Mostra One Planet One Future, curata dalla fotografa ambientalista Anne de Carbuccia, inaugurata a Napoli al Castel dell’Ovo

Mostra One Planet One Future, curata dalla fotografa ambientalista franco-americana Anne de Carbuccia, inaugurata a Napoli al Castel dell’Ovo, nei giorni scorsi. L’evento, organizzato anche in collaborazione con la Fondazione Time Shrine e della Città di Napoli, racconta il nostro pianeta e ci esorta a rifletterci su. Esiste una sola terra per cui è nostro dovere averne la massima cura. La brillante artista statunitense ha esplorato i luoghi più belli, remoti ed a rischio della Terra allo scopo di accendere i riflettori, attraverso la propria opera, su tutto ciò che abbiamo, quello che, invece, abbiamo già perso e quello che potremmo perdere in futuro.

Mostra One Planet One Future, inaugurata a Napoli, nei giorni scorsi, nella suggestiva e medievale struttura del Castel dell’Ovo, al Borgo Marinari, a Santa Lucia. L’evento è curato dalla fotografa ambientalista di origini americane Anne de Carbuccia, grazie anche alla collaborazione della Fondazione Time Shrine e della città di Napoli e racconta il nostro pianeta, esortandoci a fare delle riflessioni molto giuste: esiste un solo pianeta terra, in cui noi viviamo, per cui è nostro dovere averne la massima cura. La brillante artista statunitense, per l’occasione, ha visitato i luoghi più belli e remoti della terra che in questo momento sono a rischio, al fine di mettere in luce, mediante la propria opera tutto ciò che abbiamo, quello che, invece, abbiamo già perduto ed infine quello che potremmo perdere di qui a poco.
Mostra One Planet One future. Assolute protagoniste, quindi, non potevano essere che le  fotografie scattate dal’ambientalista, che sono andate alla ricerca delle possibili minacce umane per il nostro pianeta, mediante  il tema della Vanitas; una clessidra ed un teschio rappresentano i simboli del tempo e della caducità della vita. Con questo sistema la fotografa crea installazioni in paesaggi terrestri o marini colmi  di significati ambientali. Anne de Carbuccia chiama tali installazioni TimeShrine, ossia Sacrari del tempo, riferendosi al fatto che esse, sebbene siano effimere divengono parte di una raccolta fotografica permanente. Tutto ciò ci esorta a riflettere sulla bellezza e sulla fragilità del pianeta terra, consigliandoci di praticare dei sensibili cambiamenti che, in realtà, sono necessari alla sua salvezza ed ovviamente alla nostra. L’artista franco-americana esplora la natura morta classica per raffigurare la “natura viva”.
La mostra One Planet One Future’, come detto, si svolge  all’interno del famoso  Castel dell’Ovo in un ambiente denominato Sala delle Carceri, lungo ben 23 metri e largo 9 e con dei soffitti che raggiungono un’altezza di sei metri. Le immagini trattano i temi concreti del progetto One Planet One Future: elementi fondamentali quali acqua, plastica, animali e culture a rischio saranno mostrate fra installazioni video, sonore e di luce che si rifanno agli argomenti della mostra ed allo stesso Castello. La mostra One Planet One sarà aperta, nei giorni feriali, dalle ore 9:00 alle ore 19:30, ultimo accesso ore18:45, e nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9:00 alle ore 14:00, ultimo accesso ore 13:15 e si protrarrà  fino al 30 settembre prossimo.

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