Human Bodies, la mostra sulla plastinazione dal 24 Marzo a Città della Scienza, Napoli. Arte e scienza, due mondi diversi, uniti storicamente dagli studi di esponenti illustrissimi sul corpo umano, trovano un punto di contatto nella plastinazione.
Human Bodies, la mostra sulla plastinazione dal 24 Marzo a Città della Scienza, Napoli. Una celebre citazione di un noto scrittore statunitense, Ray Bradbury, diceva: “La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare e l’arte è un’interpretazione di quel miracolo”. Arte e scienza, due regni ampi, diversi, lontani, collegati alle estremità da un ponte, lo studio del corpo umano. Il quale è stato sotto l’osservazione di illuminate menti artistiche e scientifiche. Anche se qualche rarissimo cervellone faceva parte di entrambi gli schieramenti, come Leonardo da Vinci, pioniere delle scienze anatomiche.
Il genio toscano si addentrò in una prospettiva più profonda, nonché pericolosa, rischiando di essere soggetto ad accuse come eresia, dato che per i suoi studi aveva bisogno di corpi, che reperiva furtivamente di notte da cimiteri o fosse comuni, studiandoli dall’interno, quindi dissezionandoli, conservando il sapere attraverso geniali spiegazioni ed illustrazioni inchiostrate nei suoi codici, come l’immagine esplosa, i disegni di un feto prima della nascita e tante altre genialità.
Poco prima del tempo di Leonardo erano cominciati gli studi sul corpo umano da parte di artisti, al contempo scienziati, come Antonio del Pollaiolo, Raffaello e Andrea del Verrocchio, maestro di Leonardo. Agli inizi del Cinquecento, Michelangelo scolpì su un blocco di marmo a tutto tondo un capolavoro della scultura, il David, considerato il riferimento artistico di bellezza e perfezione, riportando alla luce proprio quei canoni di cui gli antichi greci furono i primi cultori nella rappresentazione artistica, in particolare scultorea, del corpo umano.
Human Bodies e la plastinazione: il ponte tra arte e scienza.
Dall’antica Grecia, da cui furono condotti i primi studi anatomici, di indirizzo animale per questioni di culto, ad oggi, il corpo umano, un ponte che ha collegato arte e scienza, che nel presente è rappresentato dalla plastinazione. Inventata e brevettata dall’anatomopatologo Gunther Von Hagen, è un procedimento che conserva il corpo umano attraverso la sostituzione dei liquidi in polimeri di silicone, rendendolo rigido, inodore, mantenendo anche i colori. Il tedesco risolve il binomio arte e scienza, dando ai corpi pastinati, ottenuti da una lavorazione di cinque fasi, pose artistiche come se l’osservatore fosse catapultato in una mostra di opere d’arte. Quali sono queste fasi che rendono un corpo pastinato? Imbalsamazione e dissezione anatomica, in cui viene iniettata la formalina nelle arterie per evitare la decomposizione, distruggendo i batteri, per poi rimuovere, con strumenti ad hoc, pelle, tessuto connettivo e adiposo. Rimozione, ovvero, i grassi e l’acqua sciolti nell’acetone, immergendone il corpo. Impregnazione forzata, fase cruciale, in cui il polimero subentra all’acetone. Posizionamento del corpo. Infine, la solidificazione, che dipende dal polimero usato. Il lungo processo richiede pazienza, un migliaio d’ore lavorative, un anno per completarlo.
La mostra a Città della Scienza, Napoli.
La plastinazione, il progetto Body World di Von Hagens, studiata nei primi anni 20, realizzata e portata a conoscenza planetaria solo negli anni 90, dalla prima mostra in Giappone a quella di oggi, Human Bodies, a Napoli, già accessibile dal 24 marzo fino al 24 giugno, a Città della Scienza.
La mostra Human Bodies offre l’opportunità di accedere al sapere scientifico riservato agli specialisti, vedere coi propri occhi corpi pastinati e oltre cento organi veri, reso possibile dalla partecipazione di Corporea, il primo museo interattivo sul corpo umano aperto al pubblico lo scorso anno, con l’obiettivo di promuovere la salute e la longevità, piccolo messaggio subliminale per i più giovani, divulgando a chi assisterà il deterioramento corporeo generato da stili di vita erronei, al fine di correggere e capire il funzionamento del nostro organismo. Sono più di quaranta milioni gli appassionati alla mostra, frazionata in otto parti: lo sviluppo nel corpo umano, lo scheletro, il sistema muscolare, il sistema respiratorio, quello digerente, nervoso e infine il sistema urinario e riproduttivo.
Un’occasione imperdibile di acquistare i biglietti per gli amanti di arte e scienza, viste da una prospettiva originale e innovativa.