Pietro Verri, il tifoso cinquantaduenne caduto al Bentegodi, resta in prognosi riservat

Pietro Verri, il tifoso cinquantaduenne caduto al Bentegodi, resta in prognosi riservata

Pietro Verri, il tifoso cinquantaduenne caduto al Bentegodi, resta in prognosi riservata

Pietro Verri, il tifoso cinquantaduenne della Spal, caduto dagli spalti della Curva Nord superiore dello stadio Bentegodi di Verona, dove erano assiepati i tifosi ospiti, nel corso del posticipo del 26esimo turno del torneo di serie B di lunedì sera tra l‘Hellas Verona e la Spal, resta purtroppo ancora in coma farmacologico. Le sue condizioni di salute sono tuttora stazionarie, i medici dell’ospedale veronese di Borgo Trento, hanno però confermato che dai primi esami non risultano evidenti danni cerebrali.

A dare la notizia la stessa società emiliana che sul proprio sito ufficiale, giorno dopo giorno, sta diramando il bollettino medico sulle condizioni del tifoso spallino, grazie soprattutto all’intervento dei dottori Anania e Rizzati in costante contatto con i colleghi della Rianimazione del nosocomio. Resta importante il trauma toracico con fratture costali multiple, oltre ad una contusione polmonare non indifferente, riportati da Pietro Verri nell’incidente.

Gli ultimi bollettini hanno confermato le fratture multiple di alcune vertebrali per cui è in programma un approfondimento diagnostico mirato, mediante la valutazione neurochirurgicaortopedica. La frattura del bacino è stata contenuta mediante fissatore. La prognosi rimane tuttora riservata. La società ferrarese nutre grande fiducia nei medici dell’Ospedale del Reparto in cui è ricoverato il cinquantaduenne. L’equipe è composta da illustri luminari specializzati nella cura e gestione dei traumi.

Intanto Gli ultras spallini, della Curva Ovest Ferrara, hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook il seguente post per ringraziare della vicinanza ricevuta a sostegno del loro conterraneo:

“A seguito dell’incidente occorso al nostro fratello Pietro, anche se parrebbe sembrare superfluo chiederlo, ci raccomandiamo di avere anche sui social e a mezzo stampa, il massimo rispetto e la massima empatia nei confronti dello stesso tifoso, dei suoi cari, dei suoi amici e di tutte le persone che gli vogliono bene. Nel ringraziare i numerosi gruppi ultras di tutta Italia, veronesi compresi, per la vicinanza espressa e sapendo bene quanto possa essere grande la forza del gruppo, ora tifiamo tutti per Pietro! Combatti per noi ‘vecchio leone’, ti vogliamo bene“.

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