Il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, commenta sui social la sentenza del Tar del Lazio che ha di fatto bocciato le nomine di sei dei venti direttori dei super musei:.
«Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio…». «Faremo subito appello al Consiglio di Stato». «Sono preoccupato per la figura che l’Italia fa nel resto del mondo, e per le conseguenze pratiche perché da oggi alcuni musei sono senza direttore». «Queste persone avevano lasciato tutto per ricoprire questi ruoli e la riforma stava già attuando un grande cambiamento, ma da oggi è bloccata».
«Trovo strano che la sentenza parli di stranieri quando in realtà i direttori europei e ciò contrasta con la Corte di Giustizia Europea e il Consiglio di Stato: io sono avvocato e uomo politico con esperienza, so che le sentenze non vanno commentate ma contrastate nelle sedi proprie». «È assurdo fare distinzioni sulla nazionalità dei candidati. Il direttore della National Gallery è italiano mentre quello del British Museum è tedesco. Davvero un grande danno di immagine».
Queste le motivazioni per le quali il Tar del Lazio, con due distinte sentenze, ha bocciato la nomina dei direttori dei super musei italiani:.
«Il bando non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani». «Lo scarto dei punteggi tra i candidati meritava una più puntuale e più incisiva manifestazione di giudizio da parte della Commissione valutatrice, inoltre la scelta di svolgere le prove orali a porte chiuse non ha assicurato i principi di trasparenza e parità di trattamento dei candidati».
I direttori interessati dalla sentenza emessa dal tar sono i seguenti: Peter Assmann del Palazzo Ducale di Mantova, Martina Bagnoli delle Gallerie Estensi di Modena, Paolo Giulierini dei Musei Archeologici Nazionali di Napoli, Carmelo Malacrino di Reggio Calabria, Eva Degl’Innocenti di Taranto. Era circolato inoltre anche il nome di Gabriel Zuchtriegel, attualmente direttore del Parco Archeologico di Paestum, ma per un vizio di forma, il ricorso presentato contro la sua nomina non gli è stato, per il momento, ancora notificato.