Tam Tam Basket, una realtà incompresa, svaniscono sogni ed aspirazioni di ragazzi immigrati, ma italiani

Tam Tam Basket, una realtà incompresa, svaniscono sogni ed aspirazioni di ragazzi immigrati, ma italiani

Tam Tam Basket, una realtà incompresa: si tratta di una squadra di pallacanestro formata da ragazzi a tutti gli effetti italiani, nati da genitori immigrati, che non ha avuto il permesso di disputare il campionato giovanile , perchè considerati stranieri: svaniscono così all’improvviso i sogni e le aspirazioni di tanti ragazzi, nati a Castel Volturno, ma non per le Istituzioni. 

Cittadinanza italiana non riconosciuta.

Un gruppo di ragazzi tra i tredici e i quindici anni, figli di immigrati, ma nati e cresciuti a Castel Volturno, in provincia di Caserta, dunque cittadini italiani, a tutti gli effetti, non sono stati riconosciuti tali, ma stranieri, dalle nostre Istituzioni. Un argomento, quello della cittadinanza italiana, non riconosciuta, che è all’ordine del giorno, in questi ultimi tempi e che ha stroncato, tra l’altro sul nascere, tanti buoni propositi, sogni, aspirazioni di alcuni ragazzini africani di origini, che vivono nella cittadina casertana.

Tam Tam Basket.

Narriamo della toccante storia del Tam Tam Basket, ovvero una squadra di pallacanestro composta da ragazzi tra i 13 ed i 15 anni, che sono nati da genitori immigrati in Italia, a Castel Volturno, in provincia di Napoli che ovviamente è una località della nostra bella Italia, che si vede negata la possibilità di iscrivere il team ai campionati giovanili di Basket della Federazione italiana.

Secondo la Federbasket , infatti, questi ragazzi sono considerati stranieri, pur essendo  nati e cresciuti in Italia. Ed il regolamento della Federazione prevede che ogni squadra giovanile non ne possa avere più di due. Ma in questo caso, come si evince dalle loro generalità, non si tratta di ragazzi africani.

Un sogno nel cassetto.

Con questo inspiegabile ed assurdo veto, i ragazzini italiani, di colore, di Castel Volturno, si vedono privati di un sogno piccolissimo che avrebbe dato loro tanta gioia e felicità. Naturalmente il coach della squadra del Tam tam Basket, Massimo Antonelli ha lanciato un accorato appello al presidente del Coni al fine di ottenere una deroga per i suoi ragazzi che recita così:

Gentile signor presidente del Coni, gentile signor presidente della Fip, io sto con la squadra del Tam Tam Basket,  ora la palla è nelle vostre mani, non deludeteci, provvedete ad emanare una deroga per i miei scugnizzi  italiani, di colore della Domiziana, consentite che i ragazzi della Tam Tam possano continuare a giocare a basket per coltivare ancora  il proprio fantastico sogno

Integrazione giovanile.

In poche parole una storia di integrazione giovanile che dovrebbe essere soltanto appoggiata, corre il pericolo di schiantarsi contro delle regole burocratiche che non consentono a questi giovanissimi ragazzi che hanno la sola colpa di avere il colore della pelle scuro, ma sono sicuramente italiani, in anima e corpo, di esprimere, come sarebbe giusto, la loro vitalità e la loro voglia di mischiarsi  e confrontarsi con altri coetanei, per sentirsi parte integrante della comunità di Castel Volturno e della stessa nazione italiana.

Onde evitare che i membri della squadra del Tam Tam Basket si sentano ancora più degli intrusi nel paese dove in realtà sono, nati ed hanno vissuto, finora, l’appello del coach Antonelli è stato avallato e firmato da moltissimi famosi personaggi del mondo sportivo, dello spettacolo, della televisione e naturalmente dal primo cittadino di Castel Volturno Dimitri Russo.

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