Ripples - Genesis- Le ragazze in blu - Art by @iphotox ©2025 Crono.news
Ripples - Genesis- Le ragazze in blu - Art by @iphotox ©2025 Crono.news

Ripples: Genesis, il riflesso del tempo, quando la bellezza incontra la filosofia.

Il rock progressivo degli anni '70 capace di veicolare filosofia profonda.

Ripples. Esploriamo le profondità filosofiche del testo del brano dei Genesis, traducendo i temi universali della canzone in riflessioni  profonde.

La nostra analisi si concentra sui grandi temi esistenziali presenti nel brano: l’impermanenza della bellezza, il flusso irreversibile del tempo, e l’importanza dell’accettazione del cambiamento come parte naturale della condizione umana. Abbiamo, dunque, cercato di collegare questi concetti filosofici classici (da Heraclito al mito di Narciso) con l’esperienza contemporanea, specialmente quella dei giovani adulti che si trovano ad affrontare le prime grandi transizioni della vita. Nel panorama del rock progressivo degli anni ’70, la band dei Genesis ha sempre saputo intrecciare melodie complesse con riflessioni profonde sulla condizione umana. Il brano Ripples del 1976 che analizziamo é tratto dal mitico Album “A Trick of the tail“. Esso, oggi a quasi cinquanta anni dall’uscita, rappresenta un perfetto esempio di come la musica possa diventare veicolo di filosofia accessibile, trasformando temi universali in immagini poetiche che parlano direttamente al cuore.

Ripples - Genesis- Il volto nello stagno- Art by @iphotox ©2025 Crono.news
Ripples – Genesis – Il volto nello stagno – Art by @iphotox ©2025 Crono.news

L’illusione della permanenza. Il testo si apre con una descrizione apparentemente semplice: figure femminili che arrivano “da ogni parte“, portatrici di una bellezza che sembra eterna. Ma questa prima impressione inganna. La canzone ci sta già introducendo a uno dei concetti filosofici più antichi e potenti, l’impermanenza di tutte le cose. Le “Ragazze in blu” rappresentano molto più di semplici figure romantiche. Sono simboli di tutto ciò che nella vita percepiamo come bello, desiderabile e permanente. Il colore blu, tradizionalmente associato alla spiritualità e all’infinito, amplifica questa illusione di eternità. Il risveglio filosofico. “Per un’ora un uomo può cambiare“, questa frase racchiude un’intuizione profonda sulla natura della trasformazione umana. Non si tratta solo di un cambiamento superficiale, ma di quella che i filosofi chiamano “rivelazione esistenziale”, un momento in cui la realtà si mostra per quello che veramente è, spogliata delle nostre proiezioni e illusioni.

Ripples - Genesis - Gli angeli - Art by @iphotox ©2025 Crono.news
Ripples – Genesis – Gli angeli – Art by @iphotox ©2025 Crono.news

L’immagine dello stagno che appare mentre si è “immersi” è particolarmente potente. Lo stagno rappresenta la riflessione, sia letterale che metaforica. È il momento della verità, quando guardiamo oltre la superficie e scorgiamo il nostro vero io riflesso nell’acqua della consapevolezza. Il Mito di Narciso Rivisitato. Il volto che si riflette nell’acqua richiama inevitabilmente il mito di Narciso, ma qui viene reinterpretato in chiave moderna. Non si tratta più di auto-infatuazione, ma di auto-riconoscimento. Il volto nell’acqua che “scuote la testa” rappresenta la nostra coscienza che ci avverte, questa fase della tua vita sta per finire. Questo è un tema che risuona particolarmente con i giovani adulti, quel momento di transizione in cui ci rendiamo conto che l’innocenza, la spensieratezza o una particolare fase della nostra esistenza sta per concludersi definitivamente.

Il Flusso inesorabile del tempo. “Scivolano via, via / Le onde non tornano mai” – questo ritornello martellante è forse la sintesi più efficace del concetto filosofico di irreversibilità temporale. Heraclito, filosofo greco antico, aveva già intuito questa verità fondamentale: non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume, perché sia noi che il fiume siamo in costante cambiamento. Le onde che “non tornano mai” sono una metafora perfetta per tutte le opportunità perdute, gli amori finiti, le fasi della vita che si chiudono. È una lezione di accettazione: non possiamo trattenere ciò che per natura è destinato a fluire.

Ripples - Genesis - La bellezza che affonda - Art by @iphotox ©2025 Crono.news
Ripples – Genesis – La bellezza che affonda – Art by @iphotox ©2025 Crono.news

La Bellezza che Affonda. “Il volto che varò un centinaio di navi / Sta rapidamente andando a fondo” – qui troviamo un riferimento diretto all’Elena di Troia, ma utilizzato per esprimere un concetto universale, anche la bellezza più straordinaria è soggetta al declino. Non si tratta di cinismo, ma di realismo filosofico. Questa consapevolezza non dovrebbe generare pessimismo, ma piuttosto una più profonda apprezzamento per la bellezza nel momento presente. È il carpe diem degli antichi, tradotto in linguaggio contemporaneo.

Gli angeli e la saggezza dell’accettazione. L’immagine degli angeli che “non sanno mai quando è giunto il momento / Di chiudere il libro” introduce un elemento di paradosso filosofico. Anche le figure divine, simboli di perfezione e saggezza, possono essere cieche di fronte ai cicli naturali dell’esistenza. Questo suggerisce che l’accettazione del cambiamento non è solo una sfida umana, ma una condizione universale dell’esistenza. La “canzone che ha trovato una storia” rappresenta il momento in cui l’arte e per estensione, la vita, trova il suo significato attraverso la narrazione del tempo che passa.

Lo Stagno geloso. Riflessione e nostalgia, lo “stagno geloso” è forse l’immagine più complessa del brano, essa rappresenta la nostra memoria, che trattiene gelosamente i ricordi della bellezza passata, ma che allo stesso tempo ci costringe a confrontarci con la realtà del presente. La gelosia dello stagno è la nostra stessa gelosia verso il tempo che passa, il nostro desiderio di trattenere momenti che sono già scivolati via. È un sentimento profondamente umano, che unisce nostalgia e malinconia in un’unica emozione complessa.

Ripples - Genesis - Lo Stagno geloso - Art by @iphotox ©2025 Crono.news
Ripples – Genesis – Lo Stagno geloso – Art by @iphotox ©2025 Crono.news

L’Arte come Specchio Filosofico. In Ripples, questo brano dimostra come il rock progressivo degli anni ’70 fosse molto più di semplice intrattenimento musicale. Era filosofia applicata, pensiero esistenziale tradotto in forma artistica accessibile. La lezione finale è duplice: da un lato, l’accettazione dell’impermanenza come condizione naturale dell’esistenza; dall’altro, la comprensione che proprio questa transitorietà rende ogni momento prezioso e unico. “Guardare nello stagno” diventa così una metafora per l’introspezione filosofica: il coraggio di confrontarsi con la verità del cambiamento, di accettare che alcune fasi della vita finiscono definitivamente, ma che questa fine non è una sconfitta, è semplicemente la natura della vita stessa.

Ripples é un Messaggio per la Generazione Digitale.  Per i giovani di oggi, cresciuti nell’era dei social media e dell’immagine perpetua, questo brano offre una lezione di particolare rilevanza. In un mondo dove tutto sembra rimanere per sempre (vedi foto, video, post), la canzone dei Genesis ci ricorda che l’essenza autentica della vita risiede proprio nella sua transitorietà. Non è un invito alla malinconia, ma alla consapevolezza. Riconoscere che “le ragazze in blu se ne sono andate tutte” non significa arrendersi, ma imparare a trovare bellezza anche nell’impermanenza, a vivere pienamente il presente sapendo che anch’esso passerà. In un’epoca di cambiamenti sempre più rapidi, questo messaggio mantiene tutta la sua attualità: imparare a lasciar andare non è rassegnazione, ma saggezza.

 

Il testo completo di Ripples uno dei brani dell’album “A Trick of the tail” 1976 :

Ragazze in blu vengono da ogni parte

Alcune sono sagge, altre sono diverse,

Hanno degli stupendi occhi azzurri.

Per un’ora un uomo può cambiare

Per un’ora i loro volti sembrano strani,

Sembrano strani, sembrano strani.

Marciando verso la terra promessa

Dove scorre il miele e ti tiene per mano.

Ti mette in ginocchio,

Mentre sei giù appare uno stagno

Il volto nell’acqua guarda su,

E lei scuote la testa come a dire

Che questa è l’ultima volta che sarai come oggi.

Scivolano via, via

Le onde non tornano mai.

Sono andate dall’altra parte

Scivolano via, via.

Il volto che varò un centinaio di navi

Sta rapidamente andando a fondo, sono cose che accadono.

L’acqua ti trascina sotto

Sembra non molto tempo fa

Che lei era la più attraente di tutte quelle che conoscevo.

Gli angeli non sanno mai quando è giunto il momento

Di chiudere il libro e rifiutare gentilmente,

La canzone ha trovato una storia.

Il mio è proprio uno stagno geloso.

Il volto nell’acqua guarda su

Lei scuote la testa come a dire

Che le ragazze in blu se ne sono andate tutte.

Scivolano via, via

Le onde non tornano mai.

Sono andate dall’altra parte.

Guarda nello stagno

Le onde non tornano mai

Scendi fino in fondo e sali in superficie

Per vedere dove sono andate

Oh, se ne sono andate dall’altra parte.

 

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