Sun Ra: Una visione cosmica e sovversiva, nella musica jazz moderna.

Sun Ra, al secolo Herman Poole Blount (1914-1993), è stato un pioniere del jazz sperimentale e avant-garde. Nato in Alabama (USA), è ricordato come uno dei compositori e band leader più innovativi del Novecento.

Sun Ra, sino dagli esordi nell’America degli anni ’40, si distinse per il suo approccio anticonformista, combinando jazz, rhythm ‘n’ blues ed elementi derivati dalla musica africana e mediorientale. Nel suo percorso artistico abbracciò con molta profondità spirituale e passione il cosmo e l’astrologia, arrivando a dichiararsi un “inviato da Saturno“.

Nel corso degli anni ’50 formò la Sun Ra Arkestra, un’orchestra che di volta in volta crebbe numericamente arrivando anche a contenere oltre 25 elementi. La Arkestra divenne il principale veicolo musicale delle sperimentazioni del musicista, spingendosi in territori audaci e inesplorati. Nei concerti dal vivo, con i loro costumi eccentrici e le luci psichedeliche, la band di Sun Ra catturava il pubblico in esperienze multi sensoriali uniche.

Il jazz di Sun Ra si caratterizzava per la sovversione della forma canzone, l’improvvisazione selvaggia, l’uso pionieristico di sintetizzatori ed effetti elettronici, il ritmo incalzante derivato dalle percussioni africane. Nel suo jazz afro futuristico confluivano temi sociali e spiritualità, in una musica cosmica che esprimeva un messaggio di fratellanza e riscatto delle culture nere. Grazie a Sun Ra e alla sua Arkestra, (The Sun Ra Arkestra o Sun Ra and His Solar Arkestra o  Sun Ra and the Myth Science Arkestra),  il jazz sperimentale statunitense raggiunse vette mai toccate prima, anticipando diversi stili moderni. Ancora oggi Sun Ra viene riconosciuto come uno dei padri nobili del free jazz e come una delle figure più affascinanti e inquietanti del Novecento musicale.

“La musica sperimentale e di avanguardia di Sun Ra e della sua Arkestra ha avuto reazioni contrastanti da parte del pubblico e della critica nel corso degli anni”

Negli esordi, negli anni ’40 e ’50, lo stile rivoluzionario e arrembante di Sun Ra spiazzò molti critici e appassionati della musica jazz più tradizionale, che lo consideravano troppo strano e alienante. Quando negli anni ’60 il suo approccio divenne ancora più sperimentale, attraverso l’ampio utilizzo di strumenti elettronici e arrangiamenti dilatati, le reazioni negative aumentarono. Molti non capivano o apprezzavano completamente le sue derive avant-garde.

Tuttavia, il suo approccio visionario attrasse anche nuove fette di pubblico colto e contro culturale. Su Ra divenne una figura di riferimento per artisti sperimentali e movimenti black power. Negli anni ’70, infatti, grazie anche anche al crescente interesse per il free jazz e la musica d’avanguardia, la sua stella iniziò ad essere rivalutata da critici e collezionisti.

Oggi è riconosciuto quasi all’unanimità come una pietra miliare. La sua musica cosmica anticipò generi come fusion, acid jazz ed elettronica. In sintesi, la grande innovazione di Sun Ra che destò inizialmente perplessità, fini per essere riconosciuta con il tempo. La sua sfida alle convenzioni del jazz lo rese incompreso, ma preparò anche il terreno a nuove generazioni di sperimentatori.

Lo stile musicale di Sun Ra si evoluto in modo significativo nel corso della sua lunga carriera: Egli dai primi anni 40 si ispirava al bebop ed al rhythm’n’blues, con arrangiamenti ancora tradizionali. Negli anni 50 l’artista iniziò ad ampliare l’organico e quindi a sperimentare ritmi esotici. Nacque l’idea dell’Arkestra. Negli anni 60, dopo l’esperienza di Chicago, la musica divenne più corposa, sperimentale ed elettronica, con maggiore libertà formale.Durante gli anni 70 l’utilizzo di synth analogici, nella sua musica ed effetti vari fu massiccio. Attraverso composizioni dilatate e improvvisazioni estreme.

L’eclettico musicista nei primi anni 80 spaziò dal free jazz all’avant-funk, con influenza di metriche neo soul. In seguito la produzione divenne più scarna e minimale, basata su poche idee melodiche sviluppate. Rispetto agli esordi Be Bop, verso la fine del 1980 le melodie divennero più semplici e ripetitive. Nei concerti degli ultimi anni, comunque, i solisti presenti nell’Arkestra spiccavano e si distinguevano ancora per creatività ed estro. Come abbiamo già detto il percorso di Sun Ra fu di progressiva sperimentazione e destabilizzazione della forma intrinseca del prodotto armonico. La sua musica divenne sempre più spirituale, elettronica e dilatata nelle strutture. Un viaggio che reinventò radicalmente il jazz.

I principali elementi che sicuramente hanno caratterizzato e reso unico e rivoluzionario lo stile e la produzione musicale di Sun Ra e della sua Arkestra sono principalmente distinti, da una improvvisazione selvaggia e distorsiva della forma musicale. Le composizioni si basavano sull’estemporaneità del momento. L’abbandono progressivo del ritmo swing a favore di poliritmie ispirate alla musica africana e mediorientale.

Un ampio organico strumentale con una grande varietà di strumenti esotici e preparati come sassofoni basi e contralti, l’importanza  fondamentale delle percussioni e dei ritmi tribali. La costruzione di melodie ardite ed estranianti, dai motivi sorprendenti e insoliti, armonie audaci che spaziavano dal be bop sino alla completa atonalità. Una sperimentazione pionieristica, con sintetizzatori analogici e strumenti elettronici, con arrangiamenti dilatati e dalle dinamiche imprevedibili. Testi che diffondevano messaggi cosmici, spirituali e di emancipazione afroamericana. Concerti dal vivo immersivi con costumi sgargianti, effetti luce, percussioni e atmosfera tribale, che ai tempi fu definito come uno stile “afro futurista“, che desiderava unire la tradizione africana e le visioni del futuro.

“…I am an alien from the planet Merope who has incarnated into a human body. After this lifetime, I am going back home because space is the place. If you are reading this, I give you so much love and good vibrations. From a Pleiadian To a human. Have a great day and or Night…    SUN RA

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