Eduardo De Filippo, figlio illustre di Napoli soprannominato il Socrate dei drammaturghi-2

Eduardo De Filippo, figlio illustre di Napoli fu il Socrate dei drammaturghi

Eduardo De Filippo, figlio illustre di Napoli, era soprannominato il Socrate dei drammaturghi, perché, proprio come il noto filosofo greco, basava la sua politica sul tirare fuori il meglio di ogni attore che saliva sul palco, dal quale, sovente, distruggeva le anime degli spettatori.

Eduardo De Filippo, figlio illustre di Napoli. Si tratta di un altro personaggio di cui la nostra città si vanta, che ha fatto la storia della commedia italiana. Egli era soprannominato il Socrate dei drammaturghi, poiché, appunto come il noto filosofo greco basava la sua politica sul tirare fuori il meglio di ogni attore che saliva sul palco del teatro, dal quale, sovente, distruggeva le anime degli spettatori. Egli rappresentava il Maestro attorno al quale convergevano tutti i discepoli e gli atri attori, i quali, benché bravi, non potevano mai essere grandi quanto lui. Oltre che drammaturgo, Eduardo, così lo chiamavano tutti, è stato attore, regista, sceneggiatore, filosofo, scrittore e poeta italiano.

Eduardo De Filippo, figlio illustre di Napoli soprannominato il Socrate dei drammaturghi-1

Figlio d’arte dell’attore Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, e fratello degli attori Peppino e Titina, esordì molto giovane come attore di commedia con la compagnia paterna nel ruolo di ‘Peppiniello‘ in “Miseria e nobiltà” del 1905. Qualche anno più tardi Eduardo entrò ufficialmente nella compagnia del fratellastro, Vincenzo Scarpetta, rimanendo con lui fino al 1920, allorché, dovette espletare il servizio militare obbligatorio. Una volta terminata la leva militare, tornò sul palcoscenico a recitare. Si unì così a vari gruppi di attori ma poi tornò a quella di partenza. Nel 1931 i fratelli De Filippo fondarono la loro compagnia, chiamata “Teatro Umoristico I De Filippo” diretta dallo stesso Eduardo. Le attività si svolgevano presso il teatro Kursaal ed il Cinema Reale di Napoli.

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Purtroppo nel 1954 i rapporti tra Eduardo ed il fratello Peppino si inasprirono al punto di arrivare alla rottura totale che portò allo scioglimento della Compagnia. Cosicché ognuno formò una sua compagni teatrale. Intanto la fama di Eduardo cominciò man mano a farsi largo, grazie ai successi delle ormai famosissime commedie:”Natale in casa Cupiello”(1931), “Napoli milionaria“(1945), “Questi fantasmi” (1946), “Filumena Marturano” (1946), “Le voci di dentro“(1948).

Eduardo si cimentò anche sul grande schermo. La prima vera interpretazione, però, è del 1934 nel film “Il cappello a tre punte“, di Mario Camerini. Da qui è iniziò un susseguirsi di interpretazioni per il cinema. Ma nel 1940 aveva anche debuttato nel ruolo di regista con la pellicola “In campagna è caduta una stella” Da qui diresse tanti altri film tra cui ricordiamo “Napoli milionaria“, “Filumena Marturano“.
Grazie ai suoi grandi meriti artistici ed i suoi i contributi alla cultura italiana fu nominato senatore a vita nel 1981, dall’allora Presidente della repubblica Sandro Pertini e gli furono conferite pure due lauree honoris causa in Lettere dall’Università di Birmingham e dall’Università degli Studi di Roma La “Sapienza”. Fu candidato per il Premio Nobel per la letteratura. Eduardo tuttora assieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, è sicuramente uno degli autori italiani più stimati ed apprezzati all’estero.

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