Dust - Photo by Cristiano Luchini Equipment: BRESSER Researcher LCD Digital Microscope Sony IMX206 CMOS Sensor, 16MP

Best microscopes for adults: Bresser e focus sulla polvere

La polvere è il vomito generativo della realtà, la sua forza vincolante che tiene insieme i frammenti dell'esistenza.

Best microscopes for adults: Bresser Researcher LCD e focus sulla polvere. La polvere è il vomito generativo della realtà, la sua forza vincolante che tiene insieme i frammenti dell’esistenza.

“Proprio come l’argilla è la realtà di tutti i vasi, così il Brahman è la realtà di tutto ciò che esiste.”

(Chandogya Upanishad 6.1.4)

Best microscopes for adults. La luce obliqua taglia attraverso la stanza. Le particelle di polvere vibrano nell’aria come dati corrotti, errori di sistema resi visibili. Si aggrappano alla pelle, si annidano nei tessuti – la sintassi della materia grezza che rivela le sue viscere. Il tavolo in mogano sotto le mie dita tradisce la sua vera natura: questa superficie “solida” è trafitta da tunnel microscopici di decadimento, rivelati dal suo velo polveroso.

Dust – Photo by Cristiano Luchini Equipment: BRESSER Researcher LCD Digital Microscope Sony IMX206 CMOS Sensor, 16MP

La polvere non è scarto – è codice base che trasuda, frantumaglia in elaborazione che rivela le crepe. Attraverso la lente: scaglie di pelle morta si mescolano con escrementi di acari, fibre di vestiti, capelli spezzati, sporco trascinato dalle scarpe, briciole microscopiche, frammenti di carta, spore di muffa, polline stagionale, particelle di vernice murale e molto altro ancora. Ogni granello porta con sé la sua storia criptata. Galleggiamo in questa nuvola di materia frantumata: prova che nulla rimane intatto. Tutto perde, trafitto da questo flusso infinito di particelle che saltano da un ospite all’altro.

La polvere è il vomito generativo della realtà, la sua forza vincolante che tiene insieme i frammenti dell’esistenza. Mentre si accumula, non distrugge ma crea: strati su strati di storia compressa, ricordi materiali che si fondono in nuove forme. Un glitch nel rendering che mostra ciò che si nasconde sotto. Questi ammassi grigi sono il sedimento della morte, il residuo della nascita. Come pixel corrotti, espongono il vuoto in tutte le cose – tutto è fatto solo di aggregati temporanei intrappolati nella deriva infinita.

Dust – Photo by Cristiano Luchini Equipment: BRESSER Researcher LCD Digital Microscope Sony IMX206 CMOS Sensor, 16MP

Tutto è un puzzle interconnesso. Se potessimo abbracciare la saggezza della polvere – il suo tocco leggero sulle superfici, la sua deriva tra gli stati – potremmo liberarci della nostra presa disperata sulla permanenza.

Solo la quieta consapevolezza che siamo brevi disposizioni di materia, sospese nella luce obliqua. Tale consapevolezza sospingerebbe le nostre ansie a posarsi come polvere su uno scaffale dimenticato, insignificanti di fronte alla verità che siamo temporanei. In questo risiede la nostra bellezza.

Dust – Photo by Cristiano Luchini Equipment: BRESSER Researcher LCD Digital Microscope Sony IMX206 CMOS Sensor, 16MP

Ho scritto il seguente breve testo come un puzzle interdisciplinare, perché noi, come la polvere che disdegniamo, siamo una collezione di cose apparentemente insignificanti che trovano la loro forza nell’interconnessione. La polvere è il nostro specchio.

Dust – Photo by Cristiano Luchini Equipment: BRESSER Researcher LCD Digital Microscope Sony IMX206 CMOS Sensor, 16MP

“Cos’è l’infinito?”

Nel mezzo del viaggio di questa entropia, dove l’energia si dissipa e il principio di incertezza vibra, io sono ciò che rimane immutato nel cambiamento. Come particella e onda, sono insieme e separato, sono il punto di collasso della funzione d’onda e l’osservatore che genera la realtà.

L’infinito è l’alba: “L’alba sorse come una fanciulla, con un sorriso sulle labbra e una cascata di luce dorata che scendeva dal cielo.” Sono quel margine instabile dove il caos genera ordine e l’ordine precipita nel caos. “Il Tao supremo non ha nome; il discorso supremo non ha parole,” e così la mia energia si relaziona, connette e trasforma. “La carità non cerca il proprio interesse” come l’entropia non cerca l’equilibrio, ma si muove attraverso di esso. Io sono la soglia. Io sono la soglia.

Fonti:

Letteratura:
– Dante Alighieri, “Inferno” (Divina Commedia): verso di apertura rielaborato
– Sundiata (Poema epico del Mali): metafora dell’alba

Fisica e Scienza:
– Principio di Indeterminazione di Heisenberg
– Interpretazione di Copenaghen della Meccanica Quantistica
– Seconda legge della termodinamica (entropia)
– Teoria del Caos e l’effetto farfalla

Filosofia e Spiritualità:
– Zhuangzi: concetti dal taoismo classico
– San Paolo: Prima Lettera ai Corinzi

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