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Medici e veterinari incrociano le braccia: 40mila interventi rinviati

Medici e veterinari incrociano le braccia: 40mila interventi rinviati.

Oltre allo sciopero di medici e veterinari, per oggi, prevista anche la sospensione di visite specialistiche, prestazioni diagnostiche e interventi chirurgici.

Quest’oggi, per 24 ore, medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario, per un totale di 134.000 professionisti si asterranno dal lavoro a causa di uno sciopero nazionale. Di conseguenza sono sospesi tutti gli interventi chirurgici in calendario questa mattina, nonché le visite specialistiche e le prestazioni diagnostiche, oltre al fermo dell’attività veterinaria collegata al controllo alimentare. Lo sciopero è stato indetto dal maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, ovvero l’Anaao Assomed.

Le motivazioni che hanno indotto a tale sciopero di medici e veterinari, come si legge nella nota di Anaao, derivano dai diritti del lavoro. Secondo il sindacato vengono chiamati ad incrociare le braccia coloro i quali vivono, da troppo tempo, una situazione lavorativa mal regolamentata dal mancato rispetto delle pause e dei riposi, di milioni di ore di lavoro non retribuite e non recuperabili, di ferie non godute, di turni di notte. Anaao reclama il fenomeno del livello retributivo fermo al 2010,  con perdite stimate fino ai 50mila euro.

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Inoltre la protesta di oggi riguarda pure il fatto che un’intera generazione di giovani sarebbe, dopo 11-12 anni di formazione in contratti di lavoro precari ed atipici, ancora in attesa di una sistemazione definitiva. Per questo motivo conclude il sindacato nella sua nota, lo sciopero di oggi 12 dicembre rappresenta  l’occasione giusta per medici e veterinari, nonché Dirigenti sanitari per una  protesta civilissima e condivisibile al fine di  chiedere al Governo un’inversione di tendenza che riconduca la sanità pubblica nei programmi da rivedere della politica nazionale, per la salute dei cittadini, attraverso  la legge di bilancio e con il nuovo contratto.

Un’altra lamentela del sindacato evidenzia la riduzione del personale medico che è diminuito di ben 9mila unità dal 2010, ad oggi, a cui occorre aggiungere 50mila unità per il resto del personale paramedico. Dunque molti disagi per i degenti degli ospedali e l’utenza pubblica; a quanto pare circa 40mila interventi chirurgici e centinaia di migliaia di visite specialistiche non saranno possibili. Tutto rimandato ad altra data.

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin, ha dimostrato la propria solidarietà a medici e veterinari, affermando di essere assolutamente  dalla parte dei medici italiani in una conferenza internazionale Health in the Cities sulla salute nelle città. Secondo la Lorenzin i problemi principali sono: lo sblocco del turnover ed il rinnovo del contratto.

Per il primo problema, il ministro  ha dichiarato che il ministero della Salute ha contribuito a dare nuove soluzioni, tramite i piani ospedalieri presentati dalle Regioni ed ha proceduto a migliaia di assunzioni. Ora la patata bollente passa alle Regioni che devono indire i concorsi. Per ciò che concerne, invece, il rinnovo del contratto, la Lorenzin ha ostentato tutta la sua buona volontà  nel sostenere la causa dei medici ospedalieri che hanno tutte le ragioni di questo mondo per lamentarsi e scioperare.

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