Killing Dolphins in Faroe Islands: Mattanza di 1428 delfini nelle Isole Faroe, per l’antica tradizione Grind.
Killing Dolphins in Faroe Islands: Il massacro di i 1.428 delfini nelle isole Faroe sta suscitando lo sdegno delle organizzazioni ambientaliste e anche dei residenti locali. Sea Shepherd ha annunciato che le uccisioni hanno avuto luogo la notte di domenica 12 settembre e sono state la più grande caccia singola di balene o delfini nella storia delle Faroe. “Per una tale caccia che ha avuto luogo nel 2021 in una comunità insulare europea molto ricca a soli 230 miglia dal Regno Unito, che non ha bisogno o uso di una così grande quantità di carne contaminata, è oltraggioso“, ha detto il COO di Sea Shepherd UK Rob Read in una accorata dichiarazione.
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Questa terribile pratica fa parte di una tradizione delle isole Faroe conosciuta come il Grind, in cui i mammiferi marini, in particolare le balene, vengono cacciati e uccisi. I sostenitori dicono che è sostenibile e una parte importante del patrimonio culturale del territorio autonomo danese. Gli oppositori, invece, sostengono che è inutilmente crudele per gli animali cacciati. La caccia di domenica, tuttavia, è stata eccezionale per diverse ragioni. Il biologo marino faroese Bjarni Mikkelsen ha concordato con Sea Shepherd che è stata una caccia record. Il record precedente era stato stabilito nel 1940, quando furono uccisi 1.200 animali. In generale, le cifre del governo dicono che una media di 600 balene pilota all’anno vengono catturate, ma il numero di delfini è di solito molto più basso. Si è attestato a 35 nel 2020 e 10 nel 2019.
Killing Dolphins in Faroe Islands. “Si è trattato di una terribile mattanza. Molti dei cacciatori coinvolti non avevano una licenza, il che significa che non sono stati addestrati su come uccidere correttamente gli animali. Molti dei delfini sono stati investiti da barche a motore, il che li ha portati a una morte lenta e dolorosa”, ha dichiarato una attivista del luogo. Il numero eccezionale e la crudeltà dell’incidente hanno scatenato l’indignazione della gente del posto e degli attivisti. Uno ha lamentato lo spreco al giornale danese Ekstra Bladet, secondo Sea Shepherd.
“La mia ipotesi è che la maggior parte dei delfini saranno gettati nella spazzatura o in un buco nel terreno”, ha dichiarato un testimone delle azioni brutali. Anche i sostenitori della tradizione hanno detto che le uccisioni di domenica sono state un errore. “Sono sconvolta da quello che è successo“, ha affermato Heri Petersen, che presiede l’associazione di caccia dove si è verificato l’incidente, al sito di notizie locale In.fo, come riporta il Guardian. “I delfini giacevano sulla spiaggia contorcendosi per troppo tempo prima di essere uccisi”.
Un sondaggio fatto dopo le uccisioni suggerisce che la maggior parte della gente delle isole vuole che le uccisioni dei delfini finiscano. “Abbiamo fatto un rapido sondaggio ieri chiedendo se dovremmo continuare a uccidere questi delfini. Poco più del 50% ha detto no, e poco più del 30% ha detto sì“, ha dichiarato a BBC News Trondur Olsen, un giornalista dell’emittente pubblica faroese Kringvarp Foroya. Tuttavia, l’80% degli intervistati in un altro sondaggio ha detto di voler continuare l’orribile tradizione del Grind.
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