Vivere l’alba a Napoli: uno spettacolo senza eguali in una delle città piu belle del mondo.
Vivere l’alba a Napoli. Vivere il bianco crepuscolo nel capoluogo campano, ha un sapore particolare, diverso rispetto alle altre parti del mondo. Sarà per lo splendido paesaggio, sarà per il mare che attraversato dalle prime luci del giorno, crea un vero e proprio acquerello naturale, l’alba che avvolge il Vesuvio ed il golfo circostante, è qualcosa da vivere in silenzio, magari immortalandola in una foto o in un quadro, in modo da non lasciarsela sfuggire. Vivere l’alba a Napoli è uno spettacolo che lascia senza fiato.
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“Alba” di Salvatore di Giacomo.
Vivere l’alba a Napoli. E’ un’alba che non richiede di nutrire solo i nostri occhi, ma che diventa anche fonte di ispirazione e di creazione. Bellissimo, in tal senso, il breve racconto intitolato proprio “Alba”, estrapolato da un’altra serie di storie intitolata “Mattinate napoletane”, dello scrittore partenopeo Salvatore Di Giacomo. In esso, un pittore mattiniero, si sveglia apposta alle prime luci del giorno, per dipingere tutto ciò che il suo sguardo è in grado di catturare. Dal balconcello dell’armiere Gennaro Auriemma, con le sue grondaie ed una gabbia in cui una quaglia, nel frattempo, sonnecchia, ad un ratto uscito da una feritoia, sino ad arrivare a due amanti che si incontrano in un vicoletto vicino, per poi stringersi le mani in silenzio, nell’idillio di un nuovo giorno che forse sperano sia migliore o anche uguale, a quello precedente.
Grandi pennellate rosee.
Che meraviglia contemplare l’Alba a Napoli! Tutto questo mentre le finestre cominciano ad accendersi tra quelle grandi pennellate rosee e dall’estremo lembo di mare, sale il primo chiarore infuocato di sole. Ebbene, proprio il mare è l’arma in più dell’alba partenopea, perché infonde calma e tranquillità, induce alle riflessioni più profonde chi preferisce aspettare il sorgere del sole su una spiaggia, per lasciarsi cullare dal rumore rilassante delle onde mentre gli uccelli ed i gabbiani, con le loro melodie, fanno da sottofondo. Insieme, alba e mare, si uniscono da queste parti, in un connubio, per ricordare al forte e coraggioso popolo partenopeo che così come lo scorrere continuo dell’acqua, tutto si rigenera continuamente e che c’e’ sempre la speranza di ripartire con nuovi stimoli ed energia.
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