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Kindle sconfitto, il libro resta sempre protagonista assoluto

Kindle sconfitto, a dieci anni dalla sua introduzione, il libro resta sempre il protagonista assoluto per i lettori.

Grosso insuccesso del Kindle, ovvero il lettore per ebook, l’oggetto che, a sentire gli esperti, avrebbe dovuto, rivoluzionare completamente il nostro modo di leggere. A ben dieci anni dalla sua introduzione, una grandissima percentuale di lettori preferisce ancora il classico libro, con la sua carta stampata e le sue immagini colorate.

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Dunque il libro, checché ne dicano gli esperti, resta sempre il protagonista assoluto del nostro tempo libero, dedicato alla lettura. La sconfitta del Kindle, in un certo senso, sebbene viviamo nell’era della tecnologia e del progresso, poteva essere prevedibile, conoscendo gli usi e i costumi degli appassionati della lettura, molto affezionati al libro, perché influenzati dalle tradizioni.

Del resto le influenze che costituiscono  il nostro rapporto con il tradizionale  libro non sono poche. Prendendo in considerazione i dati resi noti, circa un mese fa nel rapporto sullo stato dell’editoria di Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte, notiamo enormi  differenze tra i lettori adolescenti, paragonandoli alle abitudini di lettura dei loro genitori: infatti il dato che risalta agli occhi è che leggono molto di più i giovani con genitori lettori, che sono il 65%, mentre  solo il 27% sono i lettori  con genitori che non sono abituati alla lettura.

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Alla luce di questi numeri è evidente che i genitori sono assolutamente decisivi, nell’influenzare i figli verso le loro abitudini. La lettura, dunque, si tramanda di padre in figlio, come tante altre cose. Ma oltre all’influenza dei genitori, forse il rifiuto verso il Kindle, è anche dettato da motivazioni di carattere affettivo. Molti lettori sono infatti affezionatissimi ai classici volumi, rilegati in pelle delle enciclopedie, o della Bibbia, o della Divina Commedia, o dei romanzi storici o di avventura. 

Leggerli sul di un Kindle, in verità non sarebbe la stessa cosa, né produrrebbe lo stesso effetto di immedesimarsi nella storia che racconta il trafiletto di un libro giallo. Per questo motivo, così come l’arte il libro non può andare in pensione per essere rimpiazzato da un Kindle, è come se volessimo sostituire un uomo con un robot. La carta sarà sempre lo spazio dove andranno a posizionarsi i nostri occhi, ogni qualvolta avremo intenzione di trascorrere un pò di tempo leggendo.

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