Rossana le caramelle, avvolte nella inconfondibile carta rossa, tornano sotto insegne italiane e approdano ad Asti, in Piemonte.
Chi di noi non ha gustato, almeno una volta nella vita, una Rossana, la caramella della Perugina, avvolta in quella carta rossa, considerata tra quelle più note e mangiate qui in Italia. Credo che non esista nessun italiano che non abbia mai assaggiato una Rossana.
Essa si presenta con l‘imballaggio consueto, racchiusa in un incarto trasparente di colore rosso rubino con in bella vista la scritta in oro del suo nome appunto, Rossana. Dura dal di fuori a causa del suo involucro caramellato, questa gustosa caramella è caratterizzata invece, da un nucleo molto morbido realizzato con un ripieno cremoso che fa impazzire il palato.
Tra gli ingredienti principali che la compongono ci sono soprattutto nocciole e mandorle. Per la cronaca, la caramella della casa Perugina è abbastanza attempata, nasce infatti in Umbria nel 1926 in qualità di prodotto della Perugina, ideata da Luisa Spagnoli, e battezzata Rossana in onore della giovane Roxanne, la dama amata dal nobiluomo francese Cyrano de Bergerac.
L’anno scorso, tuttavia, la Nestlé, proprietaria della Perugina fin dal 1988, ha deciso la vendita del marchio ad altra casa produttrice, ossia la piemontese Fida, la quale creerà un polo che rappresenterà oltre il 5% della quota di mercato. La cessione della Rossana era nell’aria già da quando Nestlé aveva annunciato 60 milioni di investimenti sul “Bacio” lasciando da parte la “Rossa” che tanto piace agli italiani. Per fortuna, dopo i tantissimi marchi nostrani ceduti ad aziende estere, la Rossana rimane in Italia, nell’astigiano per andare a costruire il polo della caramella più conosciuta e apprezzata dagli italiani. Rossana attualmente è il terzo marchio di caramelle più venduto in Italia.
Con l’acquisizione del brand quindi, la casa piemontese Fida, che attualmente possiede una quota di mercato pari al 3,5%, si rafforzerà ancor di più con lo scopo di far crescere il fatturato, giunto lo scorso anno, a circa 15 milioni di euro. L’intera produzione della caramella Rossana si sposterà a nord. La Nestlé dal canto suo rafforzerà lo stabilimento perugino di San Sisto basandosi sulla produzione “core” dell’azienda, ovvero il cioccolato di eccellenza.
In realtà il calore e l’amore degli italiani verso quella caramella che ha cresciuto tanti bambini e non solo, ha colpito Leo Wencel, capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia, che aveva deciso di lasciare in un angolo le caramelle italiane, per cui ha scelto di avvalersi di un partner di sicuro affidamento ed esperto nel settore che saprà certamente continuare a valorizzare nel modo migliore questi brand, assicurando loro un futuro di sicuro successo.
La Fida si è detta pronta ad investire risorse umane ed economiche nello sviluppo e nella valorizzazione dei brand acquisiti. Sta di fatto che noi tutti continueremo a gustare le caramelle Rossana.