Vigili del fuoco da tutta Italia per soccorrere il Vesuvio in fiamme. Squadre attrezzate di Vigili del fuoco stanno in queste ore raggiungendo Napoli da tutta Italia, per partecipare alle operazioni di spegnimento degli incendi che stanno divampando in tutta la regione se ne contano, da una stima effettuata dalla protezione civile, circa cento. Infatti dal comando di Trieste sono partiti vigili del fuoco con un’autobotte; altri dal Comando di Udine, con un autocarro attrezzato per antincendio boschivo.
Il Vesuvio brucia, un fronte di fuoco, molto vasto formato da più incendi, molto probabilmente dolosi, che sino ad ora ha divorato ettari di terreno verde, complice anche la vegetazione, molto secca per il caldo ed il forte vento che amplifica ed estende inevitabilmente i focolai. Coinvolti i Comuni di Boscotrecase, Trecase, Ercolano, Terzigno, Ottaviano, Torre Annunziata, ma le zone maggiormente colpite dai roghi sono due: Ercolano e Ottaviano. Il prefetto stamane ha convocato i sindaci dell’area distrutta dal fuoco che richiedono l’emergenza nazionale e quindi anche l’intervento dell’esercito. “La situazione è particolarmente complessa e sta richiedendo il supporto di mezzi aerei”, così dichiara la protezione civile.
Stamane in via precauzionale, sono state evacuate case e ristoranti nella zona tra i comuni di Trecase, Torre del Greco e Boscotrecase, dove il sindaco della cittadina, Pietro Carotenuto, ha ordinato lo sgombero delle attività commerciali della zona.
Anche sui social sono attivi numerosi appelli e richieste solidali; su Facebook si legge una accorata domanda di aiuto firmata dal Movimento cittadini per il Parco del Vesuvio che riportiamo:. “A tutte le persone di buona volontà, servono volontari per fronteggiare il gravissimo incendio che si sta sviluppando nella zona bassa di Torre del Greco e che ha raggiunto anche numerose abitazioni. La situazione è veramente drammatica“.
Un forte appello al governo ed alle istituzioni giunge anche da Luca Capasso, sindaco di Ottaviano; “Si tratta di un’emergenza, ci aspettiamo aiuti da Roma, dalla protezione civile nazionale, da soli non ce la facciamo, si tratta di una calamità che rischia di mettere per sempre, in ginocchio un’intera area. Stiamo assistendo alla morte dello Stato, alla sua totale assenza, ma mai come stavolta lo Stato siamo tutti noi: anche quelli che fanno i selfie tra le fiamme per postarle sui social, Ora è il momento, dobbiamo salvare il territorio“.
Sono sempre i social i protagonisti di queste ultime ore, testimoni delle emozioni, della partecipazione ed allo stesso tempo dello sdegno popolare. Anche Antonio Bassolino in un post sul suo profilo Facebook:. “Sembra una eruzione ma è il contrario. Sono gli uomini che bruciano il Vesuvio…”