ECOMUSEO Il Futuro della memoria

ECOMUSEO caserta

ECOMUSEO  Il Futuro della memoria

Una bellissima manifestazione si e’ tenuta presso la Sala Giunone della Reggia di Caserta, lo scorso 30 maggio, che ha ospitato la giornata conclusiva del sesto concorso delle idee, LECOMUSEO IL FUTURO DELLA MEMORIA a cura del servizio educativo Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento.

Quest’anno, il progetto ha riguardato, alternanza scuola, lavoro ed ecomuseo.

Un Ecomuseo comprende percorsi sul territorio, sedi espositive, tradizioni, valori ambientali e locali, idee; tutto ciò che deve rappresentare non solo un territorio ma i suoi abitanti e la loro storia. Un museo non deve solo raccontare la storia di oggetti da conservare, ma soprattutto parlare di uomini e idee.

Un museo molto speciale. l’Ecomuseo, significa territorio ed i suoi abitanti e attraverso questo progetto tutto potrà essere messo in mostra, soprattutto con la collaborazione ed il lavoro dei ragazzi, oltre all’immenso patrimonio locale di cui l’Italia dispone.

A questo progetto  hanno partecipato le scuole della provincia di Caserta, medie e superiori, diventando portatrici delle idee dei loro studenti, avvicinandoli al territorio ed alle loro radici.

L’Ecomuseo, ospitato nella sala Giunone all’interno della Reggia di Caserta, ha offerto uno spettacolo unico: mappe di comunità’, fotografie del territorio, poesie e racconti popolari. Unicità e spontaneità si sono unite, in un ambiente sociale a volte statico, dove le nuove idee si contano sulle dita di una mano, e dove molto spesso i ragazzi sono annoiati ed abbandonati sui banchi di scuola.

Offriamo, quindi, strumenti nuovi ai ragazzi, per conoscere il territorio ed invitiamoli a progettare e riprogettare iniziative nell’ambito del mondo del lavoro.

I complimenti ed un plauso vanno a tutti coloro che hanno ideato il progetto “ECOMUSEO IL FUTURO DELLA MEMORIA”, in particolare alla Dr.ssa Emilia Ruggiero e a tutto il suo staff composto da giovani e abili professionisti.

GIOVANNA RECCIA

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