica fotocamera compirà 60 anni. La Olympus PEN F rilasciata nel 1963 è stata la prima fotocamera SLR da 35 mm a Metà Formato al mondo. Tra qualche mese questa rivoluzionaria e mitica fotocamera compirà 60 anni. Realizzata in Giappone, frutto del genio ingegneristico del progettista, un certo Yoshihisa Maitani, al quale dobbiamo la creazione di innumerevoli e splendide fotocamere che hanno fatto la storia della fotografia, tra le quali la serie PEN di cui questa fotocamera rappresentò l'apice. La Pen originale è stata introdotta nel 1959, ed è stata la prima fotocamera a mezzo fotogramma cinema prodotta in Giappone. Era una delle fotocamere più piccole a utilizzare pellicole da 35 mm in normali rulli da 135. Si pensava che fosse portatile come una penna; quindi il nome.
Le principali tematiche di più scottante attualità che il Professor Zygmunt Bauman ha trattato molti temi nelle sue pubblicazioni tra i quali: la società dell’incertezza, la globalizzazione e gli effetti sulle persone, l’identità, la voglia di comunità, la modernità liquida, la società sotto assedio, vite di scarto.
Ne "La società dell’incertezza” l’attenzione viene rivolta, con riferimento a Freud, al confronto tra il “disagio della civiltà” moderna e il “disagio postmoderno” o “liquido” dei nostri giorni.
Nel passato, la società moderna, a lungo combattuta tra il principio del piacere e il principio di realtà, ha scelto il secondo, cioè l’ordine e la regolamentazione, quindi, per ottenere la sicurezza, ha rinunciato alla libertà.
Ci sono voluti cinque anni per sviluppare la OM-1, che è stata introdotta nel 1972 come la più piccola e leggera fotocamera reflex a obiettivo singolo (SLR) e ha suscitato grande scalpore in tutto il mondo.Olympus OM 1.
Yoshihisa Maitani. Nel 1966 la stampa lo aveva già soprannominato "il mago della macchina fotografica". Le sue acrobazie tecniche e il suo talento ingegneristico avevano stupito, sino ad allora, il mondo della fotografia. Cosa restava a Maitani? Solo una sfida, una grande sfida: affrontare il totale rinnovamento della classica, sovradimensionata, pesante e rumorosa SLR da 35 mm.
Hill of Vision, emoziona il pubblico con la straordinaria storia vera di un bambino vagabondo diventato Premio Nobel per la medicina. Un film ricco di speranza, un invito a credere in se stessi.
Hill of Vision. La vita del Premio Nobel Mario Capecchi, che il regista Roberto Faenza ha scelto di raccontare nel suo film, dal 16 giugno al cinema. Il film, di cui Faenza è anche co-sceneggiatore insieme a David Gleeson, si basa infatti sui ricordi di Mario Capecchi, Premio Nobel per la medicina nel 2007, soffermandosi sugli anni della sua infanzia e adolescenza, che sono stati determinanti per ‘scrivere’ il suo futuro di scienziato.
Hill of Vision. Siamo in Alto Adige, durante la seconda guerra mondiale. Mario ha solo 4 anni, quando sua madre viene arrestata dai fascisti e deportata in un campo di sterminio. Il piccolo trascorre l’infanzia per strada vivendo di espedienti. Finita la guerra, lui e la madre miracolosamente si ritrovano e ricominciano una nuova vita in America, presso la comunità Quacchera ‘Hill of Vision’. Mario non riesce a inserirsi nel nuovo contesto di normalità, fino a quando non scopre, grazie allo zio fisico, la passione per la scienza.
Una storia vera, intensa ed emozionante. Un film ricco di speranza, che incoraggia a credere in se stessi.
Strix era una caratteristica persistente del folklore del mondo romano di quello dell'Occidente latino e dell'Oriente greco. Era un essere che volava di notte, alla ricerca di vittime tra i bambini.
Strega, dal latino Strix igis col significato di civetta, per la mitologia diventa striga, il termine veniva usato per nominare un essere soprannaturale. Il motivo della narrazione ideale di un attacco Strix il "paradigma Strix" viene ricostruito da Ovidio, Petronio, Giovanni Damasceno e altre fonti, e l'impatto del paradigma è tracciato sulla rappresentazione tipicamente raccapricciante delle streghe nella letteratura latina. Il concetto di Strix è però contestualizzato rispetto alla nozione di lunga durata del demone che uccide i bambini, che si trovava già narrata nell'Oriente antico.
Una famosa leggenda, è quella di Benevento “città delle streghe” che è diffusa in tutta Italia, come anche quella dell'altrettanto famoso albero di noce, sotto cui le malefiche donne si incontravano per celebrare il sabba e l’adorazione del diavolo. Tuttavia, contrariamente all’opinione popolare, questa città non vide mai l’organizzazione di una caccia alle streghe e non restano quasi testimonianze di processi locali per stregoneria.
Zero Killed porta con sé un ben riconoscibile universo sonoro e visionario - una versione contemporanea dell’elettronica industrial di fine anni Novanta unita a beat rap, fuzz e chitarre granitiche unite ad atmosfere cinematiche - che conferma la capacità di Marco del Bene di giocare con i suoni, per creare mondi e ambienti sonori in grado di evocare precise suggestioni ed atmosfere che, in quest’occasione, incontrano le riflessioni del compositore sullo scenario contemporaneo.
Zero Killed è un universo sonoro a tratti psichedelico che, costruito nei mesi passati, incontra oggi l’attualità, affrontando con attenzione e sensibilità tempi di incertezza e violenza, il senso di frustrazione e impotenza dell’uomo comune di fronte ai drammi della Storia e la necessità di guardare oltre.
Nikonos doveva la sua creazione in larga misura all'esploratore subacqueo, avventuriero e ambientalista Jacques Cousteau, che nel 1950 fondò le campagne oceanografiche di ricerca francesi e allestì una nave chiamata Calypso per ricerche, immersioni e documentazione scientifica.
Nikonos, la sua storia.... Nel 1956, una macchina fotografica subacquea fu progettata per J.Cousteau dall'ingegnere belga Jean De Wouters. Si chiamava Calypsophot, una macchina anfibia, senza alcuna custodia stagna e completamente meccanica, dalle incredibili caratteristiche che permisero negli anni di definire Calypso, come un'invenzione rivoluzionaria e una fotocamera di livello mondiale. La casa giapponese Nikon ha successivamente acquisito la proprietà del progetto e i diritti di distribuzione ed ha portato la sua esperienza tecnica nel design della fotocamera e quindi la Nikonos I è diventata disponibile nel 1963.
La mostra, 5 artisti per Ouragahio, prevede una fruizione libera e gratuita ed al termine dell’esposizione le opere saranno vendute a scopo benefico, in base all’ordine di prenotazione. Ciò è’ stato possibile grazie al contributo di 5 artisti, Luciano Ferrara, Luigi Vaccaro, Enzo Palumbo, Angelo Marra, Luciano D'inverno, che hanno messo a disposizione le proprie opere per fini umanitari. Il ricavato dalla vendita delle opere esposte nella mostra verrà infatti utilizzato per la realizzazione di strutture igienico-sanitarie a servizio del presidio medico di Ouragahio, in Costa D’Avorio, paese situato nell'Africa Occidentale.
Ellen von Unwerth è stata una top model prima ancora che il termine fosse inventato, Oggi è una dei fotografi di moda più originali e di successo.
Ellen von Unwerth rende omaggio attraverso la sua fotografia, alle donne più affascinanti del mondo. In una pubblicazione recente “Fraulein”.
La grande fotografa, quasi come in una celebrazione, delle più sensuali icone femminili del nostro tempo riunisce molti dei suoi splendidi scatti, quali quelli realizzati a Claudia Schiffer, Kate Moss, Vanessa Paradis, Britney Spears, Eva Mendes, Lindsay Lohan, Dita von Teese, Adriana Lima, Carla Bruni, Eva Green, Christina Aguilera, Monica Bellucci e molte altre. Passando senza sforzo dal colore acceso e straripante al candore elegante e luminoso del bianco e nero.












