Studia la Mindfulness millenaria: scopri i benefici del Vedanta. Vi siete mai chiesti chi siete veramente? Siete solo il vostro corpo, la vostra mente e i vostri pensieri?
Studia la Mindfulness. Vi siete mai chiesti chi siete veramente? Siete solo il vostro corpo, la vostra mente e i vostri pensieri? Secondo il Vedanta, una scuola delle sei scuole filosofiche indiane, la vera natura della realtà è quella della pura coscienza. Siamo tutti anime e le nostre anime sono eterne e immutabili. Non siamo i nostri corpi, le nostre menti o i nostri pensieri. L’obiettivo del Vedanta è quello di realizzare la nostra vera natura di anime, attraverso una serie di metodi, tra cui la meditazione, lo studio delle Scritture e la guida di un insegnante.
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Aham Brahmasmi.
Aham Brahmasmi rappresenta uno dei Mahavakya, ossia le “Grandi Espressioni” della filosofia indiana, contenute nelle Upanishad. Queste espressioni sintetizzano in modo conciso la verità fondamentale dell’Advaita Vedanta, la corrente filosofica che mira a rivelare l’unità essenziale tra l’individuo e l’universo.
Il termine Aham Brahmasmi, nato dal sanscrito, rappresenta l’armoniosa unione tra l’Atman, ovvero il sé individuale, e Brahman, l’Assoluto divino che permea tutto ciò che esiste. “Aham” significa “io”, mentre “Brahman” denota l’essenza spirituale e sacra dell’universo.
Questo Mahavakya rappresenta l’obiettivo finale dello yoga, che consiste nella realizzazione della propria natura divina e nell’unione con il proprio sé superiore. Il termine yoga stesso significa “unione”, sottolineando l’importanza di questa connessione tra l’individuo e la forza divina che permea tutto ciò che esiste.
Atma Shakatam e Neti Neti.
Atma Shakatam significa “Io sono l’anima”. Neti Neti significa “Non questo, non quello”. Questi due concetti sono la chiave per comprendere la nostra vera natura e raggiungere l’illuminazione.
Atma Shatakam.
Atma Shatakam è un poema di sei strofe scritto dal filosofo e mistico indiano del XVII secolo, Adi Shankaracharya. Il poema è anche conosciuto come Nirvana Shatakam o Mano Buddhi Ahankara Chitta Ninaham, ed è stato scritto in sanscrito. Il poema descrive la natura dell’Atman, l’essenza della coscienza individuale che è presente in ogni essere umano, e che secondo la filosofia Vedanta, è identica al Brahman, l’essenza della coscienza universale. La prima strofa del poema inizia con la dichiarazione “Mano Buddhi Ahankara Chitta Ninaham”, che significa “Non sono la mente, l’intelletto, l’ego o la memoria”. Questa strofa indica che l’Atman è distinto dalla mente e dalle altre funzioni del corpo. Nella seconda strofa, l’autore dichiara “Na Cha Shrotra Jihve Na Cha Ghraana Netre”, che significa “Non sono gli organi sensoriali come l’udito, il gusto, l’olfatto o la vista”. Questa strofa indica che l’Atman è al di là delle percezioni sensoriali. Nella terza strofa, l’autore dichiara “Na Cha Vyoma Bhoomir Na Tejo Na Vayu”, che significa “Non sono il cielo, la terra, il fuoco o l’aria”. Questa strofa indica che l’Atman è al di là degli elementi fisici. Nella quarta strofa, l’autore dichiara “Chidananda Rupah Shivoham Shivoham”, che significa “Sono coscienza e beatitudine, sono Shiva, sono Shiva”.
Studia la Mindfulness. Questa strofa indica che l’Atman è l’essenza della coscienza e della felicità, e che esso è identico al Brahman, l’essenza della coscienza universale. Nella quinta strofa, l’autore dichiara “Na Me Dvesha Ragau Na Me Lobha Mohau”, che significa “Non ho odio né attaccamento, non ho avidità né illusione”. Questa strofa indica che l’Atman è al di là delle emozioni e dei desideri. Nella sesta e ultima strofa, l’autore dichiara “Na Punyam Na Papam Na Saukhyam Na Duhkham”, che significa “Non ho merito né colpa, non ho gioia né dolore”. Questa strofa indica che l’Atman è al di là del bene e del male, e che esso è sempre presente e immutabile. In sintesi, Atma Shatakam è un poema che descrive la natura dell’Atman e la sua relazione con il Brahman, l’essenza della coscienza universale. Il poema invita il lettore a identificarsi con la propria natura interiore, al di là della mente, delle emozioni e delle percezioni sensoriali, per raggiungere la realizzazione dell’unità ultima della coscienza.
Neti Neti.
Il metodo Neti Neti è un potente strumento di crescita spirituale. E’ fondamentale nella pratica filosofica Vedanta e può aiutarci a superare l’Avidya, cioè l’ignoranza della nostra vera natura. Il metodo Neti Neti prevede il processo di eliminazione. Si inizia identificando tutte le cose che non siamo. Non siamo il nostro corpo, la nostra mente, i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Non siamo il mondo che ci circonda. Non siamo nemmeno il concetto di “io”. Continuando a eliminare tutte le cose che non siamo, alla fine arriviamo alla consapevolezza di non essere nulla. Questa può sembrare una cosa negativa, ma in realtà è una consapevolezza molto liberatoria. Quando ci rendiamo conto di non essere nulla, ci rendiamo anche conto di essere tutto. Il metodo Neti Neti è un potente strumento di crescita spirituale. Può aiutarci a superare Avidya, che è l’ignoranza della nostra vera natura. Quando realizziamo la nostra vera natura di anima, siamo liberi dalla sofferenza, troviamo la pace mentale e sperimentiamo l’amore e la compassione per tutti gli esseri.
Studia la Mindfulness. Atma Shakatam e Neti Neti sono due concetti importanti nel Vedanta. Sono le chiavi per comprendere la nostra vera natura e per raggiungere l’illuminazione. Se siete interessati ad approfondire questi concetti, vi invito a studiare le scritture del Vedanta e a cercare la guida di un insegnante.
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