Immagine di proprietà di Crono.news

Serotonina di Andrea Renzi al Teatro Mercadante di Napoli

Un viaggio teatrale nella disperazione lucida di Houellebecq.

Serotonina di Andrea Renzi al Teatro Mercadante di Napoli. Un viaggio teatrale nella disperazione lucida e nella critica corrosiva di Houellebecq.

L’adattamento teatrale di “Serotonina”, il celebre e discusso romanzo di Michel Houellebecq, andato in scena al Teatro Mercadante di Napoli dal 30 aprile all’11 maggio 2025, per la regia di Patrick Guinand, ha rappresentato un confronto intenso e a tratti spiazzante con la disperazione lucida e la critica corrosiva tipiche dell’autore francese. Il peso maggiore di questa complessa trasposizione è gravato sulle spalle di Andrea Renzi, interprete di Florent-Claude Labrouste, il protagonista la cui esistenza si disfa sotto il peso della depressione, malgrado l’assunzione del Captorix.

Affilata lucidità

La performance di Andrea Renzi è stata il fulcro indiscusso dell’intera messa in scena. Incarnare Florent-Claude, con il suo torrenziale e desolato monologo interiore che nel romanzo si estende per centinaia di pagine, ha richiesto un’immersione attoriale profonda e una notevole capacità di modulazione. Renzi ha restituito la complessa figura di un uomo la cui affilata lucidità era pari solo al suo dolore, un compito arduo per un monologo che superava le due ore. Non si è trattato semplicemente di padroneggiare una quantità imponente di testo, ma di infonderlo con la vibrazione di una crisi esistenziale autentica, navigando con maestria tra cinismo sferzante, il lancinante rimpianto per gli amori falliti e rari, sorprendenti lampi di vulnerabilità.

La memoria

Accanto a lui, Rebecca Furfaro ha affrontato con abilità il compito multiforme di dar vita alla successione di figure femminili che abitano la memoria, i desideri e le ossessioni di Florent-Claude. Dalla giovane moglie alle figure femminili del passato, ogni sua apparizione ha rappresentato un tassello cruciale nella ricostruzione del panorama emotivo e sessuale del protagonista, spesso idealizzato o, al contrario, sminuito con crudezza.

La regia di Patrick Guinand, che ha firmato anche l’adattamento, è apparsa chiaramente orientata a esaltare la centralità della parola e la prestazione attoriale. Forte di precedenti esperienze con testi introspettivi e narrativamente densi, Guinand ha optato per una messinscena tendenzialmente essenziale, che ha posto in primo piano la recitazione e la potenza evocativa del testo di Houellebecq.

Portare Houellebecq in teatro significa, inevitabilmente, confrontarsi con la sua visione del mondo radicale e spesso sgradevole, con il suo umorismo cupo e la sua critica impietosa alla società contemporanea, all’amore, al sesso e alle fallaci promesse del progresso.

In definitiva, lo spettacolo di “Serotonina”, andato in scena al Teatro Mercadante, ha dimostrato come, attraverso interpretazioni attoriali di grande spessore, si possa affrontare con successo la sfida di tradurre per il palcoscenico un testo così letterariamente connotato e tematicamente ostico.

serotonina di andrea renzi

Crono.news periodico online di informazione e formazione. Un magazine digitale indipendente, libero da ideologie e preconcetti. Un nuovo modo di comunicare e condividere l’informazione e la conoscenza.