A Giorgio Ascarelli, primo presidente azzurro, fondatore della S.S.C. Napoli, nel 1926, intitolato Piazzale Tecchio. L’annuncio è stato divulgato dallo stesso sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
A Giorgio Ascarelli. sarà intitolata la piazza antistante lo stadio San Paolo. Con un annuncio postato sul suo profilo facebook, infatti, il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris, ha reso noto che, a breve, il famoso piazzale Vincenzo Tecchio, a Fuorigrotta, sarà intitolato proprio all’imprenditore dalle origini ebree, che fu il primo presidente della storia azzurra, visto che fondò, il primo agosto del 1926, la Società sportiva Calcio Napoli.
De Magistris con questa sua iniziativa, approvata dal Consiglio Comunale, ha inteso dare un calcio al passato da cancellare. In verità, Piazzale Tecchio era stata dedicata al segretario provinciale del partito nazionale fascista, per cui è giusto, secondo il sindaco cancellare dalla mente personaggi del genere. Per lo stesso motivo De Magistris ha, inoltre annunciato che anche Via Vittorio Emanuele III, re promulgatore delle leggi razziali, cambierà nome e sarà intitolata a Salvatore Morelli, scrittore, giornalista, patriota italiano, nonché politico, nato nel 1824 a Carovigno e deceduto a Pozzuoli nel 1880.
L’annuncio di questi cambiamenti è stato dato proprio nel giorno della memoria, ricordando i milioni di vittime innocenti della crudeltà nazista. La decisione del sindaco di Napoli di omaggiare Giorgio Ascarelli, è stata condivisa pienamente dalla comunità ebraica presente a Napoli. A tal proposito Lydia Schapirer, presidente di questa comunità ha dichiarato:
“Credo sia un atto dovuto della città di Napoli verso un uomo che, per questa città, ha fatto tanto, costruendo persino il primo stadio napoletano al rione Luzzatti e che purtroppo era stato dimenticato. Plauso alla scelta del sindaco De Magistris, che finalmente, si è ricordato di lui.”
Così la Schapirer, ha commentato all’Adnkronos l’iniziativa, annunciata dal primo cittadino partenopeo. Ora la proposta sarà presentata alla Commissione Toponomastica del Consiglio comunale di Napoli per l’approvazione definitiva.
Come detto dal presidente della comunità ebraica, Giorgio Ascarelli è stato dimenticato, ma noi rinfrescheremo la memoria a tutti, con una breve presentazione di questo facoltoso imprenditore napoletano, di origine ebrea, benefattore della città, morto prematuramente a soli 36 anni. Giorgio Ascarelli, come anticipato, fu il primo presidente della società calcistica partenopea, il fondatore per eccellenza, cui tutti i successori, Aurelio de Laurentiis compreso, volenti o nolenti sono stati paragonati. Ascarelli, costruì, di tasca propria, lo stadio della sua squadra. Ma, da grande uomo qual era, non l’intestò mai a suo nome, lo chiamò, infatti, stadio “Vesuvio”.
Solo dopo la sua scomparsa quell’impianto gli venne intitolato, un omaggio, tuttavia, che durò molto poco, in quanto quello stadio, qualche anno dopo, fu ribattezzato stadio “Partenopeo” dal governo fascista. Così il nome del primo presidente azzurro andò nel dimenticatoio, però giammai nella memoria popolare della città. Giorgio Ascarelli era un giovanissimo imprenditore che scelse Napoli come sua città adottiva, il quale, non solo creò un Napoli che negli anni 30, per ben due volte, chiuse al terzo posto, ma fu il primo Presidente italiano ad avere uno stadio tutto suo.
Lo stadio Vesuvio fu inaugurato nel 1930 con la partita Napoli – Triestina, 4-1 il risultato finale. Purtroppo il presidente non potette mai godere di quella sua creatura; pochi mesi più tardi, un malore improvviso stroncò il povero Giorgio Ascarelli a 36 anni appena. L’imprenditore ebreo napoletano fu, indubbiamente, lungimirante nel dare al Napoli il ruolo di rappresentante di tutto il Sud, riuscendo peraltro a far decollare la squadra di calcio e di riflesso anche la città, compiendo un autentico salto di qualità.
Come potrebbero mai dimenticare, i napoletani, un personaggio probabilmente tra i più importanti e meritevoli del passato partenopeo. Sulle sue grandi imprese, ancora tuttora, si regge una tra le più grandi e significative passioni che affondano le radici a Napoli: quella per il calcio e per la maglia azzurra della squadra di calcio, oggigiorno ai vertici del calcio italiano e questo è anche merito di Giorgio Ascarelli.