Giornata internazionale dei monumenti e siti: Italia primo paese con 53 siti, seconda la Cina

Giornata internazionale dei monumenti e siti: Italia primo paese con 53 siti, seconda la Cina. L’evento, istituito dall’Unesco nel 1983, vede protagoniste 1073 categorie tra monumenti, città, luoghi, paesaggi e siti culturali e naturali, di cui 832 culturali, 206 naturali e 35 misti, suddivisi in 167 Stati del mondo, indicati dall’Unesco, quali Patrimonio dell’umanità.

Oggi, 18 aprile, si festeggia la Giornata internazionale dei monumenti e siti, una ricorrenza istituita dall’Unesco nel 1983 che vede protagoniste ben 1073 categorie, tra monumenti, città, località suggestive, paesaggi, nonché siti culturali e naturali, di cui 832 a livello culturale, 206 naturali e 35 misti, sparsi in 167 stati del mondo, indicati dall’Unesco quali Patrimonio dell’umanità. Grosso riconoscimento per l’Italia che guida la speciale graduatoria internazionale con ben 53 siti, di cui 48 a livello culturale e 5 a livello naturale. In seconda posizione troviamo  la Cina con un solo sito in meno, 52, terza la Spagna, alle cui spalle ci sono la Germania e la  Francia.

Giornata internazionale dei monumenti e siti. In verità fu la Valle Camonica, una delle valli più estese delle Alpi Centrali, nel 1979, il primo sito italiano ad aggiudicarsi il prestigioso titolo di Patrimonio dell’umanità.  I monumenti e le bellezze naturali del nostro paese sono ripartiti in ben 18 regioni, per il momento soltanto  la Valle d’Aosta e la Calabria, non posseggono siti premiati.  La regione Lombardia detiene il primato con nove luoghi designati come  patrimonio dell’Unesco, quindi seguono il Veneto, la Toscana e  la Sicilia, per quanto riguarda le prime posizioni.
Come dicevamo, per adesso, manca all’appello la Calabria, che oggi, quindi, non celebrerà la giornata internazionale dei monumenti e siti tuttavia, per il 2019, si candida all’inserimento nella  lista mondiale, per gli Ecosistemi forestali della Sila con i suoi alberi monumentali più antichi della Calabria, tipo il mastodontico pino laricio. Inoltre restano in  attesa di un riconoscimento dall’Unesco  anche le “Alpi del Mediterraneo” le quali valicano il territorio nazionale, arrivando in  Francia e nel  Principato di Monaco, e le Grotte di anidrite dell’Emilia-Romagna.
In qualità di patrimonio immateriale, l’Italia ha poi  presentato la candidatura della “Perdonanza celestiniana” dell’Aquila, cerimonia dall’origine antichissima essendo stata  istituita verso la fine del tredicesimo secolo da Papa Celestino V;  si trattava deli primo giubileo al quale fecero parte anche i meno abbienti  ed i diseredati.

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