Ferrara, tra storia, arte e sapori, nel cuore dell’Emilia Romagna. Una bellissima scoperta con le sue architetture medievali, rinascimentali, la sua aristocratica eleganza, ed i suoi monumenti di notevole interesse storico.
Ferrara ci ha accolto nel suo salotto buono, in una giornata uggiosa ma piacevole e luminosa. Ospitati squisitamente presso l’Hotel Torre della Vittoria 1928, il quale si affaccia sulla meravigliosa cattedrale della città e su Piazza Trento e Trieste. Da quì, infatti, è possibile godere della vista dell’imponente Cattedrale di San Giorgio, sorta nel 1135. Gradevolissimo albergo, nel quale Cristina e Renzo, ci hanno fatto sentire come a casa, attraverso la loro spiccata comunicativa ed il garbato savoir fare.
Ferrara è una città che pare essere sospesa nel tempo. Ti avvolge con i sonori echi generati dal vocio dei passanti che popolano le strette stradine della zona medievale. Un dedalo di vicoli in cui il visitatore ama perdersi, a mò di flâneur, gentiluomo che secondo la concezione di Charles Baudelaire, vaga per le vie cittadine, provando emozioni nell’osservare il paesaggio. Un visitatore che lascia spazio all’esplorazione serena, lenta e appassionata.
Via delle Volte, doveroso citarla. Suggestiva via medievale che segna l’asse lungo il quale si sviluppò la Ferrara, cosiddetta lineare, dal VII al XI secolo d. C. ed influenzò notevolmente lo sviluppo successivo di tutta la città. Nella via delle Volte lo sviluppo in profondità venne risolto architettonicamente con l’ideazione di passaggi aerei, gli attuali “volti” che punteggiano la strada, utilizzati per collegare i magazzini sulla riva del fiume alle botteghe-abitazioni nel centro-città.
Nel misticismo dell’area medievale di Ferrara, ci siamo imbattuti nella Trattoria Le Nuvole. Elisabetta e Pier Paolo, ci hanno accolto, come costume ferrarese, con grande cortesia, stupendoci con le innovative proposte culinarie della loro struttura. Tra queste, una menzione speciale, và sicuramente alla “Mousse di Baccalà mantecato al Tartufo e crema di zucca”. Una prelibatezza agro-dolce, deliziosamente servita in un vasetto da confettura e accompagnata con pane ai cinque cereali fatto in casa.
Emozionante… anche il “Tortino di parmigiana di melanzane”, un piatto che stupisce per la suggestiva resa cromatica, oltre che per il suo straordinario sapore. Il tutto accompagnato con dell’ottimo vino Vermentino.
La forma della città rinascimentale di Ferrara, si è generata dalla fine XIV secolo ed ha continuato a definirsi fino a tutto il XVI secolo. L’inizio della trasformazione della vecchia città medievale è dovuto al marchese “Nicolò II d’Este” che nel 1385 ordinò la costruzione del poderoso Castello Estense. Una tanto imponente quanto raffinata struttura, dalla cima della quale è possibile godere di un panorama mozzafiato della città.
Abbiamo apprezzato, il Palazzo dei Diamanti, così denominato grazie alla particolarissima forma degli oltre 8.500 blocchi di marmo che compongono il suo caratteristico bugnato. Si tratta di uno degli edifici rinascimentali più noti al mondo. Al suo interno sono conservate opere di artisti di grandissimo valore, tra i quali è doveroso menzionare Benvenuto Tisi da Garofalo e Dosso Dossi, due grandi esponenti della pittura rinascimentale ferrarese.
Una fusione tra la “visione utopica rinascimentale” ed uno schema più funzionale si registra nella città di Amsterdam solo all’inizio del XVII secolo. Città che molto si è ispirata, alle architetture rinascimentali di Ferrara, spesso caratterizzate da strutture in mattoni con murature faccia vista, cosi come i lunghi assi urbani che si intersecano in quest’area della città, condita anche dall’elegante area verde di Parco Massari.
Prima di andar via da Ferrara, durante il nostro breve soggiorno, abbiamo avuto modo di assaggiare anche alcune prelibatezze della trattoria “Cusina e Butega”, sita nei pressi della “Cattedrale di San Giorgio”. Le parole dello Chef Ennio, proprietario della struttura, hanno accompagnato la nostra degustazione della “Salama da sugo”, dei “Cappellacci con zucca”, del “Pasticcio alla ferrarese” oltre che di una deliziosa proposta di salumi tipici ferraresi ed emiliani. Il tutto accompagnato dalla purpurea delizia del Lambrusco.
Guance rubiconde, occhi vispi e comunicativa appassionata, sono solo alcune delle caratteristiche di Ennio, romagnolo DOC, che ci ha piacevolmente accompagnato verso la fine di questa nostra fugace visita di Ferrara. Luogo nel quale contiamo di ritornare presto, per apprezzarne ancora le sue innumerevoli bellezze.