I Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica situata a ovest di Napoli, rappresentano uno dei complessi vulcanici più monitorati e studiati al mondo.
I Campi Flegrei una caldera viva e pulsante, non sono un vulcano nella forma classica a cono, ma una caldera, ovvero una depressione del terreno formatasi in seguito al collasso di un’antica struttura vulcanica dopo eruzioni di grande portata. La sua storia eruttiva è complessa e risale a oltre 80.000 anni fa, con eventi significativi come l’eruzione dell’Ignimbrite Campana, l’eruzione esplosiva conosciuta più violenta avvenuta nel Mediterraneo. Il centro eruttivo era ubicato nei Campi Flegrei si é stimato siano stati emessi 150 km3 di magma ricoprendo con le ceneri amesse un’area di circa 5 milioni di km2 che si estende dal Tirreno, al Mediterraneo orientale, fino alla Russia.
Ciò che rende i Campi Flegrei un’area unica è il fenomeno del bradisismo, un movimento verticale del suolo che alterna fasi di sollevamento e abbassamento. Questo fenomeno, legato alla dinamica vulcanica sotterranea, è la causa principale della sismicità che interessa l’area. Periodi di intenso bradisismo, come quelli registrati tra il 1969-72 e il 1982-84, hanno causato sollevamenti del suolo di diversi metri, provocando danni agli edifici e rendendo necessarie evacuazioni, come quella del Rione Terra di Pozzuoli nel 1970.
La scosse telluriche recenti e costanti di questi ultimi tempi, registrate in queste località, sono un promemoria costante. Esse hanno riacceso i riflettori sulla vulnerabilità dell’area e sulla necessità di una costante attenzione. L’attività sismica è un indicatore dell’attività del vulcano e il monitoraggio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è fondamentale per valutare lo stato di allerta, attualmente di livello giallo (attenzione).
La convivenza con il rischio: popolazione e piani di emergenza. L’area dei Campi Flegrei è densamente popolata, con circa 500.000 persone residenti nella cosiddetta zona rossa, l’area a maggior rischio vulcanico che comprende interamente i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, e in parte i territori di Marano, Giugliano e alcune municipalità di Napoli (Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta, e porzioni di San Ferdinando, Posillipo, Chiaia, Arenella, Vomero e Chiaiano). Nella zona gialla, che potrebbe essere investita dall’emergenza in misura minore, vivono circa 800.000 persone, residenti nei comuni di Villaricca, Calvizzano, Casavatore, Melito, Mugnano, oltre a parti di Napoli e Marano. La gestione di un’eventuale emergenza vulcanica in un’area così densamente popolata rappresenta una sfida enorme. Per questo, la Protezione Civile ha elaborato un piano di emergenza nazionale che prevede diverse fasi e modalità di evacuazione. In caso di dichiarazione di ‘allarme‘, la popolazione ha 72 ore per lasciare la zona rossa: le prime 12 ore sono dedicate alla preparazione, le successive 48 ore alla partenza scaglionata e le ultime 12 ore fungono da margine di sicurezza.
Convivere con l’incertezza, questa è la sfida quotidiana. La vita ai Campi Flegrei è una costante lezione di adattamento e consapevolezza. La popolazione locale è abituata a percepire i ‘segnali’ della terra, dalle piccole scosse di terremoto al sollevamento del suolo. Questa convivenza, tuttavia, non è priva di ansie e preoccupazioni, soprattutto in periodi di maggiore attività sismica. La memoria delle crisi bradisismiche passate, con le evacuazioni e i disagi che ne sono conseguiti, è ancora viva.
Ti andrebbe di offrirci un caffè?
Caro lettore, cerchiamo di offrirti sempre contenuti editoriali di qualità. Se ti siamo stati utili per accrescere le tue conoscenze, oppure ti abbiamo semplicemente fornito un utile servizio informativo, ti andrebbe di aiutarci offrendoci un Caffè?
Sostieni il nostro giornalismo con un contributo di qualsiasi dimensione! Il tuo supporto aiuterà a proteggere l’indipendenza di CRONO.NEWS e questo significa che possiamo continuare a fornire giornalismo di qualità aperto a tutti, in tutto il mondo. Ogni contributo, per quanto grande o piccolo, è così prezioso per il nostro futuro. Questo sarebbe di grande aiuto per tutta la famiglia di Crono.news! Anche se semplicemente condividessi il link del magazine ai tuoi amici, oppure gli articoli, sui social network.
Mantenere in vita questo magazine indipendente, richiede molto tempo ed impegno, oltre notevoli spese, necessarie all’aggiornamento tecnico, l’hardware, la nostra sede, i Redattori. Se hai la possibilità di aiutarci con una donazione (anche un Caffè), ci aiuterai non poco a continuare, a migliorare ed ampliare il materiale informativo che mettiamo a disposizione di tutti.
Per donare è semplicissimo, qui sotto è disponibile il LINK per decidere (tramite server sicuro PayPal) come e quanto donare. Un grazie da tutta la redazione!