Il docufilm di Michele Santoro nei cinema d’Italia il 6 e 7 dicembre, racconta il microcosmo criminale dei baby boss della Camorra.
I veri volti dei baby boss, dei loro familiari devastati dal dolore, il loro é un racconto diretto e senza alcuna mediazione da parte del regista Santoro, essi descrivono, per la prima volta sullo schermo, la storia di un intero giovane popolo ridotto a carne da macello. Sotto gli occhi indifferenti delle istituzioni, hanno evaso qualunque obbligo scolastico, non parlano italiano, hanno i denti già devastati dalla droga, ma esprimono chiaramente sentimenti e passioni di una forza sconosciuta a quella parte di Paese definita “normale”.
«Tu queste cose le devi fare ora. Perché così, se vai in galera per vent’anni, esci e hai tutta la vita davanti»
Queste ‘cose’ sono il quotidiano malavitoso dei baby boss cresciuti nel ventre caldo e molle di Napoli, riconoscendo solo le leggi di Camorra e quello stile di vita e malavita che il regista Michele Santoro ha deciso di portare sul grande schermo con Robinù.
E’ questa la concezione del mondo di quei soldati bambino che a 15 anni imparano a sparare, a 20 sono killer consumati e a 30 spesso non ci arrivano nemmeno… A Napoli, negli ultimi due anni, bande di adolescenti si combattono, a colpi di kalashnikov, in una guerra dimenticata che è arrivata a contare oltre 60 morti.
La chiamano “paranza dei bambini”: giovani ribelli che sono riusciti a imporre una nuova legge di camorra per il controllo del mercato della droga. Una paranza che da Forcella si insinua nei Decumani, e scende giù fino ai Tribunali e a Porta Capuana, la periferia nel centro, tra turisti che di giorno riempiono le strade e gente che di notte si rintana nei bassi trasformati in nuove piazze di spaccio, il vero carburante capace di far girare a mille il motore della mattanza.
DATA USCITA: 06 dicembre 2016
GENERE: Documentario
ANNO: 2016
REGIA: Michele Santoro
SCENEGGIATURA: Michele Santoro, Maddalena Oliva, Micaela Farrocco
FOTOGRAFIA: Marco Ronca, Raoul Garzia
PRODUZIONE: Zerostudio’s, Videa Next Station
DISTRIBUZIONE: Videa