Gatta Cenerentola, il film d’animazione Made in Naples, tutto da amare

Gatta Cenerentola, un film da amare.

Esistono pellicole che vanno amate al di là delle proprie predilezioni in ambito cinematografico. Gatta Cenerentola è una di queste. E’ un film di animazione che si fa amare e che sfugge a definizioni e classificazioni precostituite. Si tratta di un interessante mix di genere fiabesco, graphic novel, atmosfere fantasy e dark, ed una certa crudezza tipica delle tanto amate serie televisive del genere crime/poliziesco.

Bellezza e freschezza.

Gatta Cenerentola stupisce per la bellezza e la freschezza proposta dal suo insieme: ci riferiamo alla superba fotografia, alla precisa caratterizzazione dei personaggi, alle bellissime colonna sonore curate da Antonio Fresi e Luigi Scialdone, che riescono a anche a comunicare con grande chiarezza messaggi di carattere sociale; si passa poi al brillante doppiaggio, ai dialoghi molto divertenti e alla trama tutt’altro che scontata, benché si tratti di una favola. Gatta Cenerentola, infatti, si ispira all’omonima fiaba di Giambattista Basile e all’opera teatrale di Roberto De Simone.

Prodotto da Mad Entertainment.

Prodotto da Mad Entertainment, Big Sur, Sky Dancers, Tramp Ltd., O’ Groove, Rai Cinema, MiBACT e diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone, Gatta Cenerentola riteniamo sia un prodotto filmico di altissimo livello che riesce a comunicare ai suoi fruitori, con romanticismo, dolore, dramma ed allegrìa, un’immagine chiara e definita di napoletanità. A noi piace pensare che alcuni messaggi del film, come il concetto decadenza in senso fisico e morale, vengano comunicati con la stessa poesìa di Wall-E , amatissimo film d’animazione del 2008. I silenzi e la dolcezza della protagonista Anna, ci ricordano infatti quelli del piccolo compattatore inventato da Pixar Animation Studios.

Menzione speciale per i doppiatori originali.

Massimiliano Gallo: Salvatore Lo Giusto
Maria Pia Calzone: Angelica Carannante
Alessandro Gassmann: Primo Gemito
Mariano Rigillo: Vittorio Basile
Renato Carpentieri: commissario
Ciro Priello: Luigi
Federica Altamura: Anna
Chiara Baffi: Barbara
Francesca Romana Bergamo: Carmen e Luisa
Anna Trieste: Sofia
Gino Fastidio: James
Enzo Gragnaniello: sciamano
Marco Mario de Notaris: cinegiornale

Omaggiare Vittorio De Sica.

Molto gradevoli gli “omaggi” che nel film vengono fatti ad alcuni grandi ambasciatori della napoletanità; uno su tutti Vittorio De Sica, che secondo noi si manifesta attraverso la raffinata figura dell’armatore Vittorio Basile, il cui cognome per altro, è quello di Giambattista Basile (altro omaggio?), autore come detto della fiaba Gatta Cenerentola. Riteniamo che questo omaggio al grande Vittorio De Sica, abbia una ragione precisa. Non tutti sanno infatti che la fucina di giovani creativi napoletani di Mad Entertainment, produttori del film, ha luogo nel famoso palazzo di Piazza del Gesù, 33 a Napoli, set nel 1954 del film “L’oro di Napoli“. Chi può dimenticare la scena in cui il burbero Vittorio, gioca a carte con il bambino, perdendo ed imprecando?

“Era de maggio”.

Ma torniamo alle altre citazioni presenti nel film: doveroso menzionare il canto del boss Salvatore Lo Giusto, che intona “Era de maggio“; canzone in lingua napoletana, basata sui versi di una poesia del 1885 di Salvatore Di Giacomo, musicati da Mario Pasquale Costa. Molto suggestiva, infine, la rappresentazione cartoonizzata di Enzo Gragnaniello, impegnato sul palcoscenico del teatro della nave Megaride, ad accompagnare con la chitarra ed il suo canto caldo e mediterraneo, il boss canterino Salvatore Lo Giusto.

Budget da 1,2 milioni di euro.

Gatta Cenerentola è dunque un prodotto italiano di cui andare fieri, realizzato con budget da appena 1,2 milioni di euro. Siamo certi che oltre ai prestigiosi riconoscimenti recentemente ottenuti al Festival del Cinema di Venezia, potrà ottenerne numerosi altri: premio Oscar su tutti.

Giovani talenti crescono.

E’ bene ricordare che il film è preceduto dal poetico cortometraggio “Simposio suino in re minore“, scritto e diretto da Francesco Filippini, giovanissimo illustratore napoletano e molto amato negli USA. Luogo dove alcuni mesi fa ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della medaglia d’oro dalla Società americana degli Illustratori.

 

 

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