Il 4 ottobre 1970, cinquanta anni or sono, la leggendaria rockstar Janis Joplin fu trovata morta per una sospetta overdose di eroina, nella sua stanza d’albergo di Hollywood.
Janis Joplin fu dichiarata deceduta per overdose di eroina, almeno secondo il rapporto ufficiale del medico legale. Scoperta nella sua stanza d’albergo a Hollywood il 4 ottobre 1970, la leggenda del rock and roll era a faccia in giù, in tenuta intima e stringeva le sue sigarette in una mano. Janis aveva appena 27 anni. Era all’epoca una delle più dotate e talentuose cantautrici degli anni Sessanta e soffriva di gravi problemi di abuso di sostanze stupefacenti. Decisa a seguire la sua passione per il canto, lasciò il college nel gennaio 1963. Mentre si esibiva in strada, Janis sviluppo, purtroppo, una maledetta e dannosa abitudine al bere ed alle metanfetamine. Ingerendo occasionalmente anche degli psichedelici prima di provare dell’eroina.
Il 7 ottobre, Janis, era un mucchio di cenere cremata che la sua famiglia aveva sparso privatamente da un aereo nell’Oceano Pacifico. Era passato solo un anno da quando l’icona della contro cultura aveva urlato classici come “Piece of My Heart” per centinaia di migliaia di fan al Woodstock Festival del 1969.
Gli anni Sessanta hanno probabilmente prodotto il cambiamento più sperimentale della musica moderna americana. Il periodo post-Eisenhower ha dato vita a nuove correnti di pensiero, scatenate tanto dalla sperimentazione psichedelica delle droghe quanto dallo sconvolgimento sociale e culturale della guerra del Vietnam. Un momento sociale particolare, che all’epoca ha reso intensamente consapevole ed entusiasti molti, della nuova e futura direzione della musica, di cui Janis Joplin è stata testimone per la prima volta.
All’epoca, Joplin era la voce solista della Band Big Brother and the Holding Company al Festival Pop di Monterey del 1967. Aveva solo 24 anni e la sua carriera di cantante, appena cinque. Janis Joplin era arrivata dal nulla, ma si era già guadagnata una certa reputazione frequentando l’Università del Texas. Nel Texas, dove era nata, il 19 gennaio 1943, l’infanzia di Joplin, fu trascorsa da emarginata sociale, perché giudicata non molto carina, sovrappeso e con acne diffusa, questo l’ha portata a gravitare, da subito nel blues. Janis ha sicuramente personificato in modo unico la musica rock contemporanea nello spirito, nel talento e nella personalità. L’artista era molto timida fuori dal palcoscenico, ma si faceva notare durante gli spettacoli ed i concerti, attraverso le sue accorate e crude performance vocali ed il suo look “hippie“molto particolare. “Era una donna divertente, schietta e disinibita“, ricordano tutti i suoi più intimi amici.
Nel 1966 la carriera di Janis Joplin andò alle stelle. Il suo talento era stato notato, e la vide diventare cantante solista in un’ottima Band destinata a conquistare anche un disco d’oro. Joplin iniziò a fare tournée, registrando opere mai dimenticate, come “Piece of My Heart”. Quando, anche il mitico ed iconico festival di Woodstock arrivò a vederla tra i principali protagonisti, che all’epoca erano i suoi coetanei, gente come Jimi Hendrix e David Crosby.
La Perla, così amavano definirla i suoi fans, ha tenuto il suo ultimo spettacolo all’Harvard Stadium di Boston nel 1970, pochi mesi prima della sua morte.
Il promotore del concerto e suo amico Bill Graham, rilasciò in seguito una dichiarazione, dove affermava: – “l’autodistruzione di Janis è stata in parte causata da questa nuova e improvvisa grande fama. “Essa aveva un’enorme sicurezza quando ha messo tutto insieme sul palco, ma fuori dal palco, in privato, sembrava molto spaventata, molto timida e ingenua su un sacco di cose“, “Non credo che lei abbia mai saputo gestire il successo.Credo che questo le abbia creato molti problemi“.
Era il 4 ottobre 1970 e Janis Joplin era in ritardo per una sessione di registrazione. Deciso a non lasciarla andare sprecata, il il suo manager John Cooke si precipitò nella sua stanza al Landmark Motor Hotel di Hollywood dove alloggiava. Aveva intenzione di trascinarla fuori, ma tragicamente dovette lasciare che i medici lo facessero per lui.
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