Minolta Uniomat: direttamente dai favolosi anni 60 un bellissimo telemetro innovativo e pratico. A prima vista questa robusta macchina fotografica, potrebbe non sembrare molto interessante, ma questa Minolta è invece davvero molto particolare.
Come al solito, il brand Minolta si poneva, aggressivamente sul mercato, per essere sempre tra i primi nella corsa all’innovazione, durante i mitici anni 60. Questo senza pensare troppo alle conseguenze. Infatti in questo modello, il Minolta Uniomat, appunto, si nota immediatamente una particolarità inusuale, ovvero, la classica scala di velocità è stata sostituita con valori EV (da 6 a 18) e ciascuno di questi valori è abbinato a una combinazione di velocità e diaframma pre-impostata.
Tutto quello che serve è abbinare l’ago del misuratore di selenio accoppiato con la sua cellula, opportunamente collocata sulla parte superiore del corpo macchina, e semplicemente si disporrà di una macchina fotografica programmata “automaticamente”, in modo molto originale ed anche anche molto pratico, tutto questo con la tecnologia consentita nel lontano 1961.
La fotocamera è equipaggiata con un interessante otturatore della Citizen denominato “ Uni“, probabilmente appositamente sviluppato per questa fotocamera, che può raggiungere la magica velocità di 1/1000 di secondo!
L’otturatore a foglia, imposta sia il tempo di posa sia il diaframma, ma l’utilizzatore non ha controllo su nessuno dei due. E’ presente una scala di regolazione, sull’obiettivo, dei numeri EV standard ed un punto rosso che indica quale sia in uso, ma non è possibile influenzare l’impostazione in automatico se non per passare a un EV diverso. Se si desidera aumentare o diminuire l’esposizione, manualmente, questo si può fare regolando l’anello dei valori EV, riferendosi opportunamente ad una tabella di corrispondenza che si trova tra le pagine del manuale d’uso.
La Minolta Uniomat non è una fotocamera particolarmente grande paragonata ai telemetro dell’epoca, ma è comunque pesante. Misura 230 mm di larghezza per 170 mm di profondità e 185 mm di altezza. Ciò la rende troppo grande per essere considerata una fotocamera tascabile, a parte il peso 745 g compreso un rollino caricato.
La fotocamera è dotata, inoltre, di uno splendido obbiettivo, Rokkor 45mm 2,8 abbastanza luminoso che fornisce risultati sorprendenti. Una ultima considerazione sul telemetro installato a bordo, estremamente nitido e molto leggibile, del luminoso mirino che presenta una efficiente ed ampia patch di sdoppiamento immagine di color ambra, oltre simboli e cornici di regolazione dell’inquadratura e regolazione della parallasse.
“Amiamo i tempi in cui tutto era stato creato per durare e servire per tutta la vita, dove le fotocamere analogiche erano state progettate per sopravvivere anche ai loro proprietari. Al contrario, al giorno d’oggi in un mondo così accelerato, i prodotti vengono sostituiti quasi ogni anno secondo un trend malefico e distruttivo, oramai imperante“.
“Eppure, mentre sia il nostro punto di vista che il risultato finale possono evolversi costantemente, la fotografia analogica rimane come una catena che ci lega alla permanenza, attraverso l’immutabile connessione alla nostra macchina fotografica. Con l’aiuto dei nostri articoli, cerchiamo di trasmettere la nostra prospettiva e il modo in cui visualizziamo l’atemporalità della fotografia analogica“.
“Beati i sognatori, gli idealisti, i teneri. Beati gli ingenui, i grandi che non hanno perso la voglia di sentirsi bambini nell’animo. Beati coloro che non rinunciano all’amore“…