Mandala, ogni cosa che fa il potere del mondo è fatta in cerchio…
“Ogni cosa che fa il Potere del Mondo è fatta in cerchio…La vita di ogni uomo è un cerchio dalla fanciullezza alla fanciullezza …[Alce Nero, sciamano della famiglia Lakota Sioux nell’America del Nord].
Quante volte vi sarà capitato di fare degli schizzi su dei fogliettini, tovagliolini del bar, sull’agenda o su qualsiasi altro supporto mentre state al telefono, ascoltando un/a vostro/a amico/a o impegnati a fare altro? A me succede, quando studio, di fare dei disegni ai margini del libro, riempio le pagine di fiori, cornici, cerchi, spirali, intrecci di frecce o triangoli, sovrapposizioni di quadrati. Io non lo sapevo, ma ecco che disegnamo dei mandala.
Cosa sono i Mandala? La parola viene dalla lingua indiana sanscrita che significa appunto cerchio magico, circonferenza, centro. Secondo la tradizione orientale essi rappresentano il cosmo e la sua origine.
I Mandala esistono da sempre, presenti nella storia di tutte le culture, si trovano in natura, nei templi, nei palazzi, nelle chiese, nei rituali e nelle varie religioni. Piccoli cerchi magici in cui sono presenti altre forme geometriche, il quadrato, il triangolo, il poligono, che seguono precisi rapporti geometrici, di modo che chi li costruisce e chi li osserva, viene portato verso uno stato meditativo, di pace.
Ci sono diversi modi per creare, disegnare o colorare un mandala. Si possono adoperare disegni preesistenti, ne trovi tantissimi in internet, oppure crearli personalmente lasciandoti guidare dalla mente e dal cuore piuttosto che dalla mano. Si possono usare diversi materiali facilmente reperibili: conchiglie, foglie, sassolini, petali di fiori, terre colorate, o disegnare queste forme geometriche sulla sabbia, sulla neve, sull’acqua.
Si realizzano e si colorano con pennarelli, pastelli, acquerelli, tempere. Solitamente poi si cancellano o si bruciano perché il mandala ci insegna anche al non attaccamento alle cose e/o ci ricorda che nulla dura per sempre.
Adatto sia per i bambini che per gli adulti, in ambito terapeutico e non.
Non bisogna essere un artista, ma trovare un po’ di tranquillità, magari facendosi aiutare da una buona musica, isolarsi dall’ ambiente circostante, lasciarsi guidare dalle emozioni e infine colorare.