Vincenzo Corrado, il cuoco galante del diciottesimo secolo operante a Napoli-1

Vincenzo Corrado, il cuoco galante del diciottesimo secolo operante a Napoli

Vincenzo Corrado, il cuoco galante del diciottesimo secolo operante tra a Napoli. Sapori antichi, tradizioni ataviche, atmosfere preziose, aromi e gusti unici rappresentano gli elementi che contraddistinguono il libro dal titolo “Il cuoco galante”.

Vincenzo Corrado, il cuoco galante, fu un grandissimo cuoco ischitano vissuto nel diciottesimo secolo, che mise in mostra tutta la sua stupefacente bravura tra i fornelli a Napoli. Il suo savoir faire è racchiuso in un libro stampato nel 1786 dal titolo “Il cuoco galante”; un’opera in cui troviamo sapori antichi, tradizioni ataviche, atmosfere preziose, ed infine gusti unici che non potevano meglio evidenziare la sapienza culinaria di questo cuoco. Venuto alla luce da una modesta ed umile famiglia, Vincenzo Corrado, dopo la scomparsa del padre, ancora giovanissimo, fu portato a Napoli in qualità di paggio alla corte del Principe di Modena e Francavilla Fontana Michele Imperiali, un gentiluomo di camera di S.M. il Re delle due Sicilie.

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Vincenzo Corrado – “Il cuoco galante”.

Una volta diventato maggiorenne il buon Vincenzo entrò a far parte della Congregazione dei Padri Celestini, qui si specializzò negli studi di matematica, astronomia, filosofia, scienze naturali e soprattutto arte culinaria. Egli divenne ben presto il faro della cucina moderna nobile, deliziando i palati degli ospiti con opulenti pranzi saporiti. In realtà Vincenzo Corrado fu il primo autore partenopeo a scrivere un manuale organico di gastronomia. Il suo trattato “il Cuoco Galante” apparso a Napoli nel 1733, sulla base del  lessico gastronomico francese, all’epoca assai dominante, si mantenne fedele alla classica cucina italiana, ed in particolare napoletana, con l’obiettivo di riuscire ad integrare le cucine forestiere con quella locale, grazie ad una scrittura semplice, concisa e soddisfacente. Un libro perfetto per gli amanti della storia e per coloro che sono più curiosi o appassionati di cucina.

La materia di quel manuale è riportata in capitoli abbastanza dettagliati, ciascuno dedicato ad un preciso argomento, ossia minestre, carni domestiche e selvatiche, pesci, uova, latticini, verdure, crostate, dolci, sapori, conserve, a sua volta ripartito in piccoli paragrafi in cui  si descrivono i modi di cucinare le vivande. In verità  “Il cuoco galante” ottenne una larga fortuna come si evince dalle numerose edizioni e ristampe giunte fino alla metà del secolo diciannovesimo, Inoltre Vincenzo Corrado scrisse  altri libri come: “Del Cibo Pitagorico” e “Il Credenziere di buon gusto”, quest’ultimo pubblicato nel 1778, nel capoluogo partenopeo e ristampato più volte con l’ampliamento di due “trattati storici” sulla cioccolata ed il caffè.

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