Chiese di Napoli. Citta dalle cinquecento cupole. Spettacolo unico

Chiese che rappresentano la storia partenopea da 2000 anni a questa parte.

Chiese di Napoli. Citta dalle cinquecento cupole. Spettacolo unico Una infinità di chiese che rappresentano la storia partenopea da 2000 anni a questa parte.

Chiese di Napoli. Città dalle cinquecento cupole. Così viene definita la metropoli campana, a causa delle numerosissime chiese dislocate nelle varie zone; in realtà nessuno le ha mai contate ma su questa cifra ci possiamo senz’altro stare. Dagli itinerari dei grandi viaggiatori, dalla fotografia, dal cinema, dall’architettura, non vi è settore in cui le chiese non abbiano avuto la loro parte. Attraverso gli eventi architettonici ed artistici delle chiese di Napoli è facile ricostruire la storia cristiana di questa città, da  duemila anni a questa parte. Le prime testimonianze paleocristiane ci vengono dalle catacombe, tuttavia anche dalle absidi, o dagli ambienti sotterranei, sovente uniti o fusi con lo stile barocco dell’epoca. Del resto la maggior parte delle Chiese napoletane hanno tutte l’aspetto barocco, specialmente quelle costruite tra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo.

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Chiesa di San Pietro a Majella.

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Napoli citta dalle cinquecento cupole. Nella Basilica di San Pietro ad Aram, tanto per citarne una, benché ricostruita nel XII secolo e ristrutturata nel Seicento, sono tangibili  le origini antiche: come testimoniano  i suoi sotterranei con l’arte e l’architettura paleocristiane. La  stessa cosa dicasi  per le absidi delle chiese di San Giorgio Maggiore e San Giovanni Maggiore. In verità l’unica prova dello stile medioevale è da ricercarsi nella chiesa di  San Giovanni a Mare, dove sono più presenti  le testimonianze gotiche. La chiesa di San Pietro a Majella, ha conservato l’aspetto semplice dell’origine, arricchita solo dal soffitto in stile  barocco, mentre  in quella di San Lorenzo Maggiore, vi è una mescolanza di stile gotico francese con quello francescano.  Il Rinascimento nella città di Napoli fu opera di Alfonso d’Aragona, grazie ai suoi  legami politici ed artistici con Firenze. I primi elementi dello stile rinascimentale si notano nella chiesa del Gesù Nuovo, la cui facciata è a punta di diamante.

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Napoli.

 

Chiesa di San Pietro ad Aram.

Chiese di Napoli. Anche Sant’Anna dei Lombardi, la cappella Pontano e la tarda cinquecentesca Santa Maria la Nova, rappresentano altri esempi di tale stile. La reale Cappella del tesoro di San Gennaro nella Cattedrale del Duomo è il classico esempio dell’età barocca napoletana con marmi, dipinti, affreschi e grandiose opere d’arte dei migliori artisti dell’epoca. Malgrado lo stile barocco tardasse a passare la mano, troviamo agli albori del secolo diciannovesimo, alcune chiese costruite in puro stile neoclassico. L’esempio principe  è la Basilica di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito.

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Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi.

Grazie alle infinite chiese, Napoli ci narra la sua storia, la sua arte e la sua cultura, un patrimonio di enorme valore che il capoluogo campano può vantare, senza invidiare nessun’altra città del mondo.


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