Peanuts. strip

Peanuts: Il capolavoro segreto di Schulz compie 75 Anni!

Settantacinque anni di "Piccola" grande filosofia e poesia

Peanuts: L’anniversario non è un segreto. Il 2 ottobre 2025 segna i 75 anni dal debutto della striscia a fumetti più profonda, disperata e, paradossalmente, divertente della storia.

i Peanuts di Charles M. Schulz. Ma mentre il mondo si prepara a festeggiare con gadget luccicanti e nuove mostre, è il momento di sussurrare la vera storia dietro la banda del “buon vecchio Charlie Brown“. Non parliamo solo di un fumetto. Peanuts è stata, per cinquant’anni (fino al 2000), una seduta di psicoanalisi quotidiana, una pagina di filosofia esistenziale camuffata da battuta. Se pensate che sia solo il cagnolino Snoopy che balla o che combatte contro il Barone Rosso, vi siete persi la confidenza più intima del suo creatore.

Il Piccolo Uomo Vinto. Il cuore malinconico della striscia pulsa nel petto di Charlie Brown, l’eterno sconfitto, il ragazzino dalla testa rotonda che non riesce mai a calciare il pallone da football che Lucy gli toglie all’ultimo momento. La sua angoscia non è da cartone animato; è un distillato della sensazione di fallimento, rifiuto e ansia sociale che tutti proviamo.  Schulz lo diceva chiaramente: “Tutta la mia vita è nel fumetto“. Charlie Brown non è altri che Sparky, il soprannome che gli amici davano a Charles Schulz, timido e insicuro, in eterno conflitto con il mondo che lo definiva un “perdente affettuoso“.

“Tutta la mia vita è nel fumetto” Charles Schulz

Peanuts- le strisce © 2025 Charles M. Schulz

Il Cinismo dei Sei Anni, Ma se Charlie Brown è la nostra ansia, il resto della banda è un catalogo di nevrosi geniali.

Lucy Van Pelt, la cinica in carica, con la sua cabina psichiatrica da 5 centesimi, non è solo una bulla; è la voce della critica spietata, quella che ci umilia e ci mette di fronte alla nostra piccolezza. È il rifiuto nella sua forma più brutale e schietta.

Linus Van Pelt, con la sua coperta di sicurezza, non è un bambinone. È il filosofo, l’intellettuale insicuro, quello che con una mano tira fuori citazioni bibliche o riflessioni sulla vita, e con l’altra si aggrappa disperatamente al suo oggetto transizionale. È la nostra ricerca di conforto in un mondo caotico.

E poi c’è Snoopy. Il beagle, inizialmente un cane normale, è diventato il simbolo della liberazione dalla realtà. È il massimo del desiderio umano: un cane che non è un cane, un sognatore senza limiti, un alter ego disincantato che vola sulla sua cuccia (una simulazione di un Sopwith Camel, (un aereo da caccia della 1a guerra mondiale) o scrive romanzi. È l’unica via di fuga onirica dal campo di baseball vuoto di Charlie Brown.

L’Eredità Immortale.  A 75 anni, il vero motivo per cui Peanuts non invecchiano è che Schulz non ha mai ceduto alla tentazione di dare un lieto fine. I suoi bambini non crescono, non risolvono i loro problemi, non ottengono il rispetto che meritano. Continuano a fallire, eppure tornano in campo ogni giorno. Questa è la confidenza più preziosa che Peanuts ci ha lasciato: la resilienza quotidiana. La felicità non è un evento fisso, ma brevi, fugaci momenti in un mare di malinconia. Non è un messaggio edulcorato per bambini, ma una verità amara per adulti mascherata da striscia a fumetti.

Peanuts 75 anniversario -© 2025 Charles M. Schulz

“Happiness is a warm puppy” Charles Schulz

Mentre le celebrazioni ufficiali ci inonderanno di merchandising e riedizioni (come il volume speciale The Essential Peanuts), ricordiamo questo: ogni volta che un ragazzino dalla maglia gialla a zig-zag si rialza dopo l’ennesima sconfitta, Schulz ci sta dicendo che la vita è così. Non vinceremo la partita, ma almeno avremo avuto il coraggio di provarci. E per 75 anni, questo è stato sufficiente.

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