Immagine di proprietà di Crono.news.

Pompeii Theatrum Mundi: Roberto Andò presenta la sua Clitennestra

La pièce restituisce la figura di Clitennestra come emblema di autodeterminazione femminile.

Pompeii Theatrum Mundi: Roberto Andò presenta la sua Clitennestra. La pièce restituisce la figura di Clitennestra come emblema di autodeterminazione femminile.

Pompeii Theatrum Mundi. Sono le idee a far muovere il mondo, e Andò fa della sua arte continuo strumento di connessione, Egli è capace di rendere un testo estremamente caratterizzato e caratterizzante come “La casa dei nomi” di Colm Tóibin, “spendibile“ in ambito teatrale con un adattamento estremamente attuale; specie se pensiamo alle ultime due settimane di cronaca italiane in cui i temi del femminicidio, dell’infanticidio, del fanatismo e dell’autodeterminazione femminile, sono stati cruciali.

La sua Clitennestra è una donna che si autodetermina, rifiutandosi di sottostare al volere degli dèi , al brutale proposito di suo marito Agamennone, quando si tratta di uccidere sua figlia Ifigenia. Riesce a galleggiare miracolosamente nelle sabbie mobili di una realtà inaccettabile, con intelligenza e furbizia messe al servizio del fine omicida.

Intuition T Shirt . L’intuizione è l’idea che prendiamo decisioni senza un pensiero analitico deliberato. Lo yoga, la mindfulness e la meditazione aumentano i poteri dell’intuizione. Clicca sull’immagine.

Clitennestra ci spinge a pensare: Qual’è la risposta che occorre dare alla realtà, quando salta il banco della logica e regna sovrano l’assurdo? Naturalmente non dobbiamo vedere l’omicidio, la vendetta violenta, come soluzioni ultime. Occorre pensare. Il luogo in cui viviamo ci influenza e ci condiziona, ma allo stesso tempo possiamo influenzare e condizionare il luogo con le nostre azioni. Clitennestra non crede in un Deus ex machina che sia in grado di prendersi cura di lei, vuole lei stessa autodeterminarsi, a qualunque costo.

La pièce di Roberto Andò si innerva abilmente nel nostro quotidiano, si fa “Grande Fratello Globale” spiandoci nelle nostre abitazioni, facendo emergere l’irrisolto, l’oscuro, il maligno, che per quanto sfugga, può essere catturato ed ingabbiato. Non vi sono mostruosità se non quelle partorite dalle nostre stesse angosce. Il reale è imparziale, il dramma risiede solo negli occhi di chi guarda. Sta a noi rompere le catene dell’assurdo e accettare con grazia il gioco cosmico che tutto anima,  con uno sguardo femminile che innova.

Scene, luci, suoni, costumi, coreografie, musiche, trucco, sono curati in un modo egregio ed originale. I paesaggi sonori sono estremamente coinvolgenti ed evocativi, specie in un contesto en plein air, come quello del Teatro Grande di Pompei. Molto apprezzata la scelta del brano “Firestarter” dei The Prodigy accompagnato da una coreografia esplosiva, in cui l’antico ed il moderno si fondono armonicamente in pura energia.

Chiaroscuri Caravaggeschi e le ombre spettrali sono da incorniciare. Il finale evoca l’energia corale de “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Straordinaria l’interpretazione di Isabella Ragonese (Clitennestra). Intensità, ritmo e struggente climax nel raccapricciante urlo di morte.  Si destreggia con abilità mirabile attraverso numerose e cupe sfumature emotive. Sembra impossibile abbia solo 42 anni. Il suo potenziale è enorme e lo dimostra progetto dopo progetto, tra cinema e teatro.

www.cannabystreet.com

Ivan Alovisio (Agamennone) fornisce un’interpretazione consistente e convincente. La sua morte nella vasca ha un che di disturbante alla stessa stregua della scena cult dell’omicidio nella doccia nel film “Psycho” di Alfred Hitchcock.

Denis Fasolo (Achille) appare molto emozionato ma riesce a interpretare bene un ruolo molto delicato all’interno della narrazione.

Federico Lima Roque (Egisto) dà una interpretazione solida e ben centrato in un ruolo che probabilmente avrebbe meritato più spazio. Il suo personaggio riesce a imporsi, nonostante il poco spazio per farlo.

Cristina Parku (Cassandra) colpisce nelle poche battute che le vengono concesse. Bellezza ed eleganza fanno di lei una Nefertiti che illumina con esotismo il palcoscenico.

Molto interessante l’utilizzo di una donna anziana del popolo, siciliana, proposta dall’ottima Katia Gargano, a mò di cantastorie. Sarebbe stato interessante sviluppare oltremodo il personaggio che scompare improvvisamente e non fa più ritorno sul palcoscenico.

Arianna Becheroni (Ifigenia) e Anita Serafini (Elettra), sono le punte di diamante dell’intera pièce. La Becheroni a soli 18 anni, brilla di intensità e di pastoso e argentino eloquio. Toccante la scena in cui chiede al padre Agamennone di non essere uccisa. Fuoriclasse assoluta.

Anita Serafini, 16 anni, è incredibile nei panni di Elettra, un personaggio emotivamente instabile, probabilmente mai seriamente ancorato alla realtà, restituito con una generosità da grandissimo talento. Si è raccontata a noi di Crono.news, in un podcast molto interessante.

Podcast con l’attrice Anita Serafini

 

Ennesimo plauso alle scelte di Roberto Andò, che tra meritati successi tra teatro e cinema, si trova probabilmente nel momento migliore della sua carriera.

Inizio col botto, dunque, per il Pompeii Theatrum Mundi che non mancherà di stupire nei prossimi appuntamenti.

Immagine di proprietà di Crono.news.

Ti andrebbe di offrirci una birra?

Caro lettore, cerchiamo di offrirti sempre contenuti editoriali di qualità. Se ti siamo stati utili per accrescere le tue conoscenze, oppure ti abbiamo semplicemente fornito un utile servizio informativo, ti andrebbe di aiutarci offrendoci una birra? Sostieni il nostro giornalismo con un contributo di qualsiasi dimensione! Il tuo supporto aiuterà a proteggere l’indipendenza di CRONO.NEWS e questo significa che possiamo continuare a fornire giornalismo di qualità aperto a tutti, in tutto il mondo. Ogni contributo, per quanto grande o piccolo, è così prezioso per il nostro futuro. Questo sarebbe di grande aiuto per tutta la famiglia di Crono.news!

Anche se semplicemente condividessi il link del magazine ai tuoi amici, oppure gli articoli, sui social network. Mantenere in vita questo magazine indipendente, richiede molto tempo ed impegno, oltre notevoli spese, necessarie all’aggiornamento tecnico, l’hardware, la nostra sede, i Redattori. Se hai la possibilità di aiutarci con una donazione (anche una birra), ci aiuterai non poco a continuare, a migliorare ed ampliare il materiale informativo che mettiamo a disposizione di tutti. 

Per donare è semplicissimo, qui sotto è disponibile il LINK per decidere (tramite server sicuro PayPal) come e quanto donare. Ricorda di smettere di vivere di aspettative. Un grazie da tutta la redazione!

https://www.paypal.me/redazionecrononews



Crono.news periodico online di informazione e formazione. Un magazine digitale indipendente, libero da ideologie e preconcetti. Un nuovo modo di comunicare e condividere l’informazione e la conoscenza.