Le sane abitudini alimentari e fisiche di una volta rappresentano solo un vecchio ricordo.
Le sane abitudini alimentari e fisiche di una volte, ahimè, sono oramai, rappresentano infatti solo un vecchio ricordo nella nostra mente, oggi attratta da tutt’altre consuetudini sia alimentari che fisiche le quali ci stano facendo solo danno. Per esempio prendiamo la classica zuppa di latte, quella colazione degli italiani di qualche tempo fa, assai genuina, semplice ed in particolare salutare.
La tanto amata e mai dimenticata zuppa di latte col pane raffermo, oggi rappresenta un’abitudine che le nonne e talvolta le mamme conservano ancora: tagliare a pezzi il pane di qualche giorno prima, inzupparlo nel latte caldo ed attendere che diventi bello pieno pesante per poi ripescarlo dal fondo della tazza e assaporarlo con tanta ma tanta goduria.
Sempre in quegli anni si era soliti consumare tanta frutta, tanta verdura e molto più legumi, oltre che pasta fatta in casa. Oggi, invece, a dimostrazione che le sane abitudini alimentari e fisiche sono soltanto un ricordo, registriamo le dichiarazioni di Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). Quest’ultimo infatti ha affermato che attualmente si mangia molto e male.
Si è passati, improvvisamente, dal cibo genuino e casereccio a quello surgelato e consumato velocemente e ripetutamente fuori casa, ma soprattutto si è arrivati ad un aumento eccessivo del consumo di carne e zuccheri. Come si evince dai dati dell’Osservatorio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Bicocca di Milano, oggi, un bambino su quattro è in sovrappeso e uno su 10 è obeso.
Del resto il poco movimento costituisce la causa principale dei chili di troppo. Per ciò che concerne gli adulti, sottolinea sempre Ghiselli, nel dopoguerra, alle calorie assunte con il cibo, dovevamo sottrarre quelle spese nella fatica di produrre quello che mangiavamo. Non dimentichiamoci che veniamo da una civiltà rurale in cui, tranne le città dove comunque la vita imponeva sforzi fisici che oggi non facciamo più, l’autoproduzione era il principale mezzo di sostentamento familiare. Per quanto riguarda invece bambini e ragazzi, manca la prolungata attività fisica e ludica di cui hanno goduto quelli della mia generazione, avvezzi alle sane abitudini alimentari e fisiche.
Quand’ ero bambina, ricordo che c’erano le piazzette, i cortili, gli oratori, dove si usava giocava a pallone, a corda, a campana. E farci smettere di giocare per rientrare a casa era per i nostri genitori diventava un compito davvero arduo. Oggi, invece fa notare Ghisell, tali spazi non esistono più, tutto è diventato più pericoloso e così accade che i giovani trascorrano sempre più tempo in casa, sul divano davanti alla tv o giocando alla play station, per ore ed ore senza mai fare del movimento. Come se non bastasse poi nel frigo trovano tante di quelle tentazioni sempre buone e ricche di zuccheri, per alleviare la noia ed aumentare di peso .