3 anni fa il sisma a Norcia: la cittadinanza non molla, parola di Luliana

3 anni fa il sisma a Norcia: la cittadinanza non molla, parola di Luliana, una giovane commerciante del posto.

Alcuni giorni fa siamo stati a Norcia, la bellissima cittadina umbra purtroppo ferita tra il 26 ed il 30 Ottobre 2016 dal terremoto. Non è stato piacevole passeggiare nell’atmosfera spettrale, data dai numerosi edifici in ricostruzione e dall’eco dei pochi passanti in giro. Chi, come noi, è orgoglioso di essere italiano, non può non rimanere angosciato da una cittadina che si sente abbandonata da Stato e Istituzioni. Norcia, tuttavia, non molla, lotta e prova a guardare con fiducia al proprio futuro.

Piazza San Benedetto, Norcia.

Curiosando tra le varie Norcinerie aperte, Norcia infatti è famosissima per la produzione di salumi d’eccellenza, (Prosciutto e Salame su tutti), ci siamo imbattuti in Luliana, una giovane ragazza dagli occhi dolcissimi che ci ha accolto con calore nel suo negozio “Norcineria Coccia”. Norcineria che si trova a ridosso delle mura storiche della città. Dopo averci illustrato con occhi stanchi ma luminosi, i succulenti prodotti in esposizione, Luliana si è prestata a rispondere ad alcune domande, circa lo stato attuale in cui versa la cittadina.

“Ho aperto la mia attività il 6 gennaio 2016 e l’ho chiusa il 30 ottobre dello stesso anno, per via del terremoto. Adoro l’ambito della gastronomia, mi piace stare a contatto con il pubblico, con i turisti, anche se purtroppo oggi c’è poco da vedere. Il turismo direi che è diminuito del 70% dopo il terremoto, oltretutto qui in città sono in tanti ad occuparsi di gastronomia, perciò la concorrenza è considerevole.”

Norcineria Coccia.

Luliana però ha tanta fiducia nella propria città: “Ho molta fiducia in Norcia e nei miei concittadini. Basta ripristinare una chiesa, un albergo, qualcosa che incuriosisca i turisti, e si ritorna pian piano più forti di prima. Tuttavia non conto sulle istituzioni, gli aiuti tardano ad arrivare, e nel frattempo faccio da sola. Recentemente, infatti, ho preso in affitto un altro locale nel centro storico, perchè ritengo che la città debba ripartire da lì, dal nostro cuore pulsante.”

Abbiamo lasciato Norcia, a sera, con l’amaro in bocca ed il cuore dolente, accompagnati  dalla luce lattiginosa della luna. Poi una volta in auto, direzione Napoli, il profumo delle leccornie norcine che avevamo acquistato, ha risvegliato in noi la speranza forte, genuina e terrena, che è stata in grado di trasferirci la giovane Luliana.

Nulla dies sine linea.

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