Tragedia annunciata: salgono a sette le vittime accertate nel crollo di Torre Annunziata

Una tragedia annunciata: purtroppo il bilancio delle vittime del crollo della palazzina di Torre Annunziata è salito. Ora sono sette le vittime accertate, sotto le macerie resta, quindi solo una persona ma le speranze di ritrovarla in vita sono quasi zero.

Per tutta la notte i vigili del fuoco hanno continuato a scavare nel tentativo di rinvenire tra le macerie qualcuno ancora in vita.. Tuttavia, al momento, nessun segnale positivo, dopo i tre corpi estratti nella giornata di ieri, stanotte sono state riportate alla luce altre quattro vittime, per cui il bilancio della disgrazia si aggrava sempre di più. A questo punto rimane ancora sepolto sotto il cumulo di macerie soltanto un disperso, le cui speranze di trovarlo vivo sono ridotte al lumicino.

Si è trattato di una tragedia annunciata è stato il commento di cittadini , visto che le avvisaglie di un possibile cedimento strutturale dell’edificio vi erano state ma nessuno le aveva prese in considerazione.  La Procura di Torre Annunziata ha già aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo e sono stati acquisiti ieri dall’Ufficio tecnico del Comune i primi documenti relativi allo stabile e ai lavori di manutenzione ordinaria che erano in atto e stavano interessando i piani inferiori dell’edificio.

Il criterio adottato nella realizzazione dei lavori, potrebbe rappresentare la causa scatenante dei danni alla statica del palazzo, determinando, pertanto il crollo degli ultimi due piani in cui abitavano le famiglie di Pasquale Guida, venditore di frutti di mare, con la moglie Anna e i figli Francesca e Salvatore, e di Giacomo Cuccurullo, un architetto, tecnico dell’ufficio comunale con la moglie Adelaide Laiola, sindacalista della Cgil, ed il loro figlio ventisettenne Marco. Inoltre vi abitava da sola una sarta di 65 anni, Pina Aprea, che qualcuno sperava non fosse in casa e che invece risulta essere anch’essa sotto le macerie.

Una tragedia annunciata non soltanto per i parenti, gli amici, gli stessi abitanti della zona,  che in lacrime hanno assistito in silenzio al lavoro incessante dei vigili del fuoco, che hanno lavorato senza sosta, ma anche per i tecnici e gli  amministratori di condomini dei palazzi circostanti, i quali, da tempo avevano il sospetto che l’edificio fosse instabile.

Gli stessi inquilini avevano denunciato al comune di Torre Annunziata delle  lesioni negli appartamenti. Ironia della sorte l’architetto del comune, Giacomo Cuccurullo, abitante nella palazzina, stranamente non aveva dato peso a questi avvertimenti.

Ricordiamo che la struttura sbriciolatasi al suolo era una palazzina degli anni 50 costruita in una zona residenziale della città vesuviana. Al di là di quelli che saranno poi i risultati dei rilievi tecnici e delle indagini della magistratura, il cedimento dello stabile di via Rampa nunziante riporta per l’ennesima volta all’attenzione di tutti l’estrema fragilità del patrimonio edilizio italiano. Tragedia annunciata dunque, perchè “non si possono continuare a piangere i morti e i feriti di eventi più o meno catastrofici ma prevedibili, senza mettere in campo delle effettive contromisure”, spiega Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale nell’università della Sapienza di Roma e presidente di Sogeea spa.

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