Testa di moro, dolcissima squisitezza tutta partenopea, ha una storia.
Testa di moro, una dolcissima squisitezza tutta partenopea, a cui è difficile rinunciare, ha una sua storia.
La domenica, giorno di festa, è consuetudine per molti italiani, gustare, dopo pranzo, il classico dolce, ma nella città di Napoli per mangiare un gustosissimo dolce come la sfogliatella, il babà, la torta caprese, le testa di moro, tutte naturalmente specialità della tradizione dolciaria partenopea, non si aspetta la domenica, perché gustando una prelibatezza di quelle citate, è festa tutti i giorni.
Tra i tanti saporiti dolci napoletani ci sono sicuramente le testa di moro, a cui non rinunciano mai, in particolare i bambini che vanno matti per quella cioccolata così gustosa che le ricopre totalmente. Le testa di moro, squisitezza prevalentemente napoletana, hanno tuttavia una loro storia.
Queste particolari leccornie formate da cupolette di pan di spagna bagnate al liquore e ricoperte di crema al burro e cacao con la classica rifinitura di codette di cioccolato, hanno origine dal passaggio a Napoli, dei mori, ovvero i musulmani che giungevano dalla Spagna o dalla Turchia e Nord-Africa, contraddistinti dalla pelle scura e la speciale capigliatura che, nel dolce partenopeo, viene riportata grazie alla presenza delle codette al cioccolato, che ne rendono la somiglianza.
Ecco l’origine del termine testa di moro, appioppato a queste squisitezze amate da grandi e piccoli, una prelibatezza molto speciale per quei golosoni che non osano rinunciare per nulla al mondo ad un piccolo attimo di “dolce felicità” per il palato e per la mente.
Le testa di moro non si devono compare per forza in pasticceria, si possono realizzare benissimo anche a casa. Molto semplice infatti, la loro preparazione: è sufficiente rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Occorrono i seguenti ingredienti:
- 200 g farina
- 100 g fecola di patate
- 8 uova
- 300 g di zucchero a velo
- Scorza grattugiata di un limone intero
- 1 bustina di vanillina
- 1 pizzico di sale
- ½ litro d’acqua
- 280 g di zucchero
- 1 bicchierino di liquore
- 450 g di cioccolato al latte
- 60 g di burro
- 1 goccio di latte
- Panna per dolci q.b.
- 1 confezione di codette di cioccolato
Non bisogna dimenticare gli stampini per dolci. Cominciamo con la preparazione dello sciroppo. facciamo bollire l’acqua insieme con lo zucchero. Una volta raggiunta l’ebollizione, togliamo il pentolino dal fuoco e aggiungiamo un bicchierino di liquore lasciando raffreddare il tutto. Nel frattempo montiamo tuorli d’uovo e zucchero a velo in una pirofila e gli albumi a neve in un altra, aggiungendo un pizzico di sale.
Uniamo ora ai tuorli la fecola e la farina setacciandole accuratamente prima, e poi una bustina di vanillina, procediamo unendo gli albumi montati a neve, mescolando con cura dal basso verso l’alto. Grattugiamo nell’impasto una scorza di limone. aggiungiamo del burro, infariniamo gli stampini e riempiamoli con l’impasto per ben 3/4 della loro altezza lasciando così lo spazio adatto per la lievitazione delle cupolette. Mettiamo in forno preriscaldato a 180 gradi per 15-20 minuti.
Intanto sciogliamo il coccolato a bagnomaria con burro e qualche goccia di panna per ottenere un mix più omogeneo. Appena i pan di spagna saranno cotti e raffreddati, tagliamo la base di ogni cupoletta, con un cucchiaio bagnandola con lo sciroppo preparato in precedenza, poi aggiungiamo la crema al cioccolato e richiudiamo con la base di pan di spagna tagliata e bagnata. Infine aggiungiamo le codette di cioccolato.
Il gioco è fatto, le testa di moro sono pronte per essere servite e mangiate avidamente da tutti i golosi della tradizionale arte pasticcera tutta partenopea.