Achille Munari, classe 1987, di Città di Castello in Umbria, incarna la figura dell’artista moderno che non si conforma alle convenzioni.
La traiettoria professionale di Achille Munari lo ha portato a esplorare diverse sfaccettature del mondo dell’arte e dell’intrattenimento, con una particolare predilezione per il teatro e una sorprendente incursione nel mondo della ristorazione, dove ha saputo fondere la sua passione per la cultura con l’amore per le tradizioni culinarie napoletane.
Dopo essersi diplomato allo Stabile dell’Umbria, Munari ha manifestato una profonda insoddisfazione per il livello del teatro di prosa tradizionale, decidendo di evadere dall’ambiente ufficiale. Questa scelta lo ha spinto a proseguire la sua formazione con maestri russi di fama internazionale come Anton Milenin e Jurij Alschitz, di cui è ora assistente. Questa ricerca di una forma d’arte più autentica e meno legata agli interessi economici è un tema ricorrente nella sua visione.

Come afferma lo stesso Munari: “Il teatro oggi è tutto forme, sono entrati i soldi, gli interessi, le produzioni sono sempre più corte, non c’è più tempo per il lavoro interiore. Il pubblico si annoia quindi, non c’è più la vita sul palco ma solo imitazione. Il teatro può ancora esistere oggi, non più nei grandi luoghi, ma in angusti scantinati, per iniziativa di pochi singoli“. Questa dichiarazione rivela una critica acuta al sistema teatrale contemporaneo e una visione romantica e purista dell’arte scenica, che trova la sua vera espressione in contesti più intimi e meno commercializzati.

Cuccuma Caffè: Un Crocevia di Cultura e Sapori
Parallelamente alla sua esperienza teatrale, Achille Munari ha aperto a Napoli il “Cuccuma Caffè“, un caffè letterario che è rapidamente diventato un punto di riferimento per artisti e intellettuali. Questo luogo non è solo un semplice esercizio commerciale, ma un vero e proprio spazio culturale dove si incontrano diverse forme d’arte: spettacoli teatrali, musica, presentazioni di libri. Il “Cuccuma Caffè” è anche un omaggio alla tradizione napoletana, in particolare alla sua cucina e al rito del caffè.

Il nome stesso, “Cuccuma Caffè“, evoca immediatamente la “cuccumella“, la tradizionale caffettiera napoletana, simbolo di un modo lento e rituale di preparare il caffè. Munari ha elevato la preparazione del caffè con la cuccumella a quasi un rito, descrivendone le fasi preparatorie come la creazione di una “pozione intrigante e consolatoria“. Questo approccio non è solo una scelta stilistica, ma una vera e propria filosofia che si estende anche alla cucina. Nel suo caffè, infatti, si possono gustare spaghetti preparati secondo le antiche ricette della cucina napoletana, serviti in un grande piatto da condividere, promuovendo così un’idea di convivialità e condivisione che si sposa perfettamente con l’atmosfera di un caffè letterario.
Un Rito Quotidiano: La Cuccumella e gli Spaghetti
La “Cuccumella” napoletana non è solo uno strumento per fare il caffè, ma un simbolo di un’arte di vivere. La sua preparazione è un processo lento e meditativo, che richiede attenzione e pazienza. L’acqua bolle nella parte inferiore, poi la caffettiera viene capovolta, e l’acqua calda scende lentamente attraverso il caffè macinato, estraendone l’essenza. Questo metodo, che contrasta con la velocità delle moderne macchine da caffè, permette di ottenere una bevanda dal sapore intenso e aromatico, quasi una “pozione” che riscalda l’anima e conforta lo spirito. Achille Munari, con la sua attenzione a questo rito, non solo offre un caffè, ma un’esperienza, un momento di pausa e riflessione in un mondo frenetico. Allo stesso modo, gli spaghetti, iconico piatto della cucina napoletana, vengono proposti al “Cuccuma Caffè” con un’attenzione particolare alle ricette tradizionali.

L’idea di un grande piatto da condividere rafforza il concetto di comunità e di scambio, elementi centrali nella visione di Achille. Non si tratta solo di nutrirsi, ma di condividere un momento, un’esperienza culinaria che diventa parte integrante dell’attività culturale offerta dal caffè letterario. Achille Munari che abbiamo avuto modo di conoscere, simpaticamente in azione, rappresenta una figura unica nel panorama culturale napoletano ed italiano. La sua capacità ed umiltà di spaziare dal teatro alla ristorazione, mantenendo sempre un’integrità artistica e una profonda connessione con le tradizioni, lo rende un esempio di come l’arte e la cultura possano trovare espressione in forme diverse e inaspettate.
Il “Cuccuma Caffè” è la dimostrazione tangibile di questa visione, un luogo dove il teatro si fonde con la cucina, la letteratura con il rito del caffè, creando un’esperienza completa e coinvolgente per tutti coloro che ricercano qualcosa di più di un semplice intrattenimento.