La Compagnia della Morte. I pittori spadaccini nella Napoli Aragonese. Il fondatore fu Aniello Falcone.
La Compagnia della Morte. Nella Napoli del XVII secolo, si era sotto dominio spagnolo da oltre duecento anni. Il governo spagnolo era corrotto e oppressivo, e il popolo napoletano era stanco di vivere sotto dominio straniero. In questo contesto, nel 1641 nacque la Compagnia della Morte – un gruppo di artisti, spadaccini e patrioti che lottavano per la libertà della città. Il fondatore della compagnia fu Aniello Falcone, un pittore napoletano noto per i suoi dipinti di battaglie. Falcone era un uomo coraggioso e determinato che non si piegava al dominio spagnolo.
Falcone nacque a Napoli nel 1607. Dopo aver studiato pittura, iniziò a lavorare come pittore di battaglie. I suoi dipinti erano molto realistici e ritraevano con grande efficacia la violenza della guerra. Nel 1641, uno degli amici di Falcone, il pittore Giuseppe De Rosa, fu ucciso da un soldato spagnolo. Falcone fu profondamente colpito dalla morte dell’amico e decise di vendicarlo. Falcone iniziò a reclutare altri artisti che condividevano la sua passione per la libertà. Tra questi c’erano Mattia Preti, Micco Spadaro, Salvator Rosa e Tommaso Aniello, meglio conosciuto come Masaniello. I membri della compagnia erano tutti artisti, spadaccini e patrioti. Erano uomini coraggiosi e determinati che non si rassegnavano al dominio spagnolo.
Un gruppo di eroi.
La Compagnia della Morte era un gruppo di eroi – uomini che sacrificarono la loro vita per la libertà della loro città. Aniello Falcone era un leader carismatico e coraggioso. Era uno spadaccino esperto che sapeva motivare i suoi compagni. Mattia Preti era un artista di grande talento. Era anche un uomo violento e impulsivo che non aveva remore nell’uccidere. Micco Spadaro era abile con la spada e noto per la sua ferocia in battaglia. Salvator Rosa era un uomo intelligente e ironico. Era un artista di grande talento e un acuto critico sociale. Tommaso Aniello, meglio conosciuto come Masaniello, era un pescatore amalfitano. Era un uomo carismatico e popolare che riuscì a mobilitare il popolo napoletano contro il dominio spagnolo.
La notte di San Gennaro.
La Compagnia della Morte raggiunse il suo apice nel 1647 durante la rivolta di Masaniello. Il 16 luglio 1647, Masaniello guidò una rivolta popolare contro il dominio spagnolo. La rivolta iniziò nel mercato del pesce di Napoli, dove Masaniello chiamò il popolo alla ribellione. La rivolta si diffuse rapidamente in tutta la città, e i soldati spagnoli furono costretti a ritirarsi. La Compagnia della Morte ebbe un ruolo importante nella rivolta, attaccando i soldati spagnoli e aiutando a diffondere la rivolta tra la popolazione.
La repressione.
La rivolta ebbe successo parziale, cacciando gli spagnoli da Napoli per un breve periodo. Tuttavia, la rivolta fu repressa nel 1648, e Masaniello fu ucciso. Dopo la morte di Masaniello, la Compagnia della Morte fu perseguitata dagli spagnoli. Molti membri della compagnia furono uccisi o imprigionati. La compagnia cessò di esistere nel 1648, ma la sua storia rimane un simbolo della lotta del popolo napoletano per la libertà. La Compagnia della Morte è una storia affascinante e tragica – una storia di coraggio, resistenza e libertà che continua a ispirare il popolo napoletano ancora oggi.
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