L’UE non dovrebbe fermare i migranti dalla Libia, dichiara in una nota il rappresentante in Italia della organizzazione umanitaria Oxfam.
“L’Italia e gli altri Stati membri dell’UE non dovrebbero impedire ai migranti dalla Libia, di entrare in Europa, dove soffrono di terribili abusi in un vero e proprio “inferno vivente”, afferma la ONG Oxfam.
Più di 180.000 migranti, soprattutto dell’Africa sub-sahariana, sono arrivati in Italia nel 2016 e la cifra ha già superato quest’anno 95.000. Il direttore di Oxfam in Italia, Robert Barbieri, ha dichiarato: “La gente deve venire prima. L’Unione europea dovrebbe fornire percorsi sicuri per le persone a venire in Europa e avere accesso a processi equi e trasparenti per richiedere asilo “.
In proposito Oxfam ed i partner italiani MEDU e Borderline Sicilia hanno appena prodotto un rapporto basato su interviste fatte a 158 migranti che sono riusciti ad attraversare il Mediterraneo in Sicilia. Barbieri ha dichiarato, che la sua scoperta è stata rilevare, da una molteplice serie di denuncie raccolte, gli sforzi europei per impedire alle persone di fuggire dalla violenza, dalla schiavitù e persino dalla morte in Libia.
Il rapporto dichiara che la violenza, la tortura, la prigionia e il lavoro di schiavi sono ora comuni per i migranti in Libia. Le condizioni in cui migliaia di immigrati si trovavano erano in un vero “inferno vivente”. C’era, tra le denunce, una richiesta di un uomo che era stato imprigionato in una cella con corpi morti. Molti migranti tra quelli interrogati, sostengono di aver visto la tortura e l’omicidio di un migrante o sono stati torturati. Delle 31 donne intervistate, tutte tranne una, hanno dichiarato di aver subito una violenza sessuale.
L’ottanta per cento ha dichiarato che gli sono stati regolarmente negati cibo e acqua e il 70 per cento ha detto che erano stati legati in un momento o nell’altro.
“Queste testimonianze rappresentano un quadro orribile di persone disperate che hanno rischiato la loro vita per sfuggire alla guerra, alla persecuzione e alla povertà solo per affrontare una crudeltà inimmaginabile in Libia“, ha Inoltre affermato il vice direttore generale dell’Oxfam, Penny Lawrence.
La relazione arriva circa sette mesi dopo che l’Italia ha firmato un accordo con il Consiglio di presidenza per frenare la migrazione. L’accordo, esposto al vertice di Malta a febbraio, ha incluso una politica per restituire i migranti in Libia per il successivo rimpatrio nei loro paesi d’origine. Il patto è stato fortemente criticato da ONG internazionali.