Conferenza stampa Maradona, l'argentino dichiara di essere stato napoletano dal primo giorno

Conferenza stampa Maradona, l’argentino dichiara di essere stato napoletano dal primo giorno

Conferenza stampa di Maradona, ieri, a Villa D’Angelo, l’argentino dichiara di essere stato napoletano fin dal primo giorno in cui ha indossato la maglia azzurra n.10.

Poco dopo il suo arrivo nel capoluogo partenopeo, Maradona ha tenuto una conferenza stampa di presentazione dell’evento che avrà il suo epilogo, stasera in Piazza del Plebiscito, davanti a soli 30.000 napoletani per ragioni di ordine pubblico, a Villa D’Angelo, noto ristorante di via Aniello Falcone, a Napoli.

La conferenza stampa dell’ex pibe de’ oro, naturalmente, ha generato una ressa di fotografi e cameramen, pronti a riprendere ogni movimento del campione sudamericano che ha regalato a questa città ed ai napoletani momenti indimenticabili. Dopo aver invitato tutti i presenti ad accomodarsi per iniziare la sua conferenza stampa, Maradona ha esordito con queste parole:

“Oggi ho ricevuto la cittadinanza di Napoli, tuttavia, io mi sono sentito un napoletano, fin dal primo giorno che ho vestito la maglia numero dieci del Napoli. Una maglia che porto nel cuore da molto tempo. Ovviamente non potevo mancare a questa festa. Voglio ringraziare però tutti i miei compagni dell’epoca, perche senza di loro non avremmo vinto nulla”.

“Questa cittadinanza non è soltanto per me, ma anche per mia madre e per mio padre. Questo è un giorno che non dimenticherò mai. Se qualcuno ha pensato che io sia venuto qui per soldi si è sbagliato, lo giuro,  io non ho preso soldi, sono a Napoli perchè ci tenevo a questa onorificenza.”

A questo punto parte l’applauso di tutti i convenuti. “Sei un grande, urla qualcuno”. Quindi i giornalisti partono con le domande: gli si chiede, allora il perché un evento del genere non sia stato  fatto al San Paolo, con 60.000 tifosi sugli spalti e Diego risponde: “La gente vuol bene a Bruscolotti, a me. Mi è dispiaciuto molto non farlo lì. Tutti sappiamo che tutto quello che ha vinto a Napoli l’ abbiamo vinto al San Paolo, tutti insieme: Francini, Ferrara, Corradini, Bagni e così via.”

“Il Napoli non è riuscito a tenere testa alla Juve nel campionato passato? “Mah, quest’anno il Napoli per vincere deve far punti con le squadre piccole, gridano ancora vendetta i punti persi contro Pescara,  Palermo, Genoa, Sassuolo. Nella prossima stagione  Insigne , Mertens, Albiol , Hamsik Callejon devono dimostrare di poter vincere anche senza Maradona. Magari, Marek, superasse il mio record di gol. Sarei felice se questo aiutasse il Napoli a vincere lo scudetto”

Quindi la palla passa ad Alessandro Siani: “E’ sempre un’emozione stare accanto a Diego, davanti a un grande mito,  sono di nuovo al fianco di Maradona dopo lo spettacolo “Tre volte 10”, organizzato al San Carlo, lo scorso gennaio, è un grande onore per me. L’evento di domani a piazza del  Plebiscito, “più che uno spettacolo è la volontà di ricordare i grandi di Napoli, come i vari Troisi, Eduardo Totò, Sophia Loren. Artisti che sono stati punto di riferimento per la città”.

Chiude infine la conferenza stampa l’assessore allo sport Ciro Borriello: ” Quella di domani sarà la festa della città, purtroppo, in piazza ci saranno soltanto 30.000 persone, mi dispiace per quelli che non riusciranno a presenziare, ma non si poteva fare altrimenti, per motivi si sicurezza. La cittadinanza onoraria a Maradona  avrà una forte connotazione popolare, mi auguro che lo spettacolo si svolga nei canoni della civiltà e del buon senso“.

Ma, Napoli a quanto pare, si è divisa su questo avvenimento, come testimoniano gli striscioni apparsi in varie zone della città, che recitavano   “5 luglio…non l’ha voluto la città…ma un sindaco a caccia di soldi e di pubblicità”. Un messaggio naturalmente rivolto al Sindaco De Magistris.

 

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